Venerdì 4 novembre 2011 ore 2.24 – Il consiglio comunale approva la delibera di adozione del Piano di Governo del Territorio (PGT)
Non ci sarà un’altra via Agrati!!!
Molte sono le novità introdotte con l’adozione del PGT della città di Meda, ma tre sono i pilastri portanti:
1- un piano, nella sostanza, a “crescita zero”: con la netta riduzione degli indici volumetrici il piano prevede nei prossimi 5 anni un possibile incremento di soli 353 abitanti!
2- un piano che guarda all’Ambiente: riduzione del consumo di suolo, ripristino del divieto di nuove costruzioni in zona collinare, maggiore tutela del Parco della Brughiera Briantea, nuova area a vincolo verde (area di connessione ecologica (ACE)) interessante l’intera zona cave, prescrizioni per l’uso e spinta all’utilizzo delle energie rinnovabili ed incentivi volumetrici per la costruzione di edifici in classe energetica A.
3- rilancio del centro storico: perché continuare ad edificare su terreni liberi quando in centro, ed in alcune aree dismesse, abbiamo aree con un patrimonio immobiliare, anche di pregio, in stato di degrado che ha portato il centro ad uno svuotamento di funzioni e di popolazione? Da questo presupposto si sono individuate norme ad hoc per incentivare gli investimenti in un centro storico molto ampliato nel suo perimetro.
Alcuni componenti di minoranza (i gruppi PDL e La Destra) le hanno tentate proprio tutte pur di non far adottare questo documento; pressioni su consiglieri di maggioranza e sul presidente del consiglio comunale, presenza in comune con pressione sui dipendenti per influenzare la convocazione del consiglio comunale, fino a manifesti appesi il giorno del consiglio dell’adozione che, per spaventare i cittadini, riportava una bugia che solo loro potevano “architettare”: riducendo le volumetrie avremmo ridotto il valore della casa dei “poveri” medesi.
Inutile dire che, è una regola di mercato, il costruire meno, accresce il valore degli immobili esistenti ma quindi quale è il pensiero del centrodestra medese (PDL e LA DESTRA) che si evince da questo manifesto: che non si possono ridurre le volumetrie e si deve proseguire a costruire?
Resterà agli annali l’intervento del consigliere Mastrapasqua de La Destra che, di fronte alla riduzione delle volumetrie ed alla prevista crescita zero in tema di abitanti, prima presenta tre emendamenti per triplicare gli indici volumetrici da noi proposti (emendamenti naturalmente bocciati), poi dichiara di non votare il piano perchè prevede una colata di cemento su Meda…. viva la lucidità politica!
Torniamo a noi….ORA TOCCA A VOI CITTADINI PARTECIPARE DIRETTAMENTE ALLA PROCEDURA DI SCRITTURA DEL PGT CON LA POSSIBILITA’ DI PRESENTARE, NEI TERMINI DI LEGGE, OSSERVAZIONI.
Per concludere e meglio spiegare il sentimento e gli intendimenti della Lega Nord Meda sul PGT, riportiamo di seguito l’intero e chiaro intervento del capogruppo e segretario di sezione, Mauro Tonoli:
“Il piano di governo del territorio è certamente tra gli atti che più segnano il futuro della città, ed il futuro lo si deve costruire da ciò che il passato ci ha lasciato.
E il passato di Meda, onestamente, ci ha consegnato una situazione urbanistica tutt’altro che ben delineata ed omogenea soprattutto dopo la conurbazione sconsiderata del post boom economico.
Lo stesso estensore ha più volte ricordato le difficoltà riscontrate dalla particolare conformazione territoriale ed urbanistica nell’elaborare il nuovo piano.
La giunta comunale, il sindaco ed i consiglieri di maggioranza hanno chiesto, se non preteso, da questo piano alcuni punti cardine che sono:
– riduzione del consumo di suolo
– stop all’aumento degli abitanti
Sono state ridotte le volumetrie edificabili, è stato ampliato il centro storico, si è fatto l’impossibile per tutelare il parco delle Brughiere, il polmone verde di Meda, si sono individuati ben 40 mila metri quadri lungo il Tarò quali aree standard per la riqualificazione dello stesso torrente, si introducono incentivi per chi utilizzerà le energie rinnovabili.
In poche parole l’idea è quella di migliorare Meda eliminando, per quanto possibile, nuove cementificazioni.
Anche lo stop all’aumento della popolazione residente non è un fattore da poco. Abbiamo, ora, una densità abitativa di circa 2700 abitanti per Kq, ma se togliessimo la superficie del parco e delle cave, zone ovviamente non residenziali, salirebbe ad oltre 4000 abitanti per Kq.
In pratica è il passaggio da una cultura di espansione ad una cultura di riqualificazione.
La scelta del risparmio del suolo e l’adozione del principio ispiratore cosiddetto della “crescita zero” per tutta la politica urbanistica dell’amministrazione è derivata dalle seguenti convinzioni/constatazioni:
– non è più sostenibile un modello di sviluppo che preveda il consumo sistematico del suolo, l’impoverimento delle risorse naturali, la progressiva ed inesorabile urbanizzazione e conurbazione tra diverse città e paesi;
– non è più sostenibile il meccanismo deleterio che spinge le amministrazioni ad utilizzare il territorio come risorsa per finanziare la spesa corrente.
Si è, comunque, tutelato il sistema produttivo, che è storicamente la linfa vitale di Meda, individuando nuove aree per gli insediamenti produttivi.
Per quanto riguarda il commercio si è optato per il rilancio dell’esistente, in particolar modo del centro storico e dell’asse di via Indipendenza, seguendo sempre la filosofia del recupero e della riqualificazione dell’esistente.
E’ quindi grazie alla solidità e compattezza della nostra maggioranza e alla impermeabilità alle pressioni esterne che questa sera andiamo ad approvare il piano di governo del territorio.
Colgo l’occasione per ringraziare, a nome di tutti i consiglieri di maggioranza, coloro che hanno partecipato attivamente alla stesura.“