LEGA SALVINI PREMIER – LEGA LOMBARDA SEZ. MEDA

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UNIVERSITA’: BORSE DI STUDIO SU SCALA REGIONALE

mercoledì, novembre 3rd, 2010

“Vogliamo illustrare agli studenti la proposta della Lega Nord di rivedere i criteri di assegnazione delle borse di studio su scala regionale. Oggi seimila universitari piemontesi non possono usufruire del diritto alla borsa di studio perché le risorse a disposizione devono essere utilizzate per studenti provenienti da altre regioni. È indispensabile che ognuno faccia la sua parte perché il Piemonte non può pagare per tutti”. Lo ha dichiarato il deputato piemontese della Lega Nord, Davide Cavallotto, componente della commissione Cultura, Scienze e Istruzione, durante la manifestazione organizzata dal Mup (Movimento universitario padano) e dall’Mgp (Movimento giovani padani) davanti all’Università degli studi di Torino dove sono stati distribuiti migliaia di volantini di denuncia.

“Questa di oggi – ha annunciato l’esponente del Carroccio – è la prima di numerose iniziative che organizzeremo davanti alle università di tutto il Piemonte per spiegare la validità del nostro progetto, grazie al quale nessuno studente sarebbe discriminato e tutti avrebbero garantita la borsa di studio dalla propria regione. Chiederò inoltre – conclude – che le università torinesi, sinonimo di eccellenza nel mondo, possano usufruire di maggiori fondi statali”.

da www.agenparl.it

AFGHANISTAN: LEGA NORD IN ATTESA, TRA REALPOLITIK E VECCHIE RESISTENZE

lunedì, ottobre 18th, 2010

p style=text-align: justify;Non siamo guerrafondai, ma neppure pacifisti. Siamo semmai elastici democratici. Dicono di stare in una sorta di terra di mezzo, i leghisti, sul fronte Afghanistan e, piu in generale, sul versante missioni estere. Di certo, a favore di telecamere, non si agitano piu come un tempo per chiedere un immediato ritiro delle nostre truppe, anche se ogni tanto qualcuno non trattiene il proprio mal di pancia. Vedi lex ministro e obiettore di coscienza, Luca Zaia, poche ore dopo lultimo attentato mortale costato la vita a quattro alpini: In ogni vicenda ce un inizio, ma deve esserci anche una fine, perche la nostra presenza a Kabul e dintorni – ha rimarcato il governatore veneto – si sta trasformando per lItalia in un nuovo, tragico Vietnam. Voce isolata, come fu quella di Roberto Calderoli, lo scorso 17 maggio, quando altri due soldati (sono 34 in totale dallinizio delloperazione) morirono a causa dellennesimo attentato: Al di la della perdita di vite umane che fanno spaccare il cuore, bisogna verificare se questi sacrifici servono. Anche in quelloccasione, a tacitare i malumori del Carroccio ci penso direttamente il Senatur: Non possiamo scappare da Kabul, la missione e necessaria, va confermata, anche perche se il terrorismo non si blocca dove nasce si espande./p
p style=text-align: justify;Insomma, la Lega non tradisce e non fara mai mancare il suo apporto alla maggioranza, per quella che viene definita dal premier una delle priorita del governo, assicurano ancora oggi gli uomini di Umberto Bossi. Consapevoli dellimportante posta in gioco: E un punto saldo nei rapporti con gli Stati Uniti. Non a caso (era il 5 dicembre 2009), il ministro per le Riforme faceva notare: AllAmerica non si puo dire di no…. Ma se il Cavaliere non puo permettersi darretrare dun millimetro, qual e lobiettivo della Lega? Perche di recente preferisce tenere un profilo basso? A noi, onestamente, non importa poi cosi tanto delle missioni allestero, tante vero che non ci siamo mai riuniti come gruppo parlamentare per discutere della materia nello specifico, premette un deputato di lungo corso – garantito dallanonimato -, convinto che i problemi della gente a cui dobbiamo dare risposta sono altri. Al contempo, pero, sappiamo bene che non possiamo tornare a casa in un giorno, anche se lo vorremmo, per non continuare a spendere miliardi e miliardi come gli Stati Uniti, che ha altri obiettivi rispetto ai nostri. E allora? Anche la Lega ha la sua realpolitik./p
p style=text-align: justify;Realpolitik si, ma con un obiettivo ben preciso, insinuano nellopposizione: scaricare gli eventuali disimpegni economici sul fronte universita e ricerca ai costi militari e non allattuazione del federalismo fiscale./p
p style=text-align: justify;Sarebbe questo, anche per alcuni pidiellini, la ratio di fondo delle dichiarazioni rilasciate tre giorni fa da Bossi a Montecitorio: O si impiegano i soldi per la Ricerca e lUniversita o per le bombe sgli aerei in Afghanistan./p
p style=text-align: justify;Delle due luna. Quindi, meglio la Ricerca…./p
p style=text-align: justify;Per capirci, non inganni il silenzio disincantato del Carroccio, allineato negli ultimi mesi sulle posizioni del Pdl, ma le cui pulsioni non certo patriottiche rimangono e potrebbero riesplodere quanto prima. Basti pensare alle nette prese di posizione di Bossi in materia di identita di popolo e contro il multilateralismo: vedi ad esempio la collocazione nel Parlamento Ue, nel gruppo Europa della Liberta e della Democrazia, insieme alle altre forze piu euroscettiche e indipendentiste nel panorama continentale (dai britannici dellUkip ai greci del Laos, passando per i nazionalisti slovacchi, francesi, olandesi, finlandesi), spesso accusate di xenofobia per le loro posizioni oltranziste, in materia di integrazione e non solo. E senza dimenticare pure le amicizie considerate politicamente scorrette, in ambito internazionale, tenute da Bossi negli anni addietro./p
p style=text-align: justify;Amicizie, come quella con Milosevic, rivendicata pure nei giorni scorsi: I serbi sono un grande popolo, sono andato li a portargli i medicinali durante la guerra del 98…./p
p style=text-align: justify;Insomma, bisogna anche valutare laspetto identitario, oltre a quello economico, se si vuole inquadrare al meglio la posizione leghista sulle missioni militari allestero, anche alla luce del rinnovato impegno del governo, garantito agli alleati impegnati nella missione in Afghanistan. Per adesso, pero, la linea guida di Bossi e quella di non alzare nuovi polveroni, allo scopo di portare a compimento la missione a cui tiene di piu, la madre di tutte le battaglie: il federalismo. Ma in caso contrario, ce chi scommette che il Senatur, come un tempo, tornera a chiedere subito con forza lexit strategy. Senza voler attendere a lungo un piano concordato con le altre forze Isaf./p
p style=text-align: justify;da a href=http://www.asca.itwww.asca.it/a/p

LA LEGA SALE IN CATTEDRA

domenica, settembre 26th, 2010

All’università dare la precedenza agli studenti lombardi. Che, detto in altre parole, vuol dire creare test d’ingresso frena-meridionali. È la proposta della Lega nord per fissare «criteri di selezione veramente equi, uguali per tutti». Il Carroccio, in un emendamento al piano di sviluppo del territorio, chiede che nelle facoltà a numero chiuso non si tenga più conto del voto di maturità, né della media degli ultimi tre anni delle superiori. Ma propone un unico test generale. «Già – spiega il consigliere Massimiliano Orsatti – perché gli studenti che arrivano dal Sud hanno tutti 100 alla maturità e una media scolastica altissima. Questo non vuol dire che siano più preparati. È solo che al Sud regalano i voti». A quanto pare, i professori del Nord sono di manica più stretta.

Il Carroccio chiede anche borse di studio differenziate da regione a regione: contributi che tengano conto del costo reale della vita, per aiutare sul serio gli studenti. E poi insiste perché, come autonomia insegna, i docenti delle superiori dedichino il 20 per cento dei programmi scolastici all’insegnamento della cultura del territorio.

La linea leghista non convince i colleghi del Pdl. «Fare distinzioni tra lombardi e non lombardi – spiega l’assessore lombardo alla Cultura Massimo Buscemi – mi sembra francamente un discorso di retroguardia che non appartiene al tessuto della nostra regione, da sempre aperto ai più ampi orizzonti. Ed è proprio questa la nostra ricchezza, il fatto che si siano concentrate qui le migliori risorse e intelligenze, arricchendo il nostro territorio». Eppure ai leghisti non dispiacerebbe nemmeno selezionare gli universitari in base alla residenza.

DA www.ilgiornale.it

UNIVERSITA’, NUOVA TENTAZIONE DELLA LEGA

venerdì, settembre 24th, 2010

«Oggi gli studenti lombardi partono svantaggiati — spiega il consigliere regionale leghista Massimiliano Orsatti — perché nei test di ammissione alle università a numero chiuso si tiene conto anche del voto preso all’esame di maturità, che in alcune regioni del sud è notoriamente dato con generosità». Per cui la Lega chiederà che nei test di ammissione non si tenga conto dei voti di maturità. «Successivamente — aggiunge Orsatti — chiediamo una corsia riservata per gli studenti che siano residenti in Lombardia da almeno cinque anni».

Non solo. Gli emendamenti presentati dal Carroccio chiedono «di sostenere in via prioritaria gli studenti lombardi anche sugli interventi a favore del diritto allo studio» e l’effettiva applicazione della legge regionale in cui si stabilisce che il 20 per cento dei programmi deve essere dedicato ad argomenti legati al territorio. «Vogliamo sapere quante scuole lombarde sono a conoscenza di questa possibilità — insiste Orsatti — e quante la stanno applicando. La valutazione dei fondi sul diritto allo studio andrà fatta complessivamente». Insomma, più soldi a chi metterà nei programmi argomenti “padani”.

L’opposizione di centrosinistra è già pronta a dare battaglia quando, probabilmente la prossima settimana, il provvedimento sarà votato dal consiglio regionale. «Ai leghisti non basta la scuola di Adro tappezzata di simboli del partito — attacca il consigliere regionale pd Fabio Pizzul — ora nel mirino del Carroccio è finito addirittura il Piano regionale di sviluppo alla voce istruzione. Gli emendamenti ci fanno pensare che il loro tentativo sia sempre quello di escludere una parte degli studenti. Qui non si parla solo di ragazzi stranieri, visto che potenzialmente saranno penalizzati anche gli studenti novaresi o piacentini, che abitano appena al di là dei confini della regione. L’emergenza di oggi è quella di attuare veramente l’autonomia scolastica, che deve essere anche autonomia dalla politica perché non si ripetano più i casi come quello di Adro».

Il testo del secondo emendamento votato in commissione da Pdl e Lega, infatti, sembra andare proprio nel senso opposto, dove stabilisce che «in ambito didattico, la Regione monitorerà attentamente la reale attuazione e implementazione da parte degli istituti scolastici lombardi degli indirizzi regionali per i programmi scolastici». Anche attraverso la verifica «degli effettivi esiti dell’apprendimento degli studenti lombardi».

da http://milano.repubblica.it