UNITA’ D’ITALIA:IN LOMBARDIA, LA LEGA VOTA CONTRO
lunedì, gennaio 17th, 2011La commissione Cultura del Consiglio regionale della Lombardia ha approvato il progetto di legge per sostenere le iniziative del territorio e il restauro di monumenti nell’ambito delle celebrazioni per i 150 anni dell’Unità d’Italia. Ma la Lega Nord ha votato, da sola, contro. Il provvedimento di iniziativa consiliare prevede uno stanziamento di 1 milione e 300 mila euro, che andrà adesso al vaglio della commissione Bilancio e quindi, il 22 febbraio, approderà in aula per la votazione finale.
I leghisti hanno tenuto a precisare che il ‘no’ espresso “non vuole essere una polemica politica – ha sostenuto il consigliere Massimiliano Orsatti – perché senza entrare nel merito dei festeggiamenti pensiamo si tratti di una legge tardiva, con risorse ridicole e che non ha tenuto in alcun conto le nostre richieste”. Si tratta di un milione e 300 mila euro, cifra inferiore ai cinque milioni previsti inizialmente, che la legge indirizzerà a iniziative sul territorio e al restauro dei monumenti legati al Risorgimento, attraverso un comitato.
Il Pd, con Fabio Pizzul, è intervenuto per dire che “non si tratta solo di una celebrazione formale, ma anche di fare dei passi ulteriori nella formazione della identità nazionale”. La Lega è intervenuta per apprezzare le parole di Napolitano, confermando però la linea di Umberto Bossi: “Festeggeremo anche noi quando sarà approvato il federalismo fiscale”. L’accordo, nonostante i tempi stringano, non si è comunque trovato. Il relatore Gianluca Rinaldin (Pdl) ha assicurato di aver dato nel comitato ad hoc “la massima apertura nella speranza di raggiungere l’unanimità”, rispedendo così al mittente i rilievi della presidente leghista Luciana Ruffinelli, secondo cui nessuna richiesta del suo partito, come quella di avere un elenco dei progetti da finanziare, è stata accolta.
Pdl e Pd hanno dunque respinto la richiesta di rinvio del Carroccio per valutare un’eventuale astensione, visto che ci sono altri passaggi utili. L’assessore Massimo Buscemi aveva fatto questo appello agli alleati, riconoscendo l’utilità della legge. Dalla quale trarrà vantaggio anche l’economia lombarda, ha aggiunto il collega Romano La Russa, secondo il quale dividere la maggioranza “non è certo un bel segnale di unità e concordia”.