LEGA SALVINI PREMIER – LEGA LOMBARDA SEZ. MEDA

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MEGLIO USARE I SOLDI PER LA RICERCA PIUTTOSTO CHE IN AFGHANISTAN

venerdì, ottobre 15th, 2010

Sulla scelta di armare gli aerei italiani in Afghanistan Umberto Bossi ha manifestato più che un dubbio: «Meglio destinare soldi alla ricerca che alle bombe». «Quando arriva a Tremonti, se non ha i soldi, finisce tutto lì…». Così il leader della Lega ha risposto ai giornalisti che gli chiedevano se fosse d’accordo sulla possibilità di dotare gli aerei militari italiani di bombe, dopo l’attentato subito in Afghanistan dalle nostre forze in cui sono morti quattro alpini. Con i giornalisti Bossi parla anche del ddl sull’Università e dello stop da parte del Tesoro: «O diamo i soldi all’Università o li diamo alle bombe. È una bella scelta», osserva Bossi. Vicino al leader del Carroccio c’è una parlamentare della Lega che si dice favorevole a che i soldi vadano per la ricerca e Bossi annuisce.

LA RUSSA: «DECISIONE DOPO IL VERTICE NATO» – L’eventuale decisione di armare di bombe gli aerei italiani in Afghanistan sarà «mia e solo mia, così come è stata mia la decisione di non armare i Tornado per evitare il rischio di colpire civili». Lo ha sottolineato il ministro della Difesa, Ignazio La Russa, nel corso di Sky Tg24. I militari – ha spiegato il ministro – mi chiedono di non dover più richiedere l’aiuto degli aerei americani, francesi ed inglesi e io non me la sono sentita di rispondere subito da solo, prima voglio consultarmi con le commissioni parlamentari». La decisione, ha aggiunto, «la prenderò comunque solo dopo che a Lisbona, al vertice Nato del mese prossimo, avrò verificato con gli alleati la situazione in teatro. Se ci fosse un miglioramento anche piccolo della sicurezza dei nostri militari darò l’ok». Il ministro ha infine spiegato che non saranno armati di missili i Predator, gli aerei senza pilota presenti in Afghanistan, «perché tecnicamente è impossibile montare le bombe».

da www.corriere.it

ANCORA MORTE IN AFGHANISTAN

domenica, ottobre 10th, 2010

Quattro militari italiani sono morti e uno è rimasto gravemente ferito in un attentato in Afghanistan, nella zona di Farah. Erano tutti in forza al 7° reggimento alpini di stanza a Belluno, inquadrato nella brigata Julia. L’esplosione ha investito il blindato Lince sul quale viaggiavano alle 9.45 locali, nel distretto di Gulistan. Le quattro vittime sono a il primo caporal maggiore Gianmarco Manca (nato ad Alghero il 24 settembre 1978), il primo caporal maggiore Francesco Vannozzi (nato a Pisa il 27 marzo 1984), il primo caporal maggiore Sebastiano Ville (nato a Lentini, provincia di Siracusa, il 17 settembre 1983) e il caporal maggiore Marco Pedone (nato a Gagliano del Capo, in provincia di Lecce, il 14 aprile 1987). Il militare rimasto ferito è il caporal maggiore scelto Luca Cornacchia (nato a Pescina, in provincia dell’Aquila, il 18 marzo 1972), il quale è cosciente, ha riportato ferite a un piede e traumi da esplosione ma non versa in pericolo di vita. Attualmente si trova ricoverato presso l’ospedale da campo statunitense di Delaram, da dove ha raggiunto telefonicamente la moglie per aggiornarla sulle proprie condizioni. Da quanto si è appreso, circa la metà dei militari del 7/o Reggimento Alpini, composto da 800 persone e comandato dal colonnello Sfarra, si trova in Afghanistan nel distretto di Bakwa. Partiti circa tre mesi fa la loro missione avrebbe dovuto finire a febbraio 2011.

“Desidero esprimere, anche a nome di tutto il gruppo della Lega Nord al Senato, i miei sentimenti di profondo dolore e cordoglio prima di tutto ai familiari dei quattro alpini che oggi hanno perso la vita eroicamente nello svolgimento del loro dovere. Al militare ferito gli auguri di una pronta guarigione. Voglio anche esprimere, in questo tragico giorno, la massima vicinanza agli alpini e a tutti i militari presenti nella missione afghana”. Lo dichiara Federico Bricolo, capogruppo della Lega Nord al Senato.