LEGA SALVINI PREMIER – LEGA LOMBARDA SEZ. MEDA

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LA LOMBARDIA IN EUROPA

sabato, ottobre 23rd, 2010

In qualità di Presidente del Consiglio Regionale lombardo e di Coordinatore della Conferenza dei Presidenti delle Assemblee legislative delle Regioni e delle Province autonome d’Italia, ho partecipato ai lavori della CARLE che si sono svolti a Trento dal 2 al 5 ottobre. La Carle è la Conferenza dei Presidenti dei Parlamenti Regionali Europei, alla cui Presidenza è stato eletto, ai termini dei lavori di Trento, il collega dell’Abruzzo, che ricoprirà questo incarico per tutto il 2011. Questo importante organismo internazionale è attualmente composto da 74 Regioni di Paesi europei (Italia, Spagna, Portogallo, Francia, Gran Bretagna, Germania, Austria e Belgio) e rappresenta una straordinaria occasione di confronto con le altre realtà europee. E’ stato quindi importante per l’Assemblea lombarda avere condiviso momenti di incontro su temi importanti, in primis quello fiscale, con chi in Europa sta mettendo in pratica modelli legislativi che possono interessare anche il nostro Paese. Nei dibattiti che si sono susseguiti è anche emersa la volontà di tutelare l’identità e le peculiarità dei territori che i nostri Parlamenti rappresentano. A tal proposito è stata molto interessante la discussione avvenuta in senso all’Assemblea plenaria circa il ruolo dei dialetti nelle nostre Regioni, da cui è emersa la volontà comune di tutelarli senza sacrificarli in nome di linguaggi universali che troppo spesso hanno poco a che fare con le singole realtà territoriali. Su questo tema ho molto apprezzato gli interventi del Presidente del Parlamento della Catalogna, Ernest Benach, e di quello dei Paesi Baschi, Arantza Quiroga Cia, che hanno sottolineato come ciascuna Regione ha il compito di tutelare le identità linguistiche. Dai tavoli e dagli incontri è emersa la necessità di rilanciare, in tutte le sedi opportune, il ruolo dei Parlamenti regionali, avvicinando maggiormente i cittadini ai processi decisionali, informandoli delle potenzialità delle nostre Assemblee e migliorando quindi la comunicazione nei loro confronti. Nel contempo è necessario stringere rapporti proficui con i Parlamenti regionali d’Europa, anche attraverso i gruppi di lavoro che la Carle organizza su tematiche di rilievo nazionale, europeo ed internazionale, come per esempio quello inerente la “e-democracy” e il federalismo fiscale. Il rafforzamento e la presa di coscienza delle potenzialità delle Assemblee legislative consentono, nel contempo, di rilanciare il rapporto tra i Consigli e i Governi di riferimento, in modo che i Parlamenti regionali vengano coinvolti attivamente nei processi normativi e nelle riforme. Per questo motivo, in qualità di Presidente del Parlamento lombardo, ho espresso l’intenzione di organizzare momenti di incontro con quelle Assemblee europee la cui esperienza su alcune tematiche può dare vita ad intese molto importanti, per elaborare proposte legislative innovative che possono portare maggiori benefici alla popolazione lombarda.

 da http://www.davideboni.org/portale/

PRIMI COMMENTI SULLA FINANZIARIA

giovedì, maggio 27th, 2010

“Ci sono alcune province che non sono toccabili, bisogna trovare la via possibile. Se mi toccano la provincia di Bergamo dobbiamo fare la guerra civile”. Così il ministro delle Riforme Umberto Bossi, con accanto il bergamasco Roberto Calderoli, replica ai cronisti che gli chiedono se è possibile arrivare all’abolizione di tutte le province.

E sempre sull’abolizione delle Province interviene anche il ministro dell’Economia Tremonti, che alla riunione alla Camera con Silvio Berlusconi e i parlamentari del Pdl ha stoppato sul nascere una domanda sull’abolizione delle Province, spiazzando i presenti: “Non ci sarà l’abolizione delle Province”, ha detto il responsabile di via XX Settembre. “Ho letto cose false, quello che dovevo dire l’ho detto in conferenza stampa e con gli atti ufficiali”, ha aggiunto Tremonti, sempre parlando delle Province.

 

Tornando a Bossi, “Tremonti ha buttato sul campo una manovra dura, tanto che Berlusconi all’inizio era un po’ preoccupato. Ma ora dice che è la sua manovra”, aggiunge il Senatùr parlando con i cronisti in Transatlantico. Insomma, per Bossi la manovra è fatta di “sacrifici necessari, però è anche abbastanza equilibrata perchè tocca tutti”. Quanto alla possibilità di modificarla in qualche punto, “vediamo in Commissione, quello che ci mettono dentro e come intervengono anche gli altri”.

Il leader della Lega nega però malumori, soprattutto nel nord: “No, se è l’unica via per stare in piedi… E poi abbiamo anche l’Europa che ci costringe a intervenire”. Tuttavia “oggi anche all’Osce hanno detto che è una buona manovra, non muore nessuno”.

Un intervento necessario, per Bossi, soprattutto perchè “prima eravamo solo noi ad avere un debito così alto e a fare le aste dei titoli di Stato. Oggi le fanno tutti, e se l’Italia non è capace di ridurre le spese rischiamo che gli investitori vanno negli Usa o in Germania. Non potevamo farci tagliare fuori. E’ dura, ma bisogna passare di lì”.

“Di solito pagano quelli che è più facile prendere, poi sicuramente bisogna stare attenti a far pagare tutti, non solo i più poveri perchè è più facile prenderli…”, aggiunge poi Bossi.

 

da  http://quotidianonet.ilsole24ore.com