LEGA SALVINI PREMIER – LEGA LOMBARDA SEZ. MEDA

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SICUREZZA: BRICOLO (LN), PRESENTATI A MARONI NOSTRI EMENDAMENTI

giovedì, gennaio 20th, 2011

”Mentre altri si perdono in chiacchiere e in questioni assolutamente secondarie, noi della Lega Nord confermiamo il nostro impegno per aumentare la sicurezza dei cittadini contrastando con misure ancora piu’ dure e incisive la criminalita”’. Lo dichiara Federico Bricolo, capogruppo della Lega Nord a Palazzo Madama, che ha partecipato oggi pomeriggio, insieme con il capogruppo in commissione giustizia Sandro Mazzatorta, all’incontro al Viminale con il ministro Roberto Maroni, il ministro Alfano e i rappresentanti del Pdl. Il vertice e’ stato occasione per la presentazione, da parte della Lega Nord, degli emendamenti al disegno di legge sulla sicurezza attualmente all’esame delle commissioni affari costituzionali e giustizia del Senato.

”Oltre a ulteriori norme per il contrasto alle mafie chiediamo – spiega Bricolo – l’estensione del 41 bis per i reati piu’ efferati, l’aumento delle pene per chi commette furti negli appartamenti, l’obbligo della videosorveglianza notturna nelle stazioni di servizio con spese a carico delle compagnie petrolifere, l’istituzione del referendum nelle zone dove si intende costruire una moschea o un altro luogo di culto di confessioni religiose non riconosciute e la creazione di una graduatoria differenziata che privilegi i residenti nell’assegnazione delle case popolari. Proporremo inoltre il ripristino del principio che prevede l’espulsione dei clandestini anche se senza reddito per superare gli effetti devastanti di una recente sentenza della Consulta”.

”Ringraziamo il ministro Maroni per aver convocato questo tavolo importante di discussione che e’ stato per noi occasione per ribadire l’assoluta fermezza nel mettere in campo ogni azione per combattere la delinquenza e la criminalita’. Al tempo stesso – conclude Bricolo – intendiamo portare avanti coerentemente con quanto abbiamo fatto fin’ora ogni sforzo per tutelare l’identita’ e i diritti dei nostri cittadini”.

da http://www.asca.it/news-SICUREZZA__BRICOLO_(LN)__PRESENTATI_A_MARONI_NOSTRI_EMENDAMENTI-983020-ORA-.html

41-TER, CARCERE DURO ANCHE PER OMICIDI EFFERATI

giovedì, ottobre 28th, 2010

Carcere duro, isolamento e sospensione dei benefici carcerari, non solo per i delitti mafiosi o per terrorismo, ma anche per chi commette omicidi particolarmente efferati. E’ questa la proposta della Lega formalizzata in un ddl che porta per ora la firma del capogruppo del Senato, Federico Bricolo, e dei senatori Lorenzo Bodega e Sandro Mazzatorta, ma che ”si spera raccolga a breve l’appoggio anche di altri gruppi”.

”Basta con il bullismo, non e’ possibile vedere uscire criminali autori di delitti odiosi ed efferati dopo pochi anni, che si rifanno la vita come se niente fosse” chiarisce Bricolo nel corso di una conferenza stampa a cui partecipano anche i senatori Rosi Mauro e Sergio Divina.

”E’ ora che le pene siano collegate al delitto commesso e quindi estensione del carcere duro gia’ previsto dal nostro ordinamento per i mafiosi ed i terroristi anche per chi si macchia di delitti efferati, come omicidi aggravati da motivi futili o abietti, a sfondo sessuale, quelle previste insomma dalle aggaravanti previste dall’art.576 primo comma n.2, n.5 e n.5.1 del codice penale. Inoltre ci deve essere la certezza della pena” spiega Mazzatorta, che riassume anche il senso della proposta di legge: ”Da un lato chiediamo che per i carcerati di questa tipologia si applichi il carcere duro (con un 41-ter), con isolamento, limitazione ad un’ora d’aria al giorno, limitazione dei colloqui a uno ogni due mesi, limitazione degli oggetti ricevibili dall’esterno, censura alla corrispondenza, oltre all’obbligatorieta’ del trattamento psicologico di recupero. Pensiamo anche a strutture carceraria ad hoc o allestimento di aree separate all’interno delle carceri stesse”.

Al carcere duro va poi aggiunta la sospensione dei benefici carcerari (con un nuovo art.58-quater), come lavoro all’esterno, permessi premio riduzioni di pena che potranno essere applicati ”solo dopo che la pena sia stata espiata per i tre quarti, o in caso di ergastolo solo dopo 26 anni di carcerazione”.

”Con la nostra proposta non si vuole toccare o modificare il principio rieducativo, volto al recupero sociale, previsto dal nostro ordinamento per chi si macchia di un delitto, ma solo affermare con chiarezza che quando compare crudelta’ nel comportamento criminale non e’ ammessa alcuna tolleranza – spiega dal canto suo Divina -. Ogni societa’ ha un tasso di criminalita’ che decide di accettare, noi dobbiamo attivare dei freni inibitori a comportamenti socialamente inaccettabili e inacettati e la nostra proposta si ispira ad una teoria ‘economica del criminale’ che modula i suoi comportamenti anche in ragione dei rischi in cui incorre.

Pene severe o severita’ nell’applicazione delle pene alzano questo livello di rischio, che invece oggi nel nostro sistema sono pressocche’ pari a zero”.

da www.asca.it

ANCORA MORTE IN AFGHANISTAN

domenica, ottobre 10th, 2010

Quattro militari italiani sono morti e uno è rimasto gravemente ferito in un attentato in Afghanistan, nella zona di Farah. Erano tutti in forza al 7° reggimento alpini di stanza a Belluno, inquadrato nella brigata Julia. L’esplosione ha investito il blindato Lince sul quale viaggiavano alle 9.45 locali, nel distretto di Gulistan. Le quattro vittime sono a il primo caporal maggiore Gianmarco Manca (nato ad Alghero il 24 settembre 1978), il primo caporal maggiore Francesco Vannozzi (nato a Pisa il 27 marzo 1984), il primo caporal maggiore Sebastiano Ville (nato a Lentini, provincia di Siracusa, il 17 settembre 1983) e il caporal maggiore Marco Pedone (nato a Gagliano del Capo, in provincia di Lecce, il 14 aprile 1987). Il militare rimasto ferito è il caporal maggiore scelto Luca Cornacchia (nato a Pescina, in provincia dell’Aquila, il 18 marzo 1972), il quale è cosciente, ha riportato ferite a un piede e traumi da esplosione ma non versa in pericolo di vita. Attualmente si trova ricoverato presso l’ospedale da campo statunitense di Delaram, da dove ha raggiunto telefonicamente la moglie per aggiornarla sulle proprie condizioni. Da quanto si è appreso, circa la metà dei militari del 7/o Reggimento Alpini, composto da 800 persone e comandato dal colonnello Sfarra, si trova in Afghanistan nel distretto di Bakwa. Partiti circa tre mesi fa la loro missione avrebbe dovuto finire a febbraio 2011.

“Desidero esprimere, anche a nome di tutto il gruppo della Lega Nord al Senato, i miei sentimenti di profondo dolore e cordoglio prima di tutto ai familiari dei quattro alpini che oggi hanno perso la vita eroicamente nello svolgimento del loro dovere. Al militare ferito gli auguri di una pronta guarigione. Voglio anche esprimere, in questo tragico giorno, la massima vicinanza agli alpini e a tutti i militari presenti nella missione afghana”. Lo dichiara Federico Bricolo, capogruppo della Lega Nord al Senato.

41BIS PER OMICIDI EFFERATI

sabato, ottobre 9th, 2010

“E’ doloroso e inaccettabile quello che e’ accaduto alla giovanissima Sara. Umanamente grida vendetta. Noi oggi vogliamo esprimere la massima vicinanza a tutti quelli che le hanno voluto bene. Ma la politica deve reagire. Al Senato la Lega Nord presenterà una proposta di legge che prevede il carcere duro, finora riservato ai mafiosi, anche a chi commette omicidi così efferati”.

Lo dichiara Federico Bricolo, presidente della Lega Nord al Senato. “Intendiamo estendere il regime carcerario del 41bis a chi si macchia di reati di questo tipo affinché sconti in carcere tutta la pena fino all’ultimo giorno. E’ intollerabile, come già accaduto in passato, vedere queste persone dopo pochi anni uscire dal carcere e riprendere una vita normale come se nulla fosse accaduto. Queste cose non devono più accadere ed è giusto che il Parlamento faccia la sua parte”.

Su http://www.ilpaesenuovo.it/index.php?option=com_content&view=article&id=8844:federico-bricolo-presidente-della-lega-nord-al-senato-41bis-per-omicidi-efferati&catid=78:nazionali&Itemid=154 trovate anche il sondaggio…siete d’accordo o no con Bricolo?

SOLIDARIETA A BELPIETRO

sabato, ottobre 2nd, 2010

p style=text-align: justify;Il direttore di Libero ed ex direttore de il Giornale, Maurizio Belpietro, è stato oggetto di un attentato ieri notte a Milano. Vicenda seria e molto preoccupante, come si deduce da questo articolo del mio collega Gabriele Villa. Non si tratta infatti del gesto di uno squilibrato né della provocazione audace di qualche testa calda, ma di un’azione terroristica. Stile Brigate Rosse, in un’epoca in cui si supponeva che le Br fossero sparite./p
p style=text-align: justify;E invece, purtroppo, non è così. E’ presto per giungere a conclusioni affrettate, ma il clima politico degli ultimi tempi ricorda pericolosamente quello degli anni Settanta, in un crescendo: statuette tirate in faccia, petardi lanciati contro sindacalisti ora un attentato con la pistola./p
p style=text-align: justify;E’ sconcertante che in un Paese democratico da 65 anni, un giornalista debba rischiare la vita per difendere le proprie idee politiche. Di più: è inaccettabile./p
p style=text-align: justify;E forse è il caso di porsi qualche domanda scomoda. Ad esempio: perché la violenza politica, da qualche anno, è solo di sinistra?/p
p style=text-align: justify;E chiederci se una certa politica e un certo giornalismo, basati sull’insulto e sulla fomentazione degli istinti più bassi del pubblico, abbiano superato la linea rossa, creando un terreno fertile per l’estremismo più bieco e distruttivo. Il mio sospetto è che il clima degli ultimi due anni e un innegabile disagio sociale in certe fasce della popolazione, abbiano reso più facile, più fertile il reclutamento di nuovi terroristi e rimotivato le Br./p
p style=text-align: justify;Sono certo che, apprendendo la notizia, qualcuno, a sinistra, tra sè e sè, avrà pensato, sghignazzando: peccato che l’attentato sia fallito. E magari lo scriverà anche su un blog o aprirà pagine anonime su Facebook. Forte di un anonimato che spinge alla violenza, all’insulto gratuito. Tanto chi ci rimette la faccia e talvolta anche la pelle sono altri./p
p style=text-align: justify;Fermiamoci, fermiamo questa che è la peggiore Italia./p
p style=text-align: justify;Solidarietà a Belpietro, senza sè e senza ma. Sarebbe necessario anche dalla sinistra più estrema e populista./p
p style=text-align: justify;Ma forse mi illudo…/p
p style=text-align: justify;Condanniamo con fermezza la vile aggressione posta in essere nei confronti del direttore Belpietro. Auspichiamo che le indagini portino rapidamente allindividuazione e allarresto dei responsabili. E ora che tutte le forze politiche vigilino e si adoperino con responsabilita per impedire il diffondersi di un clima violento e intollerante./p
p style=text-align: justify;Lo ha dichiarato il presidente dei senatori della Lega Nord Federico Bricolo a nome di tutto il gruppo parlamentare./p

10 FEBBRAIO, LA GIORNATA DEL RICORDO

mercoledì, febbraio 10th, 2010

“La tragedia delle foibe non puo’ essere dimenticata ed è giusto ricordare anche quell’ideologia nefasta, per molti anni taciuta dalla storia, che ne è stata l’artefice. La giornata del ricordo ha un suo valore specifico soprattutto verso le nuove generazioni affinché tali crimini non debbano più ripetersi. Ma anche verso i nostri esuli che ancora hanno viva la memoria delle foibe e dei viaggi fatti con una sola valigia da tante famiglie obbligate dal regime di Tito e dagli accordi internazionali a lasciare la terra natia per non farvi piu’ ritorno”. Lo ha detto il senatore Federcio Bricolo, presidente dei senatori della Lega Nord.