LEGA SALVINI PREMIER – LEGA LOMBARDA SEZ. MEDA

Posts Tagged ‘borghezio’

YARA: LA LEGA, CLANDESTINI – CRIMINALITA’

giovedì, dicembre 9th, 2010

Resta invariata, per la Lega, l’equazione clandestini- criminalità. La svolta nelle indagini sulla scomparsa di Yara, con il diradarsi dei sospetti sul giovane marocchino per il quale il Pm ha chiesti infine la scarcerazione, non modifica la linea del Carroccio secondo cui rimane in ogni caso l’allarme criminalità cresciuta negli ultimi anni a causa di quel fenomeno che Mario Borghezio definisce «immigrazione selvaggia». Certo, c’è la presa d’atto da parte del Carroccio della `svolta´ nelle indagini e sia Matteo Salvini, sia Borghezio sottolineano come l’obiettivo sia quello di assicurare i veri colpevoli alla giustizia siano essi connazionali o meno (anzi, dice Borghezio `se fossero italiani il fatto sarebbe ancora piu´ gravè), ma la prima pagina di domani del quotidiano `La Padania´, non lascia dubbi sullo stato d’animo che attraversa la Lega dopo gli ultimi fatti di cronaca che hanno visto extracomunitari responsabili di gravi reati (come la strage di ciclisti a Lametia Terme).

Sotto il titolo `Ma che giustizia e´?’ il quotidiano `Verde´ punta il dito contro una immigrazione incontrollata e contro una giustizia ritenuta lassista e si elencano recenti casi di cronaca: «Per la Cassazione ergastolo eccessivo per chi ha seviziato e fatto a pezzi i coniugi Pellicciardi»; e poi «immigrato drogato uccide sette ciclisti in un colpo. Ma l’arresto non è ancora convalidato»; per arrivare al caso di Yara: «Verso la scarcerazione del marocchino in fuga. Intercettazioni ritenute `deboli´». Il giornale della Lega ospita anche un intervento di Luca Zaia governatore del Veneto che rincara: «Che giustizia è quella che non riconosce il carcere a vita nemmeno per un omicidio efferato come quello di Gorgo al Monticano? Cancellare l’ergastolo e una pena di vent’anni di reclusione per i due albanesi che hanno seviziato e ucciso Guido e Lucia Pellicciardi, sessantenni – come ha deciso una sentenza della Cassazione – significa scrivere una brutta pagina nella nostra storia». Il marocchino non è responsabile? «Meglio cosi»`, ha risposto Salvini per il quale pero´ «l’ equazione clandestino – alto tasso di criminalità la confermano la questura e il numero di stranieri nelle carceri, con buona pace – ha aggiunto – del cardinale Tettamanzi (che aveva invitato a non sovrapporre alla categoria degli immigrati quella dei delinquenti).

Anche per Borghezio rimane un punto fermo per il Carroccio l’allarme immigrazione incontrollata- criminalità. Massimo Curiazzi, assessore a Brembate (il più giovane assessore leghista) dopo la svolta nelle indagini ha tenuto a puntualizzare: «Nel mio paese non c’è assolutamente alcuna intolleranza, noi non giudichiamo le persone dal colore della pelle e dalla loro razza ma da quello che fanno e se il marocchino fermato viene scarcerato ne siamo contenti così come se fosse accaduto a un italiano». «Eventuali reazioni rabbiose – ha infine spiegato – sono state per quello che è successo a Yara, non certo per questioni di razza o di colore della pelle, se ci sono stati episodi di intolleranza l’amministrazione si è già dissociata».

da www.ilsecoloxix.it

LA PADANIA SARA’ INDIPENDENTE ED AUTONOMA

venerdì, ottobre 22nd, 2010

“Viene un momento in cui una serie di forze muovono quasi contemporaneamente su un obiettivo. Vuoi per coincidenza, vuoi per intenzionalità, vuoi per un oggettivo comporsi delle cose e degli scenari, ad una certa ora il leader si scopre vulnerabile, e quando lo diventa – e tutti lo sanno – è solo questione di tempo perché qualcuno lo colpisca”. E’ uno dei passaggi centrali del capitolo quarto “La caduta” del libro Fratelli d’Italia dell’informatissimo anonimo sulla secessione della Padania. Curato da Davide Corritore e Paola Domenichini, il libro, pubblicato da Affaritaliani.it e in vendita su Bow.it, ha anticipato il boom della Lega alle ultime elezioni e i futuri scenari politici: dalla Lega che farà cadere il governo alla secessione che inizia dal Veneto con Luca Zaia, uno dei personaggi chiave del libro che come presidente porterà il Veneto all’indipendenza, e poi si estende a tutta la Padania.

ECCO L’ULTIMO DRAMMATICO CAPITOLO: THE END: UNA FAVOLA MENZOGNERA di “Fratelli d’Italia?”: “Noi italiani non siamo ‘normali’, o per meglio dire uniformabili. Ciò che voglio dire è che, perlomeno da noi, l’appartenenza, il senso identitario non sono misurabili necessariamente con parametri che si richiamano all’attaccamento alla nazione”.

“Al momento della secessione, da noi non mancava nulla, anzi forse c’era troppo, troppo di tutto: interessi da difendere, ricchezza da conservare, egoismi da coltivare, e anche appartenenze da reclamare… Per questo, come notavi all’inizio ‘tutto sembrava come prima, tutti si comportavano come se appartenessero ad un unico Paese..’.

Che cosa accadrebbe se non si arrivasse alla riforma federale dello Stato? “Secondo me – spiega l’europarlamentare della Lega Nord Mario Borghezio ad Affaritaliani.it – si aprirebbe uno scenario imprevedibile e non sarebbe troppo difficile canalizzare la sacrosanta esasperazione dei popopli del Nord verso obiettivi di indipendenza, raggiungibili oggi più mai grazie al diritto di autodeterminazione sancito dal Trattato di Lisbona. Diritto che è stato riconosciuto dall’Unione europea per il Kosovo e, indipendetemente dal giudizio che diamo su questa vicenda, si tratta di un chiaro precedente. La Padania ha tutte le carte in regola per autogovenarsi, sempre nell’ambito dell’Europa dei popoli e delle regioni. Se da Roma ostacolassero il cammino di riforme, alla lunga, sarerebbero sconfitti come lo saranno i nemici della libertà dei corsi, dei baschi e delle altre nazioni senza stato”.

da www.affaritaliani.it

FEDERALISMO E ROMA

martedì, settembre 21st, 2010

ll ricordo della presa di Porta Pia ha risvegliato il dibattito politico sul tema delfederalismo fiscale. “È una riforma importante – ha detto il presidente della Provincia di Roma, Nicola Zingaretti questa mattina a margine dei festeggiamenti per i 140 di Roma capitale. “Deve essere approvata senza provvedimenti ridicoli come lo spostamento dei ministeri al nord o la capitale reticolare, che non solo è una sciocchezza giuridica ma è anche antieconomica. Concorde il sindaco di Roma, Gianni Alemanno che, che stamattina ha definito impensabile distribuire le sedi dei ministeri su tutto il territorio nazionale.

Questi commenti non sono, però, piaciuti alla Lega. “Il decentramento amministrativo con il decentramento dei ministeri sul territorio è qualcosa che esiste anche negli altri Stati ed è qualcosa che migliora il rapporto tra lo Stato e il territorio ha sottolineato il presidente del Piemonte, Roberto Cota. “Semplicemente ridicolo, oltre che anacronistico, sostenere che i Ministeri, e relativo magna-magnà, siano il simbolo più importante dell’unità nazionale” ha commentato l’eurodeputato Mario Borghezio. “Ma se Roma ladrona non molla i ministeri – ha poi concluso – perché dovremmo continuare a mantenerli?

Dall’assemblea degli Industriali di Bergamo, il presidente di Confindustria,Emma Marcegaglia ha sottolineato che l’introduzione del federalismo fiscale può essere un fatto positivo se “a una riduzione della spesa pubblica, a una maggiore responsabilità e a una penalizzazione per gli amministratori locali che amministrano male. La Marcegaglia ha sottolineato che la riforma dovrà garantire che “gli amministratori che non rispettano i conti, soprattutto quelli sanitari, diventino ineleggibili”. Questa norma è già presente nelle bozze dei decreti attuativi e trovano l’approvazione del presidente della Regione Lombardia Roberto Formigoni. “È sacrosanto – ha detto all’inaugurazione dell’asilo dell’Eni a San Donato (Mi) – perché dobbiamo tornare finalmente a una buona amministrazione ma io estenderei il principio anche ai ministri e al governo centrale”. Secondo il presidente della Regione Lazio, Renata Polverini, riferire l’ipotesi ai conti della sanità “sarebbe ridicolo”.

Estratto da: www.libero-news.it