LEGA SALVINI PREMIER – LEGA LOMBARDA SEZ. MEDA

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BOSSI PENSA ALLE ELEZIONI

giovedì, ottobre 7th, 2010

Da www.corriere.it
p style=text-align: justify;Lo ripete da giorni. «Penso che si voterà in primavera». Umberto Bossi torna a parlare di elezioni anticipate. Il ministro per le Riforme, in occasione del pranzo della pace a Piazza Montecitorio con Gianni Alemanno (un incontro a base di polenta e vaccinara organizzato dopo le polemiche per la battuta Sono porci questi romani), analizza con i cronisti lattuale situazione politica. E torna a opporsi con forza a qualsiasi ipotesi di governo tecnico. «Napolitano deve tenere conto che i voti li abbiamo io e Berlusconi – dichiara il Senatùr – e quindi che il governo tecnico è un azzardo»./p
p style=text-align: justify;FINI E GP – Non può mancare una domanda sul nuovo partito di Gianfranco Fini: quale consistenza può avere Futuro e Libertà? «Spero poca» taglia corto il leader del Carroccio. I giornalisti gli chiedono anche dellipotesi di correre il Gp di Formula 1 a Roma invece che a Monza. La risposta di Bossi è netta: «Dove c…. lo corri a Roma un Gran Premio?»./p

SE QUESTA E’ POLITICA…

domenica, ottobre 3rd, 2010

“Bossi crepa” e “Lega M…”. Sono le due pesanti scritte comparse sul muro della sede della Lega Nord di via Colombera a Solbiate Arno, in provincia di Varese.

Parole vergate con dello spray di colore rosso. Nel mezzo delle due frasi c’e’ la porta d’ingresso sulla quale, sempre in rosso, e’ stata disegnata la stella a 5 punte che rievoca le Brigate Rosse impressa sopra il Sole delle Alpi, simbolo del movimento del ‘Senatur’. “Esprimiamo la massima solidarieta’ al Ministro per le Riforme Umberto Bossi e al movimento che rappresenta” si legge in una nota diffusa dal gruppo leghista solbiatese che definisce l’episodio “ignobile” oltre che un “inutile accanimento di inqualificabile gusto e assolutamente disprezzante del pensiero politico altrui, con chiara volonta’ denigratoria, offensiva e intimidatoria, non solo di una compagine politica ma anche personale del nostro ministro”.

da www.agi.it

OGGI IL DISCORSO DI BERLUSCONI PER LA FIDUCIA

mercoledì, settembre 29th, 2010

Mi aspetto che Berlusconi faccia un bel discorso, un discorso credibile, sensato e tranquillo. Solo lui sa se ha i numeri, se li ha è inutile che venga in aula a fare troppi casini. A dirlo è il leader della Lega Nord Umberto Bossi in vista del discorso che il premier terrà alla Camera il 29 settembre. Per Bossi con Fini cè un problema, però Berlusconi sa se ha i numeri o meno. I voti della Lega ci sono, i voti del suo partito spero che ci siano e spero che abbia gli altri che mancano. Secondo il ministro per il federalismo poi la sinistra sta aiutando disperatamente Fini. Quanto alla possibilità che Fli non voti la fiducia per Bossi se Fini non vota non dico cosa succede perchè la sinistra fa di tutto perchè avvenga questa cosa.

FINI…CONTINUA…

lunedì, settembre 27th, 2010

da www.ilgiornale.it

Sorride amaro, Berlusconi, e scuote la testa come a dire: lo sapevo. Ossia che Fini avrebbe cercato per quanto possibile di scaricare le colpe sul cognato Giancarlo Tulliani e si sarebbe difeso dicendo «non so chi è il proprietario della casa di Montecarlo» e «solo dopo la vendita ho saputo che in quell’appartamento viveva il signor Giancarlo Tulliani». Insomma, un «non so» che non convince affatto il premier. Il Cavaliere, che vede il filmato ad Arcore, non crede alla ricostruzione del presidente della Camera ma valuta che la posizione di Fini, dopo il video, sia di assoluta debolezza. Già il fatto che il presidente della Camera non abbia avuto il coraggio di rispondere alle domande dei giornalisti e di affrontare un contraddittorio la dice tutta. E poi ha cercato, per quanto possibile, di scaricare le colpe sul cognato.

Un altro elemento valutato positivamente dal Cavaliere è la sconfessione della linea dei colonnelli finiani, Bocchino in testa. Il pretoriano di Fini, appena qualche ora fa, assicurava che dietro le società off-shore non c’era Giancarlo Tulliani. Mentre il presidente della Camera dice: «Non lo so. Gliel’ho chiesto con insistenza e ha sempre negato. Restano i dubbi? Certamente anche a me». Insomma, Fini in balìa dell’ambizioso cognato. Non certo una bella figura per l’ex leader di An. Berlusconi comunque è amareggiato perché, confida ai suoi «tutto questo teatrino poteva essere evitato, mentre adesso è addirittura a rischio il governo».

Amarezza e fastidio anche per tutte quelle accuse che il presidente della Camera gli rivolge senza mai nominarlo. La prima arriva all’inizio dell’intervento con quel «a qualcuno dà fastidio che da destra si parli di cultura della legalità, di garantismo che non può essere impunità, di riforma della giustizia per i cittadini e non per risolvere i problemi personali». A Berlusconi pare di sentire Di Pietro, non Fini. E neppure quella sottolineatura sulla mancanza di «un semplice avviso di garanzia in 27 anni di Parlamento», lasciando intendere che invece Berlusconi di grane con la giustizia ne ha a iosa. «Ma roba da matti». E ancora, al premier non va giù quell’«a differenza di altri non strillo contro la magistratura e attendo con fiducia l’esito delle indagini». Una difesa blanda, quella di Fini, con qualche colpo basso. Specie quando il presidente della Camera si traveste da Travaglio e allusivo dice che «io non ho né denaro, né barche, né ville intestate a società off-shore per meglio tutelare i loro patrimoni e per pagare meno tasse». Ma chi lo ha sentito parla di un Cavaliere sostanzialmente di buon umore, complice anche la vittoria del suo Milan.

Prima di partire per Arcore, Berlusconi registra un audiomessaggio ai Promotori della libertà in cui cerca di riportare la barra della nave sulla politica: «In questi giorni l’immagine che dà di sé la politica è davvero un disastro: è molto peggio del teatrino di sempre, del teatrino delle chiacchiere, degli insulti, delle falsità. Meglio lasciar perdere». Vuole che passi un messaggio positivo: «Fuori da questo teatrino, il nostro governo, il “governo del fare”, ha continuato a lavorare in silenzio su cose concrete, nell’interesse di tutti gli italiani». Che ormai il premier pensi anche all’ipotesi delle elezioni anticipate lo lascia trasparire quando indica la mission ai militanti: «informare gli italiani, attraverso i gazebo e le iniziative sul territorio, su un aspetto particolare del nostro lavoro: sul ruolo dell’Italia e dei nostri soldati nelle missioni militari internazionali di pace. Un ruolo e un impegno che il nostro governo ha sempre considerato imprescindibile». Non è casuale, poi, che Berlusconi dedichi gran parte del proprio discorso ai rapporti con gli Usa e con la Nato. Nella battaglia coi finiani, infatti, questi ultimi hanno spesso puntato il dito contro la solida amicizia tra il Cavaliere e Putin, dipingendo il presidente della Camera come interlocutore privilegiato di Washington. Vero? Berlusconi sottolinea invece che i rapporti con gli Usa vanno a gonfie vele visto che «l’impegno in Afghanistan ha ricevuto l’apprezzamento dei nostri alleati e in particolare un pubblico elogio dell’ex ambasciatore americano Spogli».

BOSSI SCARICA FINI

sabato, settembre 25th, 2010

da www.repubblica.it

Umberto Bossi fotografa con parole crude la crisi nella maggioranza: “Su Fini non ci si può più contare”. Per il leader della Lega, Berlusconi e il presidente della Camera “non si prendono più”, ma al tempo stesso “Berlusconi dice che ha i numeri per andare avanti”. All’osservazione che però i voti arriveranno probabilmente da ex Udc e da altri siciliani, Bossi risponde: “La Sicilia è lontana”.

E segnali negativi per la tenuta della legislatura arrivano anche dall’Mpa di Raffele Lombardo. “C’è poco da stare tranquilli – dice, intervistato dal Mattino, il governatore della Sicilia – L’Mpa ha cinque deputati, non cinquanta, e quindi non saranno quelli a turbare i sonni del Cavaliere ma noi proseguiamo la nostra strada”. Insomma il sì al governo non è affatto scontato: “Vedremo cosà dirà e farà per il Sud”.

Sul fronte delle opposizioni si fa sentire l’Udc che mette in dubbio la stabilità dell’esecutivo in vista del passaggio parlamentare del 29 settembre. “Il governo non raggiungerà la maggioranza di 316 deputati senza l’apporto dei finiani e dell’ Mpa. Ma anche se ci riuscisse non servirebbe a nulla. Se Berlusconi non chiederà più il voto di fiducia raggiungere o meno la quota di 316 non ha più senso, salvo che non serva a chiedere lo scioglimento delle Camere” dice Casini a Sud Camp 2010, l’evento organizzato dallo stesso Enrico Letta e dalla sua Associazione. E propio da Letta arriva un segnale sulle alleanze: “Le Marche dove governiamo con l’Udc rappresentano un ottimo esempio di buon governo”.

SALVINI: BOSSI SINDACO DI MILANO

mercoledì, settembre 22nd, 2010

da a href=http://www.affaritaliani.itwww.affaritaliani.it/a

La candidatura di Bossi è ancora in campo. Il segretario ha detto che al di là delle dichiarazioni dei partiti, il nostro eventuale appoggio alla Moratti arriverà dopo un percorso di ascolto dei milanesi che stiamo facendo da settimane. In base a quello che raccogliamo scegliamo. Matteo Salvini, leader della Lega a Palazzo Marino, con unintervista ad Affaritaliani.it, rilancia la candidatura del Senatùr a sindaco di Milano. De Corato ancora vice sindaco? Quella del Pdl è una legittima aspirazione ma a giudicare da come votano i milanesi in questi ultimi anni se si tiene il sindaco è già un buon risultato. Poi leuroparlamentare del Carroccio attacca lassessore Moioli: La sue politiche sociali premiano lultimo arrivato e non litaliano che ha bisogno.

La Lega vuole lassessorato alle politiche sociale in vista del prossimo mandato?
In base a quanti voti i milanesi ci daranno vedremo cosa fare. La Lega sta lavorando bene col mondo delle politiche sociali e del volontariato. Se fino a qualche tempo fa pensare a un assessore alla politiche sociali della Lega poteva suonare strano dal 2011 non sarà più così. Questo è sicuramente uno dei fronti su cui stiamo lavorando.

Come valuta loperato della Moioli?
Ci sono dati molto positivi dal punto di vista dellofferta dei servizi ai bambini, alle famiglie e agli anziani. Per quanto riguarda invece le politiche di sostegno alla persona si registra un palese sbilanciamento a favore degli stranieri. La maggioranza assoluta di coloro che hanno incassato il denaro del comune di Milano per scelta dellassessore Moioli sono in maggioranza stranieri.

Un esempio di questo sbilanciamento…
Avrebbero dovuto dare i 10 milioni di euro del fondo anticrisi in primis alle famiglie italiane in difficoltà. Invece questi soldi andranno anche a coloro che sono residenti a Milano da soli tre anni mentre sarebbe stato giusto innalzare la soglia a dieci anni. Stesso discorso per il bonus bebè, per quello maternità e per quello dellaffitto. In sostanza sono state adottate politiche sociali che premiano lultimo arrivato e non litaliano che ha bisogno.

Anche sulla gestione del problema dei rom siete molto critici…
Maroni ha fatto più di quello che doveva fare. Lassessore Moioli invece si appoggia più ai don tizio o ai don caio che sullimmigrazione regolare e clandestina non hanno la stessa impostazione del Centrodestra.

Intanto il Pdl sta per ufficializzare la ricandidatura della Moratti e non vuole mollare il ruolo di vicesindaco…
Abbiamo davanti otto mesi di lavoro duro e questa è lultima delle nostre preoccupazioni. Detto questo in tutto il Nord laddove governiamo col Pdl se il sindaco è della Lega il vice è del Pdl e viceversa. Quella del Pdl è una legittima aspirazione ma a giudicare da come votano i milanesi in questi ultimi anni se si tiene il sindaco è già un buon risultato.

La candidatura di Bossi a sindaco di Milano è ancora in campo?
Fino a prova contraria sì. Bossi ha detto che al di là delle dichiarazioni dei partiti, il nostro eventuale appoggio alla Moratti arriverà dopo un percorso di ascolto dei milanesi che stiamo facendo da settimane. In base a quello che raccogliamo scegliamo.

BUON COMPLEANNO GUERRIERO!

domenica, settembre 19th, 2010

LA CAPITALE DEL NORD

sabato, settembre 18th, 2010

Bossi: ora voglio Capitale del Nord
Dopo status speciale per Roma

Ora ci vuole quella del Nord. Il leader della Lega, Umberto Bossi, commenta cosi lapprovazione del decreto su Roma Capitale in Consiglio dei ministri. La battuta del leader leghista non e piaciuta ai finiani. Fabio Granata, deputato di Fli: Quando Bossi dice che ora ci vuole la Capitale del Nord, si tratta allo stesso tempo di Storia e Geografia creativa.

Bossi, scherzosamente, spiega perche la Lega abbia appoggiato il provvedimento. Lo abbiamo votato solo perche il sindaco Alemanno e venuto piangendo, ha sottolineato il ministro facendo riferimento alla presenza del sindaco di Roma a Palazzo Chigi dopo la firma del decreto.

Finiani contro leader leghista
E polemica tra il leader della Lega e i finiani. Attacca Fabio Granata: Cosi come la Padania non esiste, Roma e lunica Capitale dItalia. La sua e Geografia creativa.

La Capitale del Nord? La lingua batte dove il dente duole. La secessione e nel Dna della Lega e chi lo nega e in malafede. Bossi ed i suoi uomini non perdono occasione di ricordarcelo. Lo afferma Alessandro Pignatiello, coordinatore della segreteria nazionale del PdCI. I suoi colleghi di governo – aggiunge – diranno che e una battuta, faranno finta di niente e sminuiranno il tutto. Ce da chiedersi fino a che punto e tollerabile che un partito del governo nazionale continui a prendersi gioco delle istituzioni e della Repubblica unica e indivisibile cosi come fa la Lega Nord.

ROM: BOSSI, ITALIA COME FRANCIA? MARONI L’HA GIA’ CHIESTO

venerdì, settembre 17th, 2010

La Francia ha fatto bene ad avviare la procedura di espulsione dei Rom. E anche l’Italia fara’ la stessa richiesta. Lo dice il ministro delle Riforme e leader della Lega, Umberto Bossi, conversando con i cronisti nei pressi di Montecitorio.

Alla domanda se Sarkozy abbia fatto bene ad iniziare la procedura di espulsione, Bossi ha risposto: “Si, fa bene la Francia. Se uno viene in Italia e deve vivere di mezzucci no, deve adeguarsi alle regole dell’occidente, altrimenti e’ meglio che non vengano. La maggior parte furtarelli in casa casa viene fatta dai Rom. Chiederete la stessa procedura che e’ stata chiesta dalla Francia?, chiedono i cronisti. “Mi pare che Maroni l’abbia gia’ chiesta”, ha risposto il Senatur. “Voi – ha concluso Bossi rivolgendosi ai giornalisti – intervistate la gente e vedrete la risposta che vi da’”.

da www.agi.it

ANDRO’ IN PENSIONE SOLO DOPO PADANIA LIBERA

lunedì, settembre 13th, 2010

Sono stati 50mila, secondo gli organizzatori, i militanti leghisti che si sono dati appuntamento oggi in riva Sette Martiri a Venezia per la festa dei popoli padani, appuntamento fisso con il capoluogo veneto della Lega nord, il partito guidato da Umberto Bossi. Tra bandiere col sole celtico della padania, bandiere raffiguranti Alberto da Giussano, gonfaloni con Leone di San Marco, sulla riva prospicente al bacino di San Marco sono comparsi anche dei Tricolore. Sotto il palco della festa dei popoli padani, si sono assiepati i militanti leghisti in attesa dell’intervento del leader del Carroccio che, comparso in scaletta per ultimo, ha raccolto un’ovazione. Ai gridi di ‘Padania libera’, ‘Roma ladrona, la Lega non perdona’ e cori di ‘Umberto, Umberto’, il Senatùr ha salutato il suo popolo con un “vi abbraccio tutti, abbraccio Venezia, i veneti e i lombardi sono un grande popolo. Padania libera!”. Numerosi i gadget tra cappellini, fazzoletti, magliette e letteratura di revisionismo storico che hanno fatto bella mostra in tante bancarelle allestite lungo il percorso che portava da piazza San Marco alla riva dei Sette Martiri dove si è svolto il consueto rito dell’ampolla contenente l’acqua del Po versata in Laguna. A fare numero tra il popolo verde ci hanno pensato i ‘giovani padani’ arrivati in massa per ascoltare le parole del loro leader. Sul palco si sono alternati anche il governatore del Piemonte Roberto Cota, il governato del Veneto Luca Zaia, la vicepresidente del Senato e leader del sindacato padano Rosi Mauro, il ministro della Semplificazione Roberto Calderoli, il ministro dell’Interno Roberto Maroni. Il popolo verde è arrivato a Venezia con 243 pullman e alcune motonavi, giunte dalla marca trevigiana, da Jesolo e da Chioggia.

Bossi, spiazziando ogni pronostico, ha parlato soprattutto degli allevatori, delle quote latte, dell’agricoltura e ha mostrato, a sorpresa, anche un lato piu’ privato, a tratti malinconico. “Il tempo passa anche per me – ha detto ad un certo punto Bossi – l’altro giorno ero in montagna e mi mancava l’aria, per fortuna mi ha aiutato mio figlio e mia moglie Manuela. Ma noi andremo avanti lo stesso fino alla fine per portare avanti il nostro sogno di liberta’ della Padania”.

Poco dopo, sempre in chiave intimista, Bossi ha detto: “Andro’ in pensione solo dopo che la Padania sara’ realizzata e libera”. Parole quasi affettuose sono andate anche all’indirizzo della signora Lucia Massarotto, la veneziana che ogni anno espone il Tricolore per protesta contro la Lega: “La signora Lucia – ha detto Bossi – non e’ piu’ cosi’ dura con noi come in passato. Chi la dura la vince…”.

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