LEGA SALVINI PREMIER – LEGA LOMBARDA SEZ. MEDA

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SI' ALLA LEGGE ANTI CORRUZIONE, IL PDL FACCIA LISTE "PULITE"

lunedì, febbraio 22nd, 2010

‘”Bisogna fare una legge”. Il segretario della Lega Nord Umberto Bossi lo ha detto parlando con i giornalisti a Milano in merito alle ultime vicende giudiziarie con tangenti venute alla ribalta. Secondo il ministro delle Riforme, si tratta di “fatti isolati. Sennò – ha spiegato – qualche segnale sarebbe giunto”. La Lega Nord, ha continuato Bossi, ha suggerito al Pdl “di non candidare chi è stato trovato con le mani nel sacco. Calderoli – ha proseguito Bossi – ha detto a Berlusconi: noi abbiamo fatto così, fate così anche voi, ci date una mano. La gente – ha aggiunto – è stufa della politica, ogni tanto c’è una mela marcia che crea confusione. Ma spero che i cittadini siano tanto maturi da non farsi confondere”.

Ecco Calderoli a proposito:

“Martedì mattina incontrerò i rappresentanti delle associazioni degli enti locali e le forze politiche, anche di opposizione, per illustrare la mia proposta e studiare la percorribilità per la presentazione di un emendamento al decreto legge sugli enti locali contenente il rafforzamento dei controlli interni degli stessi enti locali.

In questo modo le prime norme di contrasto alla corruzione, e di miglioramento dei servizi, potranno diventare legge già entro la metà del mese di marzo ovvero prima delle elezioni regionali.”

FORMIGONI CHIEDE MODIFICA DECRETO RONCHI SULL'ACQUA

giovedì, gennaio 14th, 2010

MILANO (MF-DJ)–In Lombardia sull’acqua si combatte una battaglia silenziosa che dura ormai da molte settimane. Il primo consiglio regionale del 2010 e’ stato dedicato quasi interamente alla privatizzazione del settore idrico. Dall’incontro e’ emerso un sostanziale smarcamento del Pdl lombardo da Palazzo Chigi.

“La Lombardia si è fatta capofila di tutte le regioni italiane nel chiedere una modifica del decreto Ronchi”, spiega l’assessore alle Reti, Massimo Buscami, in un articolo di MF. “La nostra regione ha gia’ una normativa all’avanguardia nel settore idrico e chiediamo al governo Berlusconi di tener conto di questa specificita’ nel decreto”. Insomma il Pdl difende la vecchia legge regionale del 2003 che prevede privatizzazioni molto piu’ soft rispetto al decreto Ronchi. In questa versione, infatti, i privati possono entrare in gioco soltanto sul fronte dell’erogazione con un’operazione di pura rendita che lascia al pubblico onori e oneri, come la manutenzione straordinaria e gli investimenti per l’ammodernamento della rete.

E’ probabile che Formigoni scelga di andare sino in fondo e presenti un ricorso alla Corte Costituzionale contro il decreto Ronchi. “Dal nostro punto di vista sarebbe senza dubbio un gesto forte ma necessario per combattere una normativa che danneggera’ la Regione Lombardia”, suggerisce Porcari. E sarebbe anche una mossa molto gradita alla Lega Nord, fanno sapere dai corridoi del Pirellone. La risposta del governo verra’ comunque entro il mese di febbraio. Non resta che aspettare ancora qualche settimana.

 

da http://www.borsaitaliana.it

AVANTI CON LA TUTELA DEL NOSTRO CENTRO STORICO

giovedì, dicembre 17th, 2009

In questi giorni la locale sezione del PDL ha diramato un comunicato relativo alla viabilità del centro, la piazza Vittorio Veneto e la via Fornaci.

Leggendo attentamente il comunicato ed analizzandolo si denotano enormi lacune di conoscenza del territorio medese e di alcuni importanti temi oltre ad una lettura del tutto personale degli elemnti di base che hanno portato la nostra amministrazione, con grande coraggio, alla chiusura e pedonalizzazione della piazza Vittorio Veneto: la tenuta statica degli edifici, la continuo distruzione della pavimentazione ed altro.

Riassumento schematicamente la vicenda:

In aprile 2009 a seguito di delibera della giunta regionale (di cui il PDL è parte) si stabilisce un vincolo per alto interesse storico del complesso di piazza Vittorio Veneto; da qui la decisione di limitare al minimo il traffico sulla piazza.

In giugno 2009 viene aperta la via Fornaci per permettere, alle sole auto, di raggiungere la zona collinare senza congestionare il centro.

L’intervento di via Fornaci, che, obiettivamente, si sarebbe potuto e dovuto fare da anni, comporta non solo l’asfaltatura ma, anche, la costruzione di caditoie per la raccolta di acque reflue. Con questo intervento si è risolta la problematica dei frequenti allagamenti di via Manzoni durante periodi di pioggia e l’intasamento della tombinatura della stessa via causato dal terriccio che proveniva dalla via Fornaci.

La cattiva conoscenza del territorio e dei suoi sviluppi di chi scrive il comunicato si denota da:

– l’osservazione circa la pendenza e la larghezza della strada: a Meda esistono situazioni ben peggiori (via San Giuseppe e via del Ry) con pendenza maggiori di queste; il piano neve, in queste vie non particolarmente larghe, prevede l’intervento di spazzaneve e spargisale di determinate dimensioni.

– il nuovo tracciato di via Fornaci proposto e che verrà realizzato da Pedemontana ha un differente percorso ed interessa l’attuale via solo negli ultimi 20/30 metri. Il comune di Meda avrebbe comunque dovuto provvedere alla sistemazione dell’attuale via per permettere l’accesso alla nuova viabilità ai residenti della stessa.

Quindi stiano tranquilli i cittadini che, seppur la spesa sia stata esigua, non siamo di fronte ad uno spreco.

 

La viabilità attorno alla piazza Vittorio Veneto avrà sviluppi nei prossimi mesi.

In primavera si faranno i lavori per la regolamentazione degli accessi alla piazza mediante posizionamento di pilomat. Tale soluzione permetterà la riapertura, a fasce orarie gionaliere ben stabilite (con chiusura, invece, notturna), del transito sulla piazza (con assoluta esclusione, già applicata, del traffico pesante). Inoltre è già stato depositato il progetto preliminare per la realizzazione della via Monterosa.

Il PDL dimostra scarso interesse verso la tutela del patrimonio storico sfruttando alcune situazione per la sola opportunità politica fine a se stessa (nonostante in campagna elettorale tutte le forza politiche si fossero impegnate a tutelare pedonalizzando la piazza; tant’è che la precedente amministrazione, targata PDL, predispose studio di sistemazione della piazza che ne prevedeva la chiusura).