LEGA SALVINI PREMIER – LEGA LOMBARDA SEZ. MEDA

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A MILANO IL MINISTERO DELL’ECONOMIA?

martedì, giugno 29th, 2010

La Lega Nord rilancia il concetto di ‘capitale reticolare’. E Umberto Bossi sceglie il quotidiano online Affaritaliani.it per chiedere che il ministero dell’Economia venga spostato a Milano. “Dopo il federalismo verrà il momento del decentramento dei ministeri. Non sarà facile – ammette il Senatùr, perché tutti saranno contro di noi”. Infatti “non è mai possibile non avere un ministero a Milano?”, si è chiesto il ministro delle Riforme. “Non possiamo solo pagare e non avere niente, dobbiamo anche contare e il fine ultimo è portare un ministero a Milano, quello delle Finanze. E poi quello dell’Industria a Torino e per esempio quello del Turismo a Venezia”.

 

Il leader del Carroccio torna anche sul concetto di Padania. “Noi siamo destinati a veder nascere la Padania, non c’è santo che tenga. La Padania – ha aggiunto – sta a noi se farla in maniera pacifica o violenta: io preferisco la via pacifica, perché per l’altra via c’è sempre tempo a utilizzarla, ma ora bisogna portare a casa il più possibile in Parlamento”.

 

Così come “avevano fatto i romani costruendo il Colosseo anche nel calcio il meccanismo della Nazionale è di far dimenticare alla gente i veri problemi: noi invece vogliamo che la gente capisca che bisogna cambiare per dare ai nostri figli un sistema migliore di quello romanocentrico”, ha spiegato Bossi parlando del flop della Nazionale ai Mondiali di Calcio in Sudafrica. Il Senatùr ha sostenuto che già “si vedeva che erano una squadra e un allenatore sbagliati. Ed è per questo motivo che quando un giornalista me lo ha chiesto ho risposto, scherzando, che per vincere l’Italia avrebbe dovuto comprare delle partite. Ed è successo il finimondo”.

 

da www.affaritaliani.it

SALVINI: INUTILE IL BLOCCO DI DOMENICA

venerdì, febbraio 19th, 2010

“Irrilevante e inutile”. Matteo Salvini, europarlamentare e leader della Lega milanese con un’intervista ad Affaritaliani.it, boccia senza appello la domenica a piedi proposta dai sindaci Moratti e Chiamparino prevista per il 28 febbraio. La soluzione? “Bloccare il traffico durante la settimana”. Poi stronca l’Ecopass: “Inefficace”.

Serve la domenica a piedi?

“E’ irrilevante e inutile dal punto di vista dell’inquinamento. L’unico aspetto positivo può essere quello educativo e promozionale”.

Inutile perché?

“Per tre motivi: perché la domenica girano meno auto rispetto alla settimana, perché le polveri sottili dipendono soltanto in minima parte dalle automobili e perché la domenica è uno dei pochi momenti in cui una famiglia può uscire fuori porta”.

Che cosa fare dunque?

“Se si vuole fare qualcosa di incisivo, oltre a quello che il Comune sta facendo con le caldaie e con il potenziamento dei mezzi pubblici, bisogna fermare le auto durante la settimana”.

Estendere l’Ecopass potrebbe essere una soluzione?

“La sua efficacia è ignota a molti”.

LA RIVOLTA DI MILANO

lunedì, febbraio 15th, 2010

Milano come Coccaglio. Invece di «White Christmas» si potrebbe parlare di «White Carnival». Cambia il nome, la sostanza è la stessa. All’indomani della guerriglia urbana scatenatasi a Milano in via Padova, quartiere interetnico pochi chilometri a nord del Duomo, Matteo Salvini, europarlamentare e capogruppo della Lega Nord in Comune propone controlli ed espulsioni porta a porta, casa per casa. Un annuncio che fa venire i brividi ad alcuni, a partire dagli stranieri che ieri pomeriggio hanno strappato i manifesti elettorali del Carroccio al grido di «razzisti, xenofobi», ma piace ad altri, soprattutto ai cittadini della zona, esasperati. E secondo un sondaggio di Sky Tg24, il 67% degli italiani si dice favorevole all’iniziativa.

Salvini, non le sembra di esagerare? L’accusa di deriva razzista è già ripartita.

«Io ho solo chiesto, come prevede la legge, che il sindaco si occupi di inviare vigili a controllare la regolarità delle condizioni di residenza dell’intera zona di via Padova. Come è già stato fatto nel Bresciano dal sindaco di Coccaglio».

A cosa serve?

«A far rispettare la legge. Io tra poco cambierò residenza e un vigile verrà a controllare. Un mese fa, in qualità di presidente della commissione sicurezza del Comune, ho fatto un sopralluogo in via Crespi, non molto lontano da via Padova: ho visto anche venti persone ammassate in monolocali da 30 metri quadrati».

Il fatto che stranieri vivano in condizioni disumane, non giustifica la caccia porta a porta.

«La prima cosa che un sindaco dovrebbe fare è controllare chi vive in queste case, chi è in regola e chi no».

In che misura crede che il sovraffollamento di stranieri negli appartamenti abbia inciso sugli scontri di sabato sera?

«Il problema è la densità abitativa. In via Padova e in tutte le vie limitrofe abitano troppi stranieri».

Che fino a ora avevano convissuto in pace.

«No, due giorni fa ci è scappato il morto, ma è un continuo di intimidazioni, scippi, violenze. La metà di queste persone non ha diritto di abitare a Milano».

Sei mesi fa proprio lei aveva chiesto posti riservati ai milanesi sui mezzi pubblici. Una dichiarazione bollata da più parti come razzista…

«Io avevo solo detto, e lo ripeto: “non vorrei che tra vent’anni fossero i milanesi a chiedere il permesso per sedersi”. In via Padova gli italiani devono chiedere il permesso per camminare sul marciapiede. Lo ripeto, il problema è il sovraffollamento di stranieri nel quartiere».

E pensa che i controlli possano risolvere la situazione?

«Sono certo che la metà delle case si svuoterebbe… In Svizzera una legge federale, la Lex Koller, prevede forti restrizioni, per chi non è cittadino svizzero, per l’acquisto di una casa o l’apertura di un’attività commerciale».

Quindi?

«Fermiamo per un anno le vendite di case e di attività commerciali a tutti gli extracomunitari».

Questo non c’entra molto con gli scontri di sabato.

«E invece sì. Il problema è che da una parte ci sono appartamenti affittati in nero e quindi illegalità, dall’altra stranieri irregolari, che hanno colonizzato interi quartieri. È una questione di numeri e di cultura».

Non teme, con le sue parole, di scatenare violenza fai da te e caccia allo straniero da parte dei cittadini esasperati?

«La mia preoccupazione è che se non si fa nulla si rischia che la situazione peggiori».

Una «boutade» per finire in prima pagina?

«Non ho nessun bisogno di finire in prima pagina e ne farei volentieri a meno».

In via Padova erano stati inviati i militari…

«Con il ministro Maroni stiamo valutando quanti agenti di polizia possa inviare il governo sul territorio».

Venerdì è prevista una fiaccolata della Lega e un consiglio comunale straordinario.

«La ragione è semplice: non possiamo permettere che nel giro di qualche giorno l’emergenza finisca nel dimenticatoio».

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‘I rastrellamenti lasciamoli stare’ dice il ministro delle riforme Umberto Bossi dopo l’intervento di Matteo Salvini sul caso di Milano.

L’europarlamentare leghista Salvini aveva affermato che bisognava andare casa per casa per le espulsioni. A proposito delle critiche del centrosinistra Bossi aggiunge: ‘Anche io critico la sinistra che ha fatto arrivare montagne di immigrati senza casa cosi’ poi sono nati i quartieri ghetto. Se Bersani ha ragione vincera’le elezioni, se ha torto perdera”.

 

Intervista da www.ilgiornale.it

Reazioni www.ansa.it