PUNTO PER PUNTO LE NOVITA’ INTRODOTTE DAL PGT
Per meglio rispondere a varie domande di chiarimenti sui punti cardine del nuovo strumento urbanistico medese (PGT), pervenuti sia tramite il blog che tramite incontri con cittadini, iniziamo ad affrontare i vari argomenti richiesti. In risposta a quanto richiesto dall’utente B.M. iniziamo ad affrontare la questione del centro storico (con uno schema, che speriamo sia il più chiaro possibile, contenente anche i riferimenti ai documenti) e quella relativa alla previsione di superamento della barriera rappresentata dalle Ferrovie Nord Milano.
Il centro storico è la base del nuovo concetto di sviluppo della città: “Il passaggio da una cultura di espansione ad una cultura di riqualificazione”. Noi tutti abbiamo sotto gli occhi la necessità del nostro centro storico: la riqualificazione.
Partiamo da una domanda: perché continuare ad edificare su terreni liberi quando in centro, ed in alcune aree dismesse, abbiamo aree con un patrimonio immobiliare, anche di pregio, in stato di degrado che ha portato questa zona ad uno svuotamento di funzioni e di popolazione?
A tal proposito, al fine di rilanciare il centro storico della nostra città si è proceduto con importanti decisioni ed incentivi nel seguente modo:
• Ampliamento della area denominata centro storico (rif. Tavola C3a);
• Obbligo, in caso di intervento edilizio su edificio del centro storico, di trasformazione in destinazione commerciale dei volumi residenziali, se esistenti, al pian terreno per la parte dell’immobile prospicienti aree pubbliche o assi viari (rif. Tavola C8 – norme piano delle regole – art. 15 e seguenti);
• Possibilità, nei complessi a corte, di trasformazione dei volumi del piano terreno in volumi commerciali e incentivo per la rifunzionalizzazione delle corti a favore di un loro uso pubblico (rif. Tavola C8 – norme piano delle regole – art. 17);
• Previsione, con atto della Giunta comunale, di agevolazioni (riduzione degli oneri dovuti) per gli interventi sugli edifici inseriti nel perimetro della tavola C3a e sulle previste trasformazioni funzionali (rif. Tavola C8 – norme piano delle regole – art. 19 comma 1);
•Previsione della monetizzazione in luogo della cessione di aree standard (quando sia comprovata la impossibilità di reperimento di dette aree) (rif. Tavola C8 – norme piano delle regole – art. 19 comma 2);
• Ricavi da eventuali monetizzazioni per interventi nel perimetro del centro storico vincolati ad opere di riqualificazione di detta aree ed al reperimento di nuove aree parcheggio in prossimità di suddetta area (rif. Tavola C8 – norme piano delle regole – art. 19 comma 2);
• Conferma di due Programmi Integrati d’Intervento (PII) considerati strategici per il rilancio del centro storico (comparto di villa Besana/piazza della Stazione e comparto Corte Lunga/via Matteotti).
Qualsiasi operazione di rilancio di Meda, rispondiamo alla seconda richiesta di chiarimento, non può non tener conto della risoluzione del problema della frattura del paese rappresentata dalla presenza della linea FNM.
Lo scenario di piano prevede il noto progetto di nuova stazione d’interscambio ferro gomma e, di pari passo, come da accordi con il comune di Seveso, l’abbassamento della linea del ferro nei due comuni.
Ma, ne siamo certi, Meda non può ulteriormente ritardare la soluzione di questo problema. Approvato il piano si procederà con le trattative già da tempo attivate.
Nel frattempo, come è noto, l’amministrazione comunale ha ottenuto, nelle trattative con Autostrada Pedemontana Lombarda, la realizzazione di due sottopassaggi veicolari in via Seveso/Cadorna e in via Trieste, progettati e finanziati dalla stessa società. Un’occasione che, in caso di rinuncia, difficilmente potrebbe ripresentarsi.
Obiettivo dell’amministrazione è darsi un limite temporale, compatibile con la cantierizzazione dell’opera autostradale, per portare a conclusione la trattativa per l’abbassamento della linea ed ,in caso di resistenze dagli enti preposti, dare il via libera a Pedemontana per la realizzazione dei due sottopassaggi.