Consiglio Comunale del 25 marzo 2011 – sintesi intervento Lega Nord
marzo 28th, 2011 at 7:51Venerdì 25 marzo 2011 si è tenuto un consiglio comunale auto convocato dalle destre (PDL, indipendenti ex AN e la Destra) per celebrare i 150 anni dell’unità d’Italia.
L’intervento del capogruppo della Lega Nord, Mauro Tonoli, si è articolato tra analisi della situazione economica nel periodo dell’unità (1861), una dettagliata spiegazione economico/sociale del percorso che ha portato ai problemi odierni dell’Italia con particolare riferimento alle differenze Nord – Sud e a come scellerate scelte avvenute già nel momento di scelta del tipo di stato unitario e centralista, avvenuto negli anni del regno, abbiamo aumentato e sottolineato queste differenza.
L’analisi è proseguita con un preciso riferimento ai sostenitori di un organizzazione federalista dell’allora regno d’Italia (Cattaneo), a quelli di uno stato non centralista con forti autonomie locali (Cavour) e a chi, come Mazzini, avrebbe visto come scelta ottimale la Repubblica e non il regno “Sabaudo” naturale prosecuzione, perchè questa fu la scelta, del regno di Sardegna.
A sottolineare l’idea federalista e quel percorso che oggi, dopo 150 anni, vede finalmente i primi importanti passi, il capogruppo ha ben descritto la teoria del “nuovo” federalismo e della sua importanza nel rapporto con l’Europa comunitaria.
Citiamo testualmente la conclusione dell’intervento del capogruppo Mauro Tonoli:
“Noi siamo scettici verso l’Italia di oggi, ma riteniamo sia giusto onorare la ricorrenza dei 150 anni dell’unità e quel 1861 per i grandi valori e i personaggi (dagli statisti all’ultimo dei soldati e dei cittadini) che hanno portato a quel 17 marzo. Percorso iniziato su basi di buon auspicio e tradito nei 150 anni che sono seguiti e che hanno creato, con politiche sciagurate, quello che fra i molti è il problema maggiore: la grande differenza fra il nord ed il sud della penisola. Le idee di Cattaneo, federalista, quelle di Mazzini e di Cavour, autonomista, sono rimaste tali, mai applicate per volontà altrui e per sfortunate vicende personali (la prematura scomparsa del Cavour). Ma non solo: tra i membri dell’assemblea costituente che ha scritto la costituzione repubblicana al termine della seconda guerra mondiale vi erano personaggi che sostenevano una spiccata organizzazione autonomista del “nuovo” stato. Costituzione che ha poi visto la previsione di un’organizzazione regionalista che non ha, a tutt’oggi, mai visto la totale applicazione.
Cattaneo, Cavour e gli altri personaggi avevano compreso fin dal principio le difficoltà che la creazione di uno stato unitario e centralista avrebbero creato allo sviluppo dello stato; i 150 anni sono un periodo sufficiente per una chiara valutazione in questo senso e vedono oggi nella Lega Nord la naturale prosecutrice del loro pensiero che vede oggi, finalmente, il nascere di una consapevolezza generale sulla necessità di chiudere definitivamente la negativa pagina del centralismo, il tutto dopo più di venti anni di grandi battaglie per riportare nel discorso politico il concetto di federalismo, battaglie della Lega etichettate, in maniera strumentale, negativamente.
Pochi giorni fa parlava così il Presidente della Repubblica, Giorgio Napolitano:“nella costituzione l’identità storica e culturale della nazione convive con il riconoscimento e lo sviluppo in senso federalistico delle autonomie che la fanno più ricca e più viva”” .