2 marzo 2011 – approvata la risoluzione della maggioranza sul federalismo fiscale relativo al fisco municipale – Ecco cosa cambia – analisi neutrale delle novità
marzo 3rd, 2011 at 13:16Come affermato da Umberto Bossi, è stato posto “un altro mattoncino” verso il federalismo. Punto fondamentale è la riduzione del numero di imposte esistente con l’eliminazione di alcune e l’accorpamento di altre. Da una parte l’arrivo della cedolare secca sugli immobili, dall’altra lo sblocco dell’addizionale comunale. E poi la tassa sul soggiorno che, per i comuni che l’applicheranno, potrebbe rappresentare un contributo fino a 5 euro al giorno da parte dei turisti per la gestione della citta’ che stanno visitando. Il saldo complessivo – ha certificato la Ragioneria dello Stato – fatti tutti i conti, sara’ uguale a zero. Ma, come sempre accade in campo fiscale, sui singoli contribuenti saranno possibili risparmi ed anche aggravi. Ecco un possibile scenario.
CEDOLARE SECCA – Nessuno ci rimette, molti potrebbero risparmiare. E’ questo l’impatto dell’arrivo di una tassazione che, l’ultima versione del decreto, prevede al 21% sulla pigione pagata per tutti i contratti e del 19% su quelli ”agevolati”. Ora, invece, i guadagni vanno tassati con la progressivita’ dell’Irpef e con l’imposta annuale di registro del 2%. Secondo i calcoli di Confedilizia il guadagno c’e’ sopra i 15.000 euro di reddito per tutti i contratti e sopra i 28.000 euro per quelli agevolati. Nessuno comunque ci potra’ perdere, perche’ rimane la possibilita’ di applicare la vecchia normativa. Gli inquilini, poi, se il proprietario sceglie la cedolare, non avranno rincari d’affitto, nemmeno gli adeguamenti annuali all’Istat.
SBLOCCO ADDIZIONALE IRPEF – E’ questa la voce che potrebbe comportare un aggravio per i cittadini. La scelta – e la responsabilita’ – sara’ dei singoli Comuni e comunque dovra’ rispettare dei paletti di crescita annuale. Il testo prevede ora la possibilita’ anche di un rincaro retroattivo sul 2010. Certo, dopo le strette ai bilanci delle ultime due legislature, non e’ difficile immaginare che lo sblocco di questa leva fiscale sara’ utilizzato realmente dagli enti locali. Ma la discrezione sull’applicazione o meno è in capo ad ogni singolo comune. Qui peserà la differenza fra comuni virtuosi e comuni non virtuosi.
COMPRAVENDITE – Sconto fiscale dell’1% in arrivo sui trasferimenti immobiliari dal 2014. E’ prevista una profonda riforma che semplifica le attuali imposte di registro, catastali e ipotecarie. Arriva una sola imposta del 9% sui beni in genere, del 2% sulle prime case. Il tributo minimo da pagare e’ di 1.000 euro. Oltre allo sconto, rispetto al cumulo delle tasse attuali, e’ certo una semplificazione.
IMU SOSTITUISCE ICI – L’Imu arriva nel 2014, si applichera’ sulle seconde case e assorbira’ sia l’Ici sia l’Irpef che si paga sulle seconde case. Previsto il dimezzamento per le case in affitto (ciò al fine di favorire il mercato delle locazioni con la riduzione delle case sfitte e, si spera, ampliando questo mercato, una riduzione dei canoni applicati). Non è una tassazione patrimoniale per il semplice fatto che non si applica sul reddito ma sui beni posseduti, come l’Ici. I calcoli del governo hanno stimato un impatto neutro: l’Imu avra’ un’aliquota del 7,6% che sara’ di ”equilibrio” per sostituire il gettito attuale dell’Ici e dell’Irpef seconda casa.
TASSA TURISMO E DI SCOPO – Le prevede l’ultimo testo ma non sono novita’ assolute. La tassa di soggiorno – introdotta dalla riforma costituzionale del titolo V – la pagheranno i turisti per il pernottamento nelle citta’ turistiche e d’arte: sara’ al massimo di 5 euro e viene contestata dagli albergatori. C’e’ poi l’imposta di scopo per realizzare infrastrutture e servizi: la pagheranno solo i cittadini che ne beneficeranno; era gia’ stata introdotta con la finanziaria nel 2007 ma mai attuata.
Il secondo ed ancor più importante passo verso il sistema di federalismo fiscale sarà il decreto sul il fisco regionale (quello che, secondo le previsioni, dovrebbe superare il sistema della spesa storica, con quello, più equilibrato e giusto, dei costi standard) che, a seguito della proroga richiesta e concessa di sei mesi, andrà in discussione, speriamo con una maggiore condivisione, in tarda estate.