BOSSI: ROVESCIAMO IL TAVOLO
novembre 4th, 2010 at 8:00IL CONSIGLIO di Bossi a Berlusconi: «Se quelli di Futuro e libertà ti danno l’appoggio esterno, è il momento di far saltare il banco». Basta indugi, basta pensare di resistere arroccato come certi leader democristiani d’antan: meglio staccare la spina che vivacchiare attaccati a un respiratore artificiale. «Tanto sarebbe il presidente della Camera, in quel caso, a rimetterci la faccia». E così, si otterrebbe il massimo risultato con il minimo sforzo, è il ragionamento leghista: il cerino acceso resterebbe a Fini, che si assumerebbe la responsabilità di portare l’Italia alle urne. Proprio per questo, a Palazzo Grazioli — scenario anomalo per il settimanale faccia a faccia fra il Senatùr e il premier — si rinsalda l’asse fra i due alleati sulla promessa che comunque vada a finire «non ci deve essere nessun governo tecnico».
LA PARTITA è iniziata e si rinvia la palla nel campo avversario: ecco dunque i capigruppo leghisti Bricolo e Reguzzoni (presenti all’incontro) assicurare in una nota ufficiale «si è deciso di andare avanti con l’azione di governo per realizzare i 5 punti delle riforme presentati in Parlamento». A cominciare dal federalismo… Parole che fanno il paio con quelle pronunciate dal Cavaliere a metà mattinata a Milano: «Il governo ha la maggioranza e andremo avanti fino alla fine della legislatura. La cosa più negativa e grave sarebbe affrontare una campagna elettorale in cui tutti si batterebbero con la massima ferocia e i cittadini avrebbero ragione a non recarsi a votare». A meno che, ovviamente, qualche bastian contrario (leggi Fini) decida di mettere i bastoni fra le ruote domenica. Con somma gioia del Senatùr che non vede l’ora di andare a votare: i sondaggi prevedono un bel bottino di voti al Nord.
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