ANDRO’ IN PENSIONE SOLO DOPO PADANIA LIBERA
settembre 13th, 2010 at 7:00Sono stati 50mila, secondo gli organizzatori, i militanti leghisti che si sono dati appuntamento oggi in riva Sette Martiri a Venezia per la festa dei popoli padani, appuntamento fisso con il capoluogo veneto della Lega nord, il partito guidato da Umberto Bossi. Tra bandiere col sole celtico della padania, bandiere raffiguranti Alberto da Giussano, gonfaloni con Leone di San Marco, sulla riva prospicente al bacino di San Marco sono comparsi anche dei Tricolore. Sotto il palco della festa dei popoli padani, si sono assiepati i militanti leghisti in attesa dell’intervento del leader del Carroccio che, comparso in scaletta per ultimo, ha raccolto un’ovazione. Ai gridi di ‘Padania libera’, ‘Roma ladrona, la Lega non perdona’ e cori di ‘Umberto, Umberto’, il Senatùr ha salutato il suo popolo con un “vi abbraccio tutti, abbraccio Venezia, i veneti e i lombardi sono un grande popolo. Padania libera!”. Numerosi i gadget tra cappellini, fazzoletti, magliette e letteratura di revisionismo storico che hanno fatto bella mostra in tante bancarelle allestite lungo il percorso che portava da piazza San Marco alla riva dei Sette Martiri dove si è svolto il consueto rito dell’ampolla contenente l’acqua del Po versata in Laguna. A fare numero tra il popolo verde ci hanno pensato i ‘giovani padani’ arrivati in massa per ascoltare le parole del loro leader. Sul palco si sono alternati anche il governatore del Piemonte Roberto Cota, il governato del Veneto Luca Zaia, la vicepresidente del Senato e leader del sindacato padano Rosi Mauro, il ministro della Semplificazione Roberto Calderoli, il ministro dell’Interno Roberto Maroni. Il popolo verde è arrivato a Venezia con 243 pullman e alcune motonavi, giunte dalla marca trevigiana, da Jesolo e da Chioggia.
Bossi, spiazziando ogni pronostico, ha parlato soprattutto degli allevatori, delle quote latte, dell’agricoltura e ha mostrato, a sorpresa, anche un lato piu’ privato, a tratti malinconico. “Il tempo passa anche per me – ha detto ad un certo punto Bossi – l’altro giorno ero in montagna e mi mancava l’aria, per fortuna mi ha aiutato mio figlio e mia moglie Manuela. Ma noi andremo avanti lo stesso fino alla fine per portare avanti il nostro sogno di liberta’ della Padania”.
Poco dopo, sempre in chiave intimista, Bossi ha detto: “Andro’ in pensione solo dopo che la Padania sara’ realizzata e libera”. Parole quasi affettuose sono andate anche all’indirizzo della signora Lucia Massarotto, la veneziana che ogni anno espone il Tricolore per protesta contro la Lega: “La signora Lucia – ha detto Bossi – non e’ piu’ cosi’ dura con noi come in passato. Chi la dura la vince…”.