MOZIONE PER UNA GESTIONE DELL’ACCOGLIENZA SENZA DANNI AI PRIVATI
settembre 28th, 2016 at 8:32In data 26.09.2016 abbiamo depositato la mozione in oggetto…i tempi di discussione saranno lunghi…c’è una variante di PGT in mezzo!!!
Premesso che
in data 12 aprile 2016, il dipartimento per le libertà civili e l’immigrazione ha emanato una circolare diretta, tra gli altri, a tutte le prefetture della Repubblica, ai commissari di Governo per le province autonome di Trento e Bolzano, nonché al presidente della regione autonoma della Val d’Aosta, protocollata con il numero 3148;
nella predetta circolare 3148 del 2016 si osserva come il fenomeno immigratorio sipreannunci quest’anno «particolarmente intenso anche rispetto agli anni passati, come peraltro già tratteggiato» in una precedente circolare, la n. 2365 del 18 marzo 2016;
stando al testo della suddetta circolare 3148 del 2016, l’incremento degli afflussi registrato nei primi quattro mesi del 2016 sarebbe infatti pari all’80 per cento rispetto allo stesso periodo del 2015, anno nel quale sono sbarcati nei porti del nostro Paese circa 154 mila immigrati irregolari;
secondo il dipartimento per le libertà civili e l’immigrazione del Ministero dell’interno sarebbe quindi necessario predisporre una «diffusa organizzazione che riesca a far fronte all’accoglienza»;
i dati summenzionati, suffragati dai quotidiani sbarchi di numerosi immigrati irregolari, stanno generando forte preoccupazione.
Considerato che
nella predetta circolare 3148 del 2016 si richiama a questo proposito espressamente la circolare 5189 del 25 marzo 2016, laddove questa aveva rappresentato l’urgenza di verificare la situazione di coloro che non hanno più diritto ad essere presenti nelle strutture di accoglienza ed altresì la necessità di irrobustire l’infrastruttura complessiva dedicata alla gestione dei migranti irregolari, peraltro con un raccordo «più stretto» ed «instancabile» con i sindaci, attualmente in effetti assai carente se non addirittura inesistente;
la circolare 3148 del 2016 raccomanda all’attenzione delle Prefetture e delle autorità locali gli immobili segnalati dal dipartimento per le libertà civili e l’immigrazione e resi disponibili dal Ministero della difesa;
secondo la circolare 3148 del 2016, nell’immediato occorreva soddisfare un’esigenza aggiuntiva di accoglienza per 8.893 posti, cifra evidentemente assai inferiore al fabbisogno ipotizzato per il 2016 nel suo complesso, giacché un incremento degli arrivi dell’80 per cento proiettato sui dodici mesi significherebbe immaginare che giungano nel nostro Paese quest’anno non meno di 300 mila persone;
sussiste, quindi, il timore fondato che in costanza d’emergenza il Governo possa far ricorso alla requisizione degli immobili privati sfitti o alla realizzazione di vere e proprie tendopoli;
tutto questo determina una situazione assai rischiosa per il nostro Paese, che in assenza di respingimenti verso i Paesi di origine dei migranti non riconosciuti meritevoli di tutela internazionale, potrebbe veramente accumulare un numero straordinario di disperati.
la Lombardia è comunque la Regione con la maggiore presenza[1]di migranti nei centri di accoglienza, che al 31/07/2016 erano pari 19.363 (ossia il 13%);
Infine, Il sindaco è il responsabile della condizione di salute della popolazione del suo territorio. Il consiglio comunale condivide questa responsabilità. I compiti del sindaco sono quindi ampi, soprattutto il sindaco deve conoscere lo stato di salute della popolazione, ai sensi dell’art. 32 della legge n. 833/1978 e dell’art. 117 del D. Lgs. n. 112/1998, può emanare ordinanze contingibili ed urgenti, con efficacia estesa al territorio comunale, in caso di emergenze sanitarie e di igiene pubblica
IL CONSIGLIO COMUNALE DI MEDA IMPEGNA IL SINDACO E LA GIUNTA COMUNALE
a non impiantare tendopoli per aspiranti rifugiati sul suolo del nostro Comune;
ad assumere iniziative perché non si ricorra per alcun motivo alla requisizione degli immobili privati sfitti o non abitati;
a vietare la dimora ad immigrati che rifiutino l’identificazione e che siano sprovvisto di certificato sanitario che attesti l’assenza di malattie infettive e trasmissibili;
ad inviare la presente deliberazione al Sindaco, al Prefetto, al Consiglio Regionale, al Consiglio dei Ministri, al Parlamento Italiano.
[1]Fonte: “Distribuzione percentuale migranti divisa per regione” pubblicato dal Dipartimento per le Libertà civili e l’Immigrazione. Si intendono le presenze dei migranti nei centri di accoglienza (Cpsa, Cda, Cara), nei centri di identificazione ed espulsione (Cie), nelle strutture temporanee, nell’ambito del Sistema di protezione richiedenti asilo e rifugiati (Sprar) e sull’andamento degli sbarchi.