LEGA SALVINI PREMIER – LEGA LOMBARDA SEZ. MEDA

L’angolo dell’approfondimento: FESTA DI LIBERAZIONE

aprile 28th, 2014 at 17:13

a cura di Marco Zanella…discorsi provocatori al fine di portare a discutere, sotto aspetti diversi, circa tematiche locali e di politica nazionale e mondiale…. 

Come ogni anno il giorno di San Marco, santo di grande valore umano e spirituale, coincide con la ricorrenza della fine della guerra e dell’occupazione nazista e fascista; un periodo molto duro che ancora è ben presente nei ricordi di qualche testimone.

Vi sono quelli che partecipano, annualmente, ad ogni celebrazione, quelli che vi rinunciano per pigrizia o perché in disaccordo con questo o quello per varie motivazioni, altri, infine, preferiscono semplicemente godere della giornata di festa per farsi una scampagnata; tutte, naturalmente, lecite forme di libertà ed espressione di un’opinione.

Puntualmente, come sempre ogni 25 Aprile, si riaccendono polemiche e discussioni tra le varie componenti politiche e fra gli individui appartenenti ai vari ambiti della società.

Il risultato del sacrificio di molti uomini e donne ed i valori della lotta di liberazione, di cui noi oggi siamo i beneficiari, non appartengono esclusivamente ad un gruppo ristretto di persone alcuni dei quali avrebbero, addirittura, la pretesa di fare del giorno di San Marco una festa privata, magari ad inviti ed arrogandosi in diritto di decidere chi siano le persone a loro gradite, quindi autorizzate a partecipare, e quelle che non lo sono e, in aggiunta, contestando chiunque non la pensi come loro oppure gli appartenenti a partiti, tutti costituzionalmente e democraticamente riconosciuti, ma non di loro gradimento rendendo così vani gli sforzi compiuti (per noi, adagiati in un sempre più effimero benessere, inimmaginabili) da molti uomini, soprattutto giovani deceduti per la nobile causa.

Godiamoci questo, seppur tribolato, periodo di pace, nel quale, però, si assiste al riaffiorare d’istinti belligeranti e xenofobi che appartengono ad un passato che ha già lasciato il segno; nuovi gruppi di persone, per lo più giovani, che inneggiano a personaggi della storia che di buono nulla hanno creato se non miseria, lutti e distruzioni portando al massimo degrado morale ed umano.

Stiamo molto attenti a non commettere gli errori già compiuti in passato da parte di una generazione che ci ha preceduto; controlliamo ed analizziamo attentamente questi nuovi aspetti della società, propensi più ai valori dell’economia che non a quelli umani, disposti ad accettare migliaia di morti pur di aumentare le proprie vendite e profitti. Tacitiamo chi inneggia alla morte, i predicatori di sventura, e quando per la mente ci passa qualche pensiero bellicoso alziamo lo sguardo e guardiamo il cielo, oppure abbassiamolo ed osserviamo un bel fiore o, meglio ancora, incrociamo lo sguardo di un bambino ed ascoltiamo il fondo della nostra coscienza; solo così ci accorgeremo che ogni essere umano, di qualsiasi razza o colore o idea ha le nostre stesse emozioni, si innamora come noi, gioisce per un lieto evento, prova la nostra stessa paura e lo stesso dolore per la perdita di una persona cara.

Utilizziamo tutte le nostre energie per preservare la pace e facciamo in modo che la sua bandiera sventoli su tutto il pianeta a testimonianza di un valore universale che nasca dal cuore di ognuno di noi e non, come spesso accade, mantenuta da grandi interessi, a favore di pochi, molto pochi, oppure imposta con il terrore o sotto forma di “falsa democrazia d’esportazione”.

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