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IDA MAGLI: “ABROGARE LA CLANDESTINITA’ E’ UNA BOMBA CONTRO LO STATO E CONTRO IL POPOLO ITALIANO”

gennaio 22nd, 2014 at 17:32

“Non esiste Stato se non esiste il suo territorio e il suo popolo. Con la cancellazione della clandestinità si afferma che non esiste un territorio appartenente allo Stato italiano e che chiunque vi si può introdurre e mescolare. Da oggi ci si potrà accomodare in ogni paese d’Italia e in ogni nave e in ogni aereo italiano”…

Stamani i grillini sono usciti di casa senza chiudere la porta. Anzi, appena giunti in strada hanno gettato le chiavi nel primo cassonetto. Chiunque entri in «casa loro» definizione ormai priva di senso – non commette nessun reato, è libero di entrarvi e di dichiararsene familiare.

Altrettanto hanno fatto, uscendo di casa stamani, Renzi e tutti i suoi sostenitori, gli appartenenti al Pd che guardano con entusiasmo al governo Letta e ai suoi ministri. Finalmente è stata imboccata la strada giusta: far sparire lo Stato italiano e il popolo italiano.

Enrico Letta è stato il primo naturalmente a lasciare aperta stamani la porta di casa ma, invece di buttarne le chiavi nel cassonetto,  le ha consegnate alla signora Kyenge affinché sia lei personalmente a gettarle via nel momento stesso in cui, con il voto della Camera dopo quello del Senato di ieri, verrà definitivamente abrogato il reato di clandestinità.

Si chiama decreto «svuota carceri» quello apprestato dal governo Letta, ma contiene, sotto questo nome truffaldino, la bomba contro lo Stato italiano e contro il popolo italiano dell’abolizione del reato di clandestinità, una specie di terrificante svuota carceri preventivo e assoluto.

L’Italia, il suo territorio, è la casa degli italiani. Questo territorio è stabilito da confini che permettono di identificare lo Stato italiano. Non esiste «Stato» se non esiste il suo territorio e il suo popolo. Come ha dichiarato in questi giorni lo Stato di Israele: «Questa è la terra degli Ebrei, la cittadinanza non verrà data a nessuno straniero», così è per ogni Stato e per ogni Popolo.

Con la cancellazione della clandestinità, invece, si afferma che non esiste un territorio appartenente allo Stato italiano, un territorio che lo Stato rivendica come suo, e che non esiste un popolo italiano in quanto chiunque vi si può introdurre e mescolare. Si tratta di una norma talmente distruttiva di qualsiasi realtà e di qualsiasi logica di «Stato» che non è mai esistita e non esiste in nessun Paese, così come non esiste neanche in quei sostituti concreti e simbolici di uno Stato che sono le navi e gli aerei dove la clandestinità è perseguita come il reato più grave. Da oggi, dunque, ci si potrà accomodare senza preavvertirne nessuno in ogni paese d’Italia e, per analogia, in ogni nave e in ogni aereo italiano.

I governanti che hanno elaborato un simile decreto sono i despoti più assoluti che siano mai esistiti. Nessun Monarca, nessun Imperatore, nessun Tiranno ha mai preso decisioni così distruttive verso il proprio regno, verso il proprio popolo. Altro che democrazia!

Gli attuali governanti, pur illegittimi in base alla Costituzione, pur considerati dall’opinione pubblica di tutto il mondo dei governanti-barzelletta, dei non-governanti, dai quali ci si aspetta ogni giorno che diano le dimissioni per permettere la formazione di un governo legittimo tramite nuove elezioni, si comportano come se fossero, non gli amministratori, ma i proprietari dello Stato. Proprietari folli, che gettano via ogni ricchezza in un accesso così parossistico di delirio cui non avevano assistito neanche i sudditi di Caligola governati dal suo cavallo.

E i grillini? Quei grillini di cui ci eravamo entusiasmati perché avevano affermato di voler far crollare il «Palazzo»? Cos’è il Palazzo se non il macroparassitismo del Potere assoluto, quello che si serve dei sudditi, di ciò che appartiene ai sudditi, per mangiarseli, per distruggerli?

Eccoli lì, dunque, ben sbracati nelle ricche poltrone del Potere, intenti ad usarlo a piene mani per regalare l’Italia, il territorio, il nome, la storia, la civiltà dell’Italia, ai loro Favoriti. Sono talmente incapaci di riflettere e talmente sprezzanti del ridicolo che, pur dichiarati illegittimi dalla Corte costituzionale, si affannano a costruire quello che chiamano pomposamente un impeachment nei confronti del presidente della Repubblica, il quale però è anch’esso illegittimo. Cosa più grottesca di questo modo di governare?

Chi è Ida MAGLI?

Ida Magli (Roma1925) è un’antropologa italiana.

Diplomata in pianoforte nel Conservatorio di Santa Cecilialaureata in Filosofia con una specializzazione in Psicologia medica sperimentale all’Università “La Sapienza” di Romacon una tesi sperimentale sul linguaggio radiofonico, docente per alcuni anni di Psicologia sociale all’Università di Siena e infine di Antropologia culturale alla Sapienza da cui ha dato le dimissioni nel 1988. Ida Magli è stata la prima ad adoperare il metodo antropologico per analizzare la società europea e in particolare quella italiana, dall’antichità almedioevo fino a quella attuale, con gli stessi strumenti adoperati dall’antropologia per le società “primitive”. Si è servita della sua conoscenza della musica per comprendere in pieno e adoperare il concetto di “modello” culturale, messo a punto da Franz Boas e Alfred Kroeber, come “forma” chiusa e significante in se stessa. La “cultura” come una specie di Fuga bachiana. È riuscita, così, a mettere in luce l’importanza di moltissimi fenomeni di solito ignorati dagli storici, soprattutto quelli riguardanti il “Sacro”, i tabù, l’impurità, l’evitazione delle donne, la “potenza della parola” legata al primato dell’organo sessuale maschile, le differenze nella concezione del tempo fra la religione ebraica, centrata sull’attesa della salvezza e quella cristiana centrata sul divenire… Tutti i suoi scritti, quindi, libri, saggi, articoli, rispecchiano il risultato di questo metodo e pertanto danno ampio spazio a fenomeni e a fatti di solito passati sotto silenzio: la storia delle donne non come mondo a parte ma come intrinseca al potere maschile, la predicazione popolare e la devozione mariana come importantissimo documento storico, il rapporto fra il Sacro e il Potere negli avvenimenti politici. Comunque Ida Magli è nota in particolare, come forte polemista nei confronti dell’Unione Europea. Fin dal 1994 ha denunciato, a suo avviso, l’impossibilità dell’unificazione europea e ha cercato, inutilmente, di convincere i politici a desistere da un progetto fallimentare e che, sempre secondo lei, segnerà la fine della civiltà europea.

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