ANCORA UNA VOLTA…IL GIUDIZIO ROMANO E’ CONTRARIO PER TAVEGGIA E LA LEGA NORD MEDA…
luglio 3rd, 2013 at 21:49Si fosse trattato di un film, il genere sarebbe stato il thriller: un thriller che, negativamente per la nostra città, per colpa di una giustizia, quella italiana, che si dimostra di uno stato da terzo mondo, si è protratto per più di un anno.
Le voci, senza in quel momento una base certa, si sono susseguite fin dalla mattinata di giovedì 06.06.2013…ma erano solo voci che parevano ribaltare una situazione che sembrava cristallizzata da una sentenza di primo grado che era stata fin troppo schiacciante per Taveggia da considerare, come remota, la possibilità di un nuovo cambio di guida per la città di Meda (il terzo in 1 anno…un record!)
Invece no! come qualche anno fa sulla sentenza relativa ai viaggi all’estero (vittoria schiacciante al TAR Lombardia), il Consiglio di Stato romano è fatale in una causa che riguarda il sindaco Giorgio Taveggia e che coinvolge la Lega Nord sezione di Meda.
Con un risultato che per i più è a sorpresa, ripetiamo, il Consiglio di Stato ha accolto il ricorso del candidato Sindaco Gianni Caimi e del PD, riformando in parte e, di fatto, ribaltando la sentenza del Tar Lombardia di dicembre 2012, riportando così, dopo circa sette mesi il centro sinistra al governo della città di Meda.
A brevissimo pubblicheremo il testo integrale della sentenza.
Siamo pervasi da un sentimento di grande tristezza per una sentenza che, secondo noi, ha, come già troppe volte avvenuto quando alcune nostre cause sono finite nelle aule dei tribunali romani, una connotazione più politica che giuridica. Questa è la sensazione che si ha leggendo la sentenza: se quella di primo grado era parsa “politica” al PD per le modalità di approccio del giudice del TAR di Milano nella valutazione delle schede, nessuno può negare che è molto opinabile, contro il ricorso di Taveggia, la modalità di approccio dei componenti la sezione quinta del Consiglio di Stato di Roma. Dopo la tornata elettorale di maggio 2012 la reale sconfitta è la giustizia italiana e la legislazione in materia elettorale basata su regole procedurali assurde e sull’incertezza della legge.
Ma come abbiamo saputo accettare nel 2002 la sconfitta al ballottaggio per solo 47 voti, quella a maggio 2012 per 1 solo voto, ora sapremo ripartire più forti di prima anche dopo questa “strana” sentenza…
Un grazie va a chi in questi mesi si è impegnato per portare avanti la città, nonostante la spada di Damocle rappresentata dall’attesa della sentenza, dando, comunque, il massimo e raggiungendo o concludendo il percorso per importanti interventi per Meda (mi riferisco, in particolare, alla riqualificazione totale della stazione di Meda che rilancerà il nostro centro e sarà una vetrina per le migliaia di pendolari che ogni giorno frequentano la nostra città)…ed anche al grande lavoro di un gruppo consigliare che per la prima volta dopo decenni è riuscito a riportare la centralità delle decisioni politiche, necessarie per la comunità, nel Consiglio Comunale…una sfida vinta che speriamo venga portata avanti da chi ritorna alle redini del paese.
Un gruppo consigliare, giovane e con l’innesto di persone che per la prima volta si sono impegnate in un ruolo amministrativo per la propria comunità, che ha lasciato importanti impronte propositive in particolare nel dettare i tempi per avviare una variante di revisione del Piano di Governo del Territorio enunciandone le irrinunciabili linee guida necessarie per far ripartire l’economia medese e riqualificare il nostro centro città; delle posizioni, sostanzialmente e con i distinguo del caso, condivise da tutte le forze politiche e civiche presenti in assemblea che, speriamo, possano rimanere la base da cui far partire questa procedura.
Ma veniamo a noi: da subito dobbiamo ripartire (come nel 2002 e nel 2012), senza abbassare la guardia nei confronti dei nuovi amministratori medesi, ma pronti ad essere determinati, in maniera propositiva o con una forte opposizione, in quelle decisioni che interesseranno profondamente Meda.
Obiettivi principali, come è impresso nella nostra storia di movimento a Meda, sono: la tutela dei cittadini medesi e del tessuto industriale, artigiano e commerciale che, per il bene della città, in questo periodo di crisi, necessitano di quel sostegno mettendo in campo specifiche politiche che da sempre la Lega Nord Meda ha loro riconosciuto; sostegno che, principalmente, deve passare attraverso una politica di imposizione fiscale basata su una tassazione equa e non eccessiva che non diventi un “cappio” per la nostra economia. Questa sarà la nostra battaglia più importante (assieme a quella per la variate del PGT che a quest’altra è collegata) perchè a Meda non vogliamo assolutamente che si ripetano esperienze negativa come quelle della Milano di Pisapia tutta tasse e restrizioni assurde…pronti anche, speriamo in collaborazione con chi è ora tornato al governo medese, a proteste forti contro i governi sordi alle richieste dei territorio che con le loro politiche economiche stanno distruggendo (patto di stabilità in primis).
W LA LEGA NORD MEDA...forza ragazzi, quattro anni (se saranno tali) non sono lunghi…e con lo sconquasso attuale degli scenari politici nazionali e locali vi sarà da rimboccarsi da subito le maniche consci, però, che il progetto di base è già esistente, forte e vincente perchè proposto da persone che vivono, conoscono ed amano profondamente la propria città…