PEDEMONTANA – SPUNTI A SEGUITO INCONTRO c/o QUARTIERE POLO del 11.09.2012
settembre 14th, 2012 at 11:56La riunione settimanale di sezione di mercoledì 12 settembre 2012 è stata dedicata al resoconto ed al dibattito circa la riunione su Pedemontana ed altri argomenti tenutasi presso la sede dell’Associazione Cittadini Quartiere Polo martedì 11 settembre alle ore 18; a tale riunione hanno partecipato Luciano Candian e Marco Zanella, rappresentanti della Lega Nord ed anche rappresenti del gruppo ciclistico GS Medese per trattare uno degli argomenti all’ordine del giorno relativo al ciclodromo. Rinviamo la trattazione di questo argomento ad un successivo post..
Come ci si poteva attendere, il discorso principale dell’incontro è stato Pedemontana.
Da subito una domanda ed un’osservazione: cosa centra il Centro Promozione Brianza di Cabiate con questa vicenda che, per lo svolgimento della serata, è di totale competenza medese? Non ci sarà sotto qualche interesse particolare affinché l’opera venga modificata in alcuni suoi aspetti? Sicuramente non è così, ma non ci spieghiamo tanto impegno da tale organizzazione.
L’osservazione è invece relativa ad una domanda posta ai nostri rappresentanti che ci ha sorpreso: un candidato sindaco alle ultime elezioni rappresentante una lista civica ci ha chiesto se a noi interessa l’argomento Pedemontana; al rappresentante rispondiamo che, mentre Lui ha scoperto cosa fosse Pedemontana nel mese di marzo del 2012 ed ancora oggi ha da apprendere molte cose per la mancanza di memoria storica sull’argomento, la Lega Nord Meda da anni si è impegnata nel ridurre al minimo l’impatto di questa infrastruttura su Meda raggiungendo risultati da tutti riconosciuti come più che soddisfacenti.
Ci sembra che qualcuno faccia il “furbetto” sulla pelle dei medesi per farsi bello ai loro occhi…
Pedemontana deve essere un argomento che veda il paese unito per cercare una soluzione ma per alcuni è il modo per creare scompiglio e confusione nelle persone e mezzo per denigrare gli avversari storici e del momento; un metodo che ben conosciamo perché usato sistematicamente negli ultimi dieci anni da persone che apparentemente hanno lasciato la vita politica ma hanno solo cambiato ruolo: da persone in prima fila a registi, burattinai della faccia di turno.
Detto ciò è necessario entrare nel tecnico per meglio specificare alcune posizioni espresse in un documento rilasciato ai presenti.
Il primo punto è sulla possibilità di spostare la pista ciclabile di collegamento tra il quartiere Polo ed il centro sportivo; nulla in contrario a prevederlo in attraversamento al Bosco delle Querce verso la via Vignazzola, ma ci sovviene una domanda: è il caso di prevedere un attraversamento ciclo-pedonale in corrispondenza di uno svincolo autostradale? Sicuramente no, tranne nel caso di costruzione di due ponti che sovrappassino lo svincolo fino a giungere nel parco o di un lunghissimo sottopassaggio; per costi e qualifiche tecniche/sanitarie una soluzione molto difficile.
Il secondo argomento verte sulla convinzione degli organizzatori l’incontro che la rinuncia al progetto di nuovo svincolo di Meda che ha portato alla semplice sistemazione di quello esistente (la motivazione è di evitare l’invasione del parco “Bosco delle Querce” da parte dell’infrastruttura e la riduzione del movimento terra in zona A del disastro diossina) porterà alla conseguenza “Bosco salvato – Polo più inquinato”. Citiamo testualmente il comunicato: “[..] L’utenza di Seveso sarà così obbligata a transitare sullo svincolo di Meda e dalla rotatoria di via Marco Polo – Tre Venezie – Vignazzola. Verranno così a crearsi un’entrata ed un’uscita autostradali totalmente all’interno del quartiere Polo.
Per aiutarci a meglio comprendere il tutto di seguito riportiamo planimetria del progetto relativa al punto in oggetto.
Partiamo da un presupposto: la Milano-Meda è percorsa per il 90% in direzione del capoluogo lombardo. Tale dato è di estrema importante al punto d’aver spinto Autostrada Pedemontana a progettare l’infrastruttura a tre corsie fino a Meda ed a due corsie da Meda in direzione Varese.
Dire che l’utenza di Seveso dovrà transitare per il quartiere Polo è quantomeno forviante perché poco specifico.
Grazie alle decisioni prese, su spinta decisiva di Meda, durante il consiglio di Vigilanza del 27 aprile 2012, di fronte alla ferma volontà di Regione e Provincia di approvare una soluzione che non occupasse territorio del Bosco delle Querce, si è concluso che, pur mantenendo lo svincolo attuale, si introduca una nuova viabilità parallela all’autostrada creando un’uscita diretta su via Vignazzola che convoglierà tutto il traffico proveniente da Milano fuori da Meda centro e, soprattutto, dal quartiere Polo. Tutto quello, invece, in entrata verso Milano proveniente da Seveso e dalla nuova Tangenziale di Meda avrà la stessa rampa d’entrata attuale. Tale flusso di traffico rappresenta, lo ripetiamo, il 90% dell’utenza che percorrerà lo svincolo di Meda.
Solo il restante flusso in direzione Lentate/Cermenate dovrà passare da Meda Centro o dal percorso Marco Polo/rotatoria via Tre Venezie come succede già oggi.
È assolutamente eccessivo dire che si creerà un’entrata ed un’uscita all’interno del quartiere Polo.
Detto ciò, sarebbe buona cosa se gli sforzi di tutti noi si concentrassero sull’ impegnare i progettisti di Pedemontana a trovare una soluzione che riesca ad evitare il passaggio in Meda e nel quartiere Polo di questo residuale flusso di traffico. L’alternativa non può e non deve essere il ritorno al progetto di nuovo svincolo che andrebbe a discapito del Bosco delle Querce.
Per concludere è assolutamente falso dire “Bosco salvato – Polo più inquinato”… perché la modifica dello svincolo con la nuova uscita su Vignazzola e la Tangenziale Est di Meda è dimostrato che tolgono dal quartiere il 90% del traffico rispetto ad oggi; è, invece, patetico, permetteteci tale termine, dire che sul Polo vi sarà incremento di traffico poiché lo si catalizzerà attraverso le tangenzialine di tutto il distretto del legno-arredo…l’aspetto patetico sta nel fatto che a richiedere le cosiddette “tangenzialine” del distretto Legno Arredo per collegarsi a Pedemontana è stato proprio il Centro Promozione Brianza Cabiate che, in tal caso, sarebbe causa di una canalizzazione di maggiore traffico verso il Polo e la via Vignazzola attraverso la sua richiesta di piccoli tratti di strada nelle zone industriali di Cabiate e Mariano creando una via diretta verso l’autostrada.