L’angolo dell’approfondimento – Il giorno del Ricordo
domenica, febbraio 10th, 2013A cura di Marco Zanella.
Siamo chiamati a ricordare un’altra dolorosa pagina di storia del nostro paese ed
oggi abbiamo il dovere di rispondere degli errori commessi in passato dalle generazioni
che ci hanno preceduto.
Una triste e dolorosa pagina della quale abbiamo ancora qualche testimone diretto
che può descriverci la brutalità di quel periodo fatto di guerre, lutti, miseria e devastazione con
milioni di morti sparsi per il mondo; tutto questo necesita un’attenta analisi sotto il profilo delle motivazioni psicologiche, del perché, almeno nei primi anni, il tutto avveniva con un ampio
consenso da parte della popolazione. Questo aspetto ci dovrebbe indurre a riflettere su molte cose.
Sicuramente in giro troveremo ancora qualche nostalgico di quel “bel” (!) periodo, ma, come risaputo,
la malattia più grave ed irrecuperabile è la stupidità.
Si celebra oggi la giornata del ricordo per non dimenticare l’eccidio di migliaia di nostri connazionali, uomini e donne gettati ancora vivi nelle foibe carsiche della ex Jugoslavia.
Un gesto di una atrocità inaudita compiuto dai partigiani di Tito, i cosi detti Titini, sul finire della guerra come ritorsione verso i cittadini di origine italiana; quegli stessi cittadini che, poco dopo, subirono un altro affronto: il tentativo, da parte di una componente politica di allora, di celare la terribile realtà.
Si giunse, addirittura, a proibire ai treni che trasportavano i profughi in fuga da quelle zone
la sosta nelle varie stazioni del centro Italia, dove un considerevole gruppo di persone, le quali
avevano la presunzione di sentirsi investiti da una superiorità morale e culturale ,cercarono
con tutti i mezzi di fare affievolire il ricordo e con il tempo spingerla all’oblio totale.
Come attenuante di tutto questo, si devono valutare i fatti tentando di immaginare le condizione psicologiche e fisiche di allora, dopo una dittatura da parte di un signore che arringava le folle da un balcone ed una terribile guerra pagata a caro prezzo dalla popolazione.
Non si illudano i principali sostenitori e fautori di questa ricorrenza, che, così facendo, pari e patta!
siamo tutti a posto, tutti e due gli schieramenti colpevoli alla stessa maniera, tutti sulla stessa barca.
NO signori…pur nella stessa drammaticità degli eventi, una parte di generazione che vi ha preceduto, che alcuni di voi esalta e rimpiange, ha delle colpe immani e peggiori…
Si…. perche i loro crimini prendevano forma da un disegno ben preciso (più che disegno oserei direi turbe mentali) l’eliminazione fisica di una parte di umanità, di persone menomate fisicamente, omosessuali, zingari ed oppositori politici, il tutto in nome di una presunta superiorità razziale e la perfezione del genere umano; ci sarebbe da ridere se non fosse cosi drammatica la vicenda.
Che sia di monito per noi e per le prossime generazioni quanto è accaduto, ormai settanta anni fa, e quanto accade tuttora in alcune parti del mondo e di quanti ancora usano le guerre non come dimostrazione di degrado e bestialità umana, ma come investimento economico.