LEGA SALVINI PREMIER – LEGA LOMBARDA SEZ. MEDA

Archive for the ‘News’ Category

UN AMBROGINO D’ORO PER NERVIANO

martedì, gennaio 25th, 2011

Una sorta di “Ambrogino d’oro” per i cittadini meritevoli. È questa la proposta avanzata dalla Lega Nord di Nerviano per dire grazie a quanti si danno da fare ogni giorno e senza clamore per il bene della comunità, in ambito culturale, sociale e sportivo offrendo così un importante contributo alla comunità locale. «Vogliamo ufficialmente lanciare questa idea – dice il consigliere comunale Massimo Cozzi – perché riteniamo che anche Nerviano debba premiare, a partire dal 2011, le persone o le associazioni che brillano per generosità e impegno sul territorio cittadino».

Una sorta, in piccolo, di quello che a Milano rappresenta l’Ambrogino d’oro e che da noi dovrebbe nascere dal Consiglio comunale incaricato di definire l’intero progetto, i canali per la raccolta delle segnalazioni e la scelta dei premiati. Insomma, la nostra è solo una proposta in fase embrionale sulla quale partire e poi svilupparla in tutti i suoi dettagli e le sue sfacettature». Quel che è certo è che l’obiettivo è quello di rendere la consegna del premio un appuntamento fisso nel calendario nervianese, in modo da creare una sorta di festa della riconoscenza.

«L’idea – aggiunge Cozzi – è magari di abbinare la cerimonia di assegnazione delle benemerenza alla festa patronale di San Fermo a una delle altre kermesse già esistenti nell’almanacco locale e nelle quali tutti i nervianesi si riconoscono. Da parte nostra un nome particolare per questa benemerenza da creare l’avremmo e sarebbe il “Co’ Quadar”, un nome che caratterizza da sempre i cittadini di Nerviano. Creare questa sorta di premio e chiamarlo con un nome tipico della nostra storia ci sembra un’idea da prendere in considerazione». Oltre a proporre l’“Ambrogino d’oro nervianese”, la Lega Nord ha puntato il dito contro «la situazione fatiscente presente nel plesso scolastico di via Roma», che sarà discussa nel prossimo Consiglio comunale attrverso un’interpellanza.

«I vetri delle finestre – denuncia Massimo Cozzi – sono vecchi e obsoleti: vibrano ad ogni sollecitazione esterna. In qualche caso sono rotti da diverso tempo e, recentemente, uno è caduto in una classe rischiando di far male ad un bambino».

«Nel programma politico-amministrativo di questa maggioranza (alla quale si garantisce comunque eventuale replica, ndr) – rincara ancora la dose il consigliere lumbard – la priorità assoluta in materia di opere pubbliche è sicuramente quella dell’edilizia scolastica e tra queste vi è la ristrutturazione del plesso scolastico di via Roma. È talmente una priorità che nel triennale delle opere pubbliche figura addirittura nel 2013».

da http://www.ilgiorno.it/legnano/cronaca/2011/01/24/447598-proposta.shtml

CATELLI: OFFESO DA SPOT CHE DENIGRA IL DIALETTO LOMBARDO

lunedì, gennaio 24th, 2011

“Ho appena assistito a un vergognoso spot della Rai stupidamente offensivo nei confronti dei lombardi, in cui si denigra il nostro dialetto”. Lo dichiara il vice ministro della Lega Nord, Roberto Castelli. “Nello spot -spiega- evidentemente di autore romanesco, un prete sposa due personaggi parlando in dialetto lombardo, i quali non capiscono cosa dica il prete”.

“Intanto io l’ho capito perfettamente e mi sento offeso perche’ il mio dialetto viene denigrato. In secondo luogo rilevo che non e’ stato scelto ne’ il dialetto romano ne’ quello napoletano, le due lingue ufficiali della Rai. Se questo deve essere il modo per festeggiare l’unita’ d’Italia -conclude Castelli- da oggi mi metto il lutto al braccio”.

 

da http://www.libero-news.it/articolo.jsp?id=653233

INCONTRO CON DON AYAD YAKO MANSOUR

venerdì, gennaio 21st, 2011

Domani sera alle ore 20.30 presso il salone Parrocchiale San Giuseppe si terrà un incontro con don Ayad Yako Mansour, sacerdote cattolico iracheno, il quale illustrerà la situazione dei cristiani in Iraq con testimonianze dirette.

L’unicità dell’incontro è d’aiuto per la conoscenza della dura realtà delle comunità cristiano cattoliche nel mondo

http://www.comune.meda.mi.it/eventi_culturali/pdf/2011_01_22_ayad.pdf

BATTISTI: CONSIGLIO REGIONALE LOMBARDIA, VA ESTRADATO

venerdì, gennaio 21st, 2011

”Sostegno all’azione del governo” ma anche un invito a studiare e mettere in pratica ”qualsiasi tipo di azione” pur di ottenere l’estradizione dal Brasile di Cesare Battisti, il terrorista dell’organizzazione eversiva ”Proletari armati per il comunismo” condannato a quattro ergastoli.

Il Consiglio regionale della Lombardia ha approvato oggi pomeriggio all’unanimita’ due mozioni presentate rispettivamente da PdL (primo firmatario Vittorio Pesato) e Lega Nord (primo firmatario Davide Boni) con le quali l’Assemblea regionale ribadisce che lo ”Stato brasiliano non puo’ considerare come rifugiato politico un terrorista che deve scontare una giusta pena” e che tale vicenda ”rischia di avere ricadute negative tra i due Paesi nonostante i sentimenti di antica e sincera amicizia che legano i popoli di Italia e Brasile”.

Durante il dibattito sono intervenuti Vittorio Pesato, Romano La Russa e Carlo Saffioti per la PdL, Massimilano Orsatti per la Lega Nord, Alessandro Alfieri, Luca Gaffuri e Filippo Penati per il Pd, Chiara Cremonesi di SeL, Stefano Zamponi dell’Italia dei Valori e Valerio Bettoni dell’Udc.

Inizialmente, i due documenti invitavano anche a sospendere le intese in corso con il Brasile. Nel dibattito, su sollecitazione dello schieramento di centro sinistra, si e’ poi invece arrivati ad ammorbidire il passaggio al blocco delle intese con un ”a valutare la possibilita’ di sospendere l’intesa in corso con il Brasile” per evitare che eventuali tali decisioni possano toccare anche gli interventi di cooperazione destinati a costruire strade, ospedali e altri interventi di tipo medico e sociale.

Il presidente del Consiglio regionale Davide Boni, che proprio ieri all’ufficio di Presidenza ha ricevuto Alberto Torregiani, ha espresso soddisfazione per il pronunciamento dell’Assemblea regionale lombarda. ”Con questo voto il Consiglio – ha sottolineato il Presidente Boni – ha preso una posizione forte: era doveroso da parte delle istituzioni lombarde schierarsi coi familiari delle vittime di un terrorista come Battisti e chiedere giustizia”: ”Abbiamo sconfitto il terrorismo – ha detto da parte sua il Vicepresidente Filippo Penati – ma questo Paese non e’ ancora riuscito ad avere giustizia. Penso alle tante stragi, rimaste senza colpevoli. Oggi il Consiglio regionale della Lombardia chiede giustizia. Lo chiede per il rispetto delle vittime e la dignita’ di questo Paese”.

da http://www.asca.it/regioni-BATTISTI__CONSIGLIO_REGIONALE_LOMBARDIA__VA_ESTRADATO-571411-lombardia-10.html

SICUREZZA: BRICOLO (LN), PRESENTATI A MARONI NOSTRI EMENDAMENTI

giovedì, gennaio 20th, 2011

”Mentre altri si perdono in chiacchiere e in questioni assolutamente secondarie, noi della Lega Nord confermiamo il nostro impegno per aumentare la sicurezza dei cittadini contrastando con misure ancora piu’ dure e incisive la criminalita”’. Lo dichiara Federico Bricolo, capogruppo della Lega Nord a Palazzo Madama, che ha partecipato oggi pomeriggio, insieme con il capogruppo in commissione giustizia Sandro Mazzatorta, all’incontro al Viminale con il ministro Roberto Maroni, il ministro Alfano e i rappresentanti del Pdl. Il vertice e’ stato occasione per la presentazione, da parte della Lega Nord, degli emendamenti al disegno di legge sulla sicurezza attualmente all’esame delle commissioni affari costituzionali e giustizia del Senato.

”Oltre a ulteriori norme per il contrasto alle mafie chiediamo – spiega Bricolo – l’estensione del 41 bis per i reati piu’ efferati, l’aumento delle pene per chi commette furti negli appartamenti, l’obbligo della videosorveglianza notturna nelle stazioni di servizio con spese a carico delle compagnie petrolifere, l’istituzione del referendum nelle zone dove si intende costruire una moschea o un altro luogo di culto di confessioni religiose non riconosciute e la creazione di una graduatoria differenziata che privilegi i residenti nell’assegnazione delle case popolari. Proporremo inoltre il ripristino del principio che prevede l’espulsione dei clandestini anche se senza reddito per superare gli effetti devastanti di una recente sentenza della Consulta”.

”Ringraziamo il ministro Maroni per aver convocato questo tavolo importante di discussione che e’ stato per noi occasione per ribadire l’assoluta fermezza nel mettere in campo ogni azione per combattere la delinquenza e la criminalita’. Al tempo stesso – conclude Bricolo – intendiamo portare avanti coerentemente con quanto abbiamo fatto fin’ora ogni sforzo per tutelare l’identita’ e i diritti dei nostri cittadini”.

da http://www.asca.it/news-SICUREZZA__BRICOLO_(LN)__PRESENTATI_A_MARONI_NOSTRI_EMENDAMENTI-983020-ORA-.html

SENZA FEDERALISMO SI VOTA

mercoledì, gennaio 19th, 2011

Senza federalismo si va subito a votare. Parola di Umberto Bossi, che torna a sottolineare la priorità numero uno per la Lega Nord. “Se non avviene l’approvazione della riforma federale – dice il leader leghista -, torniamo alle urne, ci facciamo dare il voto dagli italiani e ricominciamo a lavorare per farlo succedere. Il federalismo non può più aspettare: deve diventare operante, altrimenti l’Italia va a rotoli”.

In un’intervista al settimanale “Oggi” , Bossi incorona poi la Lega erede di Cavour e il federalismo come il “passo definitivo del Risorgimento”. “Cavour – spiega – è morto troppo presto e non ha fatto in tempo a finire tutto il disegno. Il Risorgimento è cominciato con lui, ma per completarlo ci voleva una forza come la Lega. E noi siamo arrivati. Un secolo dopo, ma siamo arrivati. Abbiamo capito che occorreva valorizzare il lavoro e il ruolo degli enti locali, la politica del territorio sul territorio”.

“Abbiamo capito che occorreva valorizzare il lavoro e il ruolo degli Enti locali, la politica del territorio sul territorio – conclude il Senatur – Ecco: per me, l’attuazione del Federalismo è il passo definitivo del Risorgimento. Il Risorgimento degli Enti Locali, finalmente. Sono fiducioso”.

da http://www.tgcom.mediaset.it/politica/articoli/articolo500880.shtml

UNITA’ D’ITALIA:IN LOMBARDIA, LA LEGA VOTA CONTRO

lunedì, gennaio 17th, 2011

La commissione Cultura del Consiglio regionale della Lombardia ha approvato il progetto di legge per sostenere le iniziative del territorio e il restauro di monumenti nell’ambito delle celebrazioni per i 150 anni dell’Unità d’Italia. Ma la Lega Nord ha votato, da sola, contro. Il provvedimento di iniziativa consiliare prevede uno stanziamento di 1 milione e 300 mila euro, che andrà adesso al vaglio della commissione Bilancio e quindi, il 22 febbraio, approderà in aula per la votazione finale.

I leghisti hanno tenuto a precisare che il ‘no’ espresso “non vuole essere una polemica politica – ha sostenuto il consigliere Massimiliano Orsatti – perché senza entrare nel merito dei festeggiamenti pensiamo si tratti di una legge tardiva, con risorse ridicole e che non ha tenuto in alcun conto le nostre richieste”. Si tratta di un milione e 300 mila euro, cifra inferiore ai cinque milioni previsti inizialmente, che la legge indirizzerà a iniziative sul territorio e al restauro dei monumenti legati al Risorgimento, attraverso un comitato.

Il Pd, con Fabio Pizzul, è intervenuto per dire che “non si tratta solo di una celebrazione formale, ma anche di fare dei passi ulteriori nella formazione della identità nazionale”. La Lega è intervenuta per apprezzare le parole di Napolitano, confermando però la linea di Umberto Bossi: “Festeggeremo anche noi quando sarà approvato il federalismo fiscale”. L’accordo, nonostante i tempi stringano, non si è comunque trovato. Il relatore Gianluca Rinaldin (Pdl) ha assicurato di aver dato nel comitato ad hoc “la massima apertura nella speranza di raggiungere l’unanimità”, rispedendo così al mittente i rilievi della presidente leghista Luciana Ruffinelli, secondo cui nessuna richiesta del suo partito, come quella di avere un elenco dei progetti da finanziare, è stata accolta.

Pdl e Pd hanno dunque respinto la richiesta di rinvio del Carroccio per valutare un’eventuale astensione, visto che ci sono altri passaggi utili. L’assessore Massimo Buscemi aveva fatto questo appello agli alleati, riconoscendo l’utilità della legge. Dalla quale trarrà vantaggio anche l’economia lombarda, ha aggiunto il collega Romano La Russa, secondo il quale dividere la maggioranza “non è certo un bel segnale di unità e concordia”.

da http://milano.repubblica.it/cronaca/2011/01/13/news/unit_d_italia_la_lega_nord_vota_contro_la_legge_sulle_celebrazioni_in_lombardia-11194681/

VENTI AUTONOMISTI SULL’ITALIA

venerdì, gennaio 14th, 2011

Se sul piano parlamentare il federalismo arranca, la voglia di autonomia che arriva dal basso sembra invece rafforzarsi e contagia tutto il territorio nazionale.

Dal Nord a Sud pullulano le richieste di secessione o di adesione a nuovi territori seguendo un trend che pare divenuto inarrestabile.

Le ultime insofferenze verso lo status quo territoriale vengono dalla Puglia e dal Veneto. Ad alcuni salentini la terra delle tarante non sembra andare più bene; in particolare all’imprenditore televisivo (un altro) Paolo Pagliaro che ha fondato il movimento “Salento libero” e dalle frequenze della sua televisone locale, Telerama, diffonde l’idea che il territorio attorno a Lecce debba diventare una regione autonoma.

Dopo aver raccolto il consenso di 64 comuni su 146 fra le provincie di Lecce, Taranto e Brindisi, il movimento di Pagliaro ha avanzato richiesta in Cassazione per un referendum su una possibile separazione del Salento dalla Puglia, così da far lievitare il numero delle regioni italiane da 20 a 21.

Anche più a Nord, nella ex-Repubblica di Venezia, si registrano malumori. Nella provincia di Belluno, pur non chiedendo la creazione di una nuova entità territoriale, é forte la volontà di staccarsi dal Veneto per essere uniti al Trentino Alto Adige, così da godere di tutti i benefici fiscali che fanno ricca quella regione a statuto speciale. Niente magnati dei media in qui, l’iniziativa é stata presa in mano direttamente dalla giunta provinciale che ha approvato l’avvio delle procedure legali per la richiesta di aggregazione con il ricco vicino.

Benché l’esito dell’operazione appaia incerto, la decsione dell’istituzione bellunese ha già ottenuto un primo risultato causando divisoni all’interno della Lega Norda a livello locale con 1 consigliere che ha votato a favore del progetto.

L’elenco potrebbe continuare: a Frosinone e Latina che non ne possono più del Lazio Affaritaliani ha dedicato uno speciale mentre i tamburi di guerra hanno cominciato a rullare anche in Piemonte dove Alba e Bra sembrano averne abbastanza di Cuneo e vogliono dar vita a una nuova provincia (con buona pace di chi nel 2008 ne prometteva la cancellazione).

Questo genere d’iniziative non sono nuove nel panorama italiano dei campanilismi e dei provincialismi. Anni fa l’isola di lampedusa decise di assurgere agli albori delle cronache non solo per gli sbarchi di clandestini ma anche per aver chiesto di staccarsi dalla Sicilia e di aggregarsi alla provincia di Bergamo.

Pare difficile che la maggior parte di queste iniziative possano raggiungere lo scopo che si sono prefissate, tuttavia esse potrebbero rappresentare la spia di un malessere in cui riventicazioni economiche (più o meno fondate) si combinano con crisi identitarie. Sembra che ognuno si senta in diritto di farsi in casa la sua piccola patria fai da te scaricando le responsabilità di determinati problemi su altri e pensando che uno spostamento di confini possa risolvere magicamente ogni cosa.

A breve verrà approvata la riforma federalista, viene da chiedersi se questa servirà a porre un argine a questo trend o se invece sarà un incentivo a stimolarlo.

da http://affaritaliani.libero.it/politica/venti_autonomisti_italia_salento_puglia_belluno_trentino.html

GOVERNO: UN LEGHISTA PREMIER NELL’ANNO DEL 150° DELL’UNITA’

martedì, gennaio 11th, 2011

Un leghista premier nell’anno del centocinquantesimo anniversario dell’unità di Italia. Non è l’inizio di una barzelletta, ma lo scenario che si sta delineando all’interno dei palazzi. Così dalle camicie rosse, si passa velocemente alle camicie verdi di Umberto Bossi e compagnia. In questi primi giorni della celebre ricorrenza, il tema del federalismo sta assumendo una posizione cruciale per la vita stessa della legislatura. Comunque vada, i decreti attuativi segneranno la fine del governo, in uno scenario dove la Lega Nord è l’unico partito a non aver perso un deputato dall’inizio di questa esperienza di governo. Quel tesoretto di politici tutti d’un pezzo, che Berlusconi vanta dalla sua parte, ma dal quale dipende come un tossicodipendente. Senza i quali è evidente che rischia la crisi.

I decreti attuativi del federalismo dovrebbero arrivare entro la fine di gennaio, salvo l’operazione di qualche finiano, messo nel posto giusto, che potrebbe vanificare l’impresa. L’attuazione del federalismo fiscale rappresenterebbe quindi l’anticamera di quello istituzionale al quale puntano, realmente, i leghisti. Il primo passo di un orizzonte che non sembra più tanto lontano, soprattutto adesso che grazie alla conquista di regioni come il Piemonte e il Veneto, le camicie verdi sono in posizione strategica con un forte appoggio popolare. E’ certo a questo punto, che comunque vadano le cose, sarà proprio Umberto Bossi a indicare il pollice verso a Berlusconi, cosciente che il supporto della Lega al Pdl, è una questione di vita o di morte, soprattutto adesso che Fini è diretto verso il Centro e le poltrone da accaparrarsi sono di più. L’aperture delle urne dipende solo da Bossi e dalla sua marcia su Roma , con la mira di poter conquistare qualche altro ministero, con il solo ostacolo del Pid che sta dando il suo appoggio vitale a Berlusconi e che, normalmente, chiederà qualcosa in cambio. Nello scenario delle prossime elezioni, Pdl e Lega saranno di nuovo alleati, ma questa volta a parti invertite, con una coalizione di un premier leghista, probabilmente proprio Roberto Maroni. E una Leha che almeno sulla carta, appoggerà la scalata di Berlusconi al Quirinale.

da http://www.agenparl.it/articoli/primo-piano/news/primo-piano/20110110-governo-un-leghista-premier-nell-anno-del-150-dell-unita

GENTILINI, PADANO E NAZIONALISTA

lunedì, gennaio 10th, 2011

Giancarlo Gentilini è il leghista atipico: quello che difende l’inno e la bandiera, con la penna nera sul cappello da alpino. Del Carroccio mantiene i tratti distintivi, papà della tolleranza zero e sostenitore del federalismo, e sue furono le prime battaglie sull’immigrazione irregolare, figlie anche di una dialettica mediatica cruda e fuori dalle righe. Ma il vicesindaco di Treviso, classe 1929, crede in qualcosa che va al di là delle logiche di partito. Di boicottare i simboli della patria non se ne parla nemmeno.

Vicesindaco Gentilini, la bandiera e l’inno sono ancora dei valori su cui investire? «Certo, sono i baluardi dell’Italia ».

Ce ne saranno tanti nelle città nei prossimi mesi… Napolitano ha aperto ufficialmente i festeggiamenti per il 150˚anniversario dell’unità d’Italia… «Sono un doveroso omaggio ai caduti della prima guerra mondiale che hanno combattuto sulle grave del Piave, nei boschi del Montello, sulle rocce del Grappa e sull’altipiano di Asiago. Nulla hanno chiesto, sono partiti per rispondere a un sacro giuramento per unire l’Italia. Poi ci sono i tanti caduti della seconda guerra mondiale, i partigiani, i caduti di terra, mare e cielo che hanno dato la vita negli scenari esteri per portare la pace, fine ultimo di ogni nazione».

La città che lei amministra non ha previsto nessuna celebrazione in questo appuntamento che lei invece ritiene così importante… «Non voglio entrare in certe questioni politiche. A Treviso viviamo un momento di difficoltà, non ci sono risorse finanziarie per grandi eventi. Credo che ai caduti bastino delle corone d’alloro sul monumento che li ricorda. Si accontentano della memoria, senza manifestazioni in pompa magna, azionate da forze politiche ».

Ma non crede che meritino di più? «A loro non interessa. Alloro fresco e il suono del silenzio che risveglia gli ideali, questo non deve mancare».

Chi è il volto dell’unità d’Italia? «Sono proprio loro, centinaia di migliaia di soldati che hanno sacrificato la vita. Sono eroi, hanno fatto l’unità. Ma ti ho detto che non voglio entrare in polemiche politiche…»

Deve ammettere però, che questi festeggiamenti il suo partito li sta snobbando… Il sindaco della sua città è Gian Paolo Gobbo, segretario regionale della Lega, che dice di non aver programmato nulla il 150˚. «Io comunque sarò con gli alpini all’adunata di Torino, a maggio. Sfileremo attraverso le vie della città al suono dell’inno e in mezzo a migliaia di tricolori».

Cosa significa per lei unità? «Noi alpini abbiamo dei capisaldi e li portiamo avanti. Bandiera e inno sono fondamentali, due emblemi che sfuggono a ogni dissertazione ».

Eppure il sentimento patriottico sembra svanire poco a poco, pensi ai giovani… «Credo che eliminare la leva militare sia stato un fattore negativo. Era l’incontro di realtà diverse, c’era una conoscenza capillare dei popoli che formano l’Italia, tutti per uno e uno per tutti. La naja è maestra di vita: al primo posto mette la nazione e fa giurare fedeltà alla bandiera».

Silvia Madiotto

da http://corrieredelveneto.corriere.it/veneto/notizie/politica/2011/8-gennaio-2011/lega-non-festeggia-io-sfilero-torino-la-bandiera-mano-181215228495.shtml