LEGA SALVINI PREMIER – LEGA LOMBARDA SEZ. MEDA

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IDA MAGLI: “ABROGARE LA CLANDESTINITA’ E’ UNA BOMBA CONTRO LO STATO E CONTRO IL POPOLO ITALIANO”

mercoledì, gennaio 22nd, 2014

“Non esiste Stato se non esiste il suo territorio e il suo popolo. Con la cancellazione della clandestinità si afferma che non esiste un territorio appartenente allo Stato italiano e che chiunque vi si può introdurre e mescolare. Da oggi ci si potrà accomodare in ogni paese d’Italia e in ogni nave e in ogni aereo italiano”…

Stamani i grillini sono usciti di casa senza chiudere la porta. Anzi, appena giunti in strada hanno gettato le chiavi nel primo cassonetto. Chiunque entri in «casa loro» definizione ormai priva di senso – non commette nessun reato, è libero di entrarvi e di dichiararsene familiare.

Altrettanto hanno fatto, uscendo di casa stamani, Renzi e tutti i suoi sostenitori, gli appartenenti al Pd che guardano con entusiasmo al governo Letta e ai suoi ministri. Finalmente è stata imboccata la strada giusta: far sparire lo Stato italiano e il popolo italiano.

Enrico Letta è stato il primo naturalmente a lasciare aperta stamani la porta di casa ma, invece di buttarne le chiavi nel cassonetto,  le ha consegnate alla signora Kyenge affinché sia lei personalmente a gettarle via nel momento stesso in cui, con il voto della Camera dopo quello del Senato di ieri, verrà definitivamente abrogato il reato di clandestinità.

Si chiama decreto «svuota carceri» quello apprestato dal governo Letta, ma contiene, sotto questo nome truffaldino, la bomba contro lo Stato italiano e contro il popolo italiano dell’abolizione del reato di clandestinità, una specie di terrificante svuota carceri preventivo e assoluto.

L’Italia, il suo territorio, è la casa degli italiani. Questo territorio è stabilito da confini che permettono di identificare lo Stato italiano. Non esiste «Stato» se non esiste il suo territorio e il suo popolo. Come ha dichiarato in questi giorni lo Stato di Israele: «Questa è la terra degli Ebrei, la cittadinanza non verrà data a nessuno straniero», così è per ogni Stato e per ogni Popolo.

Con la cancellazione della clandestinità, invece, si afferma che non esiste un territorio appartenente allo Stato italiano, un territorio che lo Stato rivendica come suo, e che non esiste un popolo italiano in quanto chiunque vi si può introdurre e mescolare. Si tratta di una norma talmente distruttiva di qualsiasi realtà e di qualsiasi logica di «Stato» che non è mai esistita e non esiste in nessun Paese, così come non esiste neanche in quei sostituti concreti e simbolici di uno Stato che sono le navi e gli aerei dove la clandestinità è perseguita come il reato più grave. Da oggi, dunque, ci si potrà accomodare senza preavvertirne nessuno in ogni paese d’Italia e, per analogia, in ogni nave e in ogni aereo italiano.

I governanti che hanno elaborato un simile decreto sono i despoti più assoluti che siano mai esistiti. Nessun Monarca, nessun Imperatore, nessun Tiranno ha mai preso decisioni così distruttive verso il proprio regno, verso il proprio popolo. Altro che democrazia!

Gli attuali governanti, pur illegittimi in base alla Costituzione, pur considerati dall’opinione pubblica di tutto il mondo dei governanti-barzelletta, dei non-governanti, dai quali ci si aspetta ogni giorno che diano le dimissioni per permettere la formazione di un governo legittimo tramite nuove elezioni, si comportano come se fossero, non gli amministratori, ma i proprietari dello Stato. Proprietari folli, che gettano via ogni ricchezza in un accesso così parossistico di delirio cui non avevano assistito neanche i sudditi di Caligola governati dal suo cavallo.

E i grillini? Quei grillini di cui ci eravamo entusiasmati perché avevano affermato di voler far crollare il «Palazzo»? Cos’è il Palazzo se non il macroparassitismo del Potere assoluto, quello che si serve dei sudditi, di ciò che appartiene ai sudditi, per mangiarseli, per distruggerli?

Eccoli lì, dunque, ben sbracati nelle ricche poltrone del Potere, intenti ad usarlo a piene mani per regalare l’Italia, il territorio, il nome, la storia, la civiltà dell’Italia, ai loro Favoriti. Sono talmente incapaci di riflettere e talmente sprezzanti del ridicolo che, pur dichiarati illegittimi dalla Corte costituzionale, si affannano a costruire quello che chiamano pomposamente un impeachment nei confronti del presidente della Repubblica, il quale però è anch’esso illegittimo. Cosa più grottesca di questo modo di governare?

Chi è Ida MAGLI?

Ida Magli (Roma1925) è un’antropologa italiana.

Diplomata in pianoforte nel Conservatorio di Santa Cecilialaureata in Filosofia con una specializzazione in Psicologia medica sperimentale all’Università “La Sapienza” di Romacon una tesi sperimentale sul linguaggio radiofonico, docente per alcuni anni di Psicologia sociale all’Università di Siena e infine di Antropologia culturale alla Sapienza da cui ha dato le dimissioni nel 1988. Ida Magli è stata la prima ad adoperare il metodo antropologico per analizzare la società europea e in particolare quella italiana, dall’antichità almedioevo fino a quella attuale, con gli stessi strumenti adoperati dall’antropologia per le società “primitive”. Si è servita della sua conoscenza della musica per comprendere in pieno e adoperare il concetto di “modello” culturale, messo a punto da Franz Boas e Alfred Kroeber, come “forma” chiusa e significante in se stessa. La “cultura” come una specie di Fuga bachiana. È riuscita, così, a mettere in luce l’importanza di moltissimi fenomeni di solito ignorati dagli storici, soprattutto quelli riguardanti il “Sacro”, i tabù, l’impurità, l’evitazione delle donne, la “potenza della parola” legata al primato dell’organo sessuale maschile, le differenze nella concezione del tempo fra la religione ebraica, centrata sull’attesa della salvezza e quella cristiana centrata sul divenire… Tutti i suoi scritti, quindi, libri, saggi, articoli, rispecchiano il risultato di questo metodo e pertanto danno ampio spazio a fenomeni e a fatti di solito passati sotto silenzio: la storia delle donne non come mondo a parte ma come intrinseca al potere maschile, la predicazione popolare e la devozione mariana come importantissimo documento storico, il rapporto fra il Sacro e il Potere negli avvenimenti politici. Comunque Ida Magli è nota in particolare, come forte polemista nei confronti dell’Unione Europea. Fin dal 1994 ha denunciato, a suo avviso, l’impossibilità dell’unificazione europea e ha cercato, inutilmente, di convincere i politici a desistere da un progetto fallimentare e che, sempre secondo lei, segnerà la fine della civiltà europea.

UN GIRO NEL CICLODROMO – ALTRA OPERA VOLUTA DAL GOVERNO CITTADINO LEGHISTA PORTATA A TERMINE….

giovedì, gennaio 9th, 2014

Di seguito mostriamo ai nostri concittadini, un giro completo di pista del Ciclodromo di Meda da tempo terminato

Opera che, capita nei lavori pubblici, ha vissuto alcune vicissitudini, principalmente per il cambio della ditta che lo doveva realizzare,  che ne hanno ritardato il completamento, ma che ora che è terminato è uno dei pochi impianti di questo tipo presente in Lombardia e che potrà ospitare, in tutta sicurezza (evitando i mille pericoli della strada), allenamenti di società ciclistiche (con particolare riferimento ai giovani ed ai bambini), di pattinatori e di altri sportivi, oltre che, nei periodi di non utilizzo agonistico, un parco fruibile dalle famiglie medesi e non solo….)

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Ora a chi ci governa il compito di individuare una forma di gestione ed un gestore che faccia rendere al massimo questa’opera…e poi…pedalare!!!!

Vedi anche il link: http://lucasantambrogio.com/2014/01/09/facciamoci-un-bel-giro-nel-nuovo-ciclodromo-di-meda-opera-ultimata/

BUON ANNO….2014

martedì, dicembre 31st, 2013

Con l’augurio che il 2014 si lasci alle spalle tutto ciò che di negativo v’è stato nel 2013…ma tenendo e confermando ciò che di buono v’è stato…

Non si deve buttar via nulla, perché tutto serve da insegnamento….

 

buonanno-2014

LA SI POTREBBE DEFINIRE “AZIONE MAFIOSA”?

giovedì, dicembre 19th, 2013

VERGOGNA…….

Tratto da “Il Fatto Quotidiano”

Gioco d’azzardo, Ncd: “Trasferimenti dallo Stato ridotti per chi ostacola le slot”

L’emendamento al decreto “Salva Roma” è stato presentato dal Nuovo centrodestra ed è stato approvato in Senato. Endrizzi (M5S): “E’ uno scandalo. Provvedimento da Stato cravattaro. In questo modo si lasciano soli gli amministratori e si penalizza la prevenzione”. Contraria la senatrice Puppato (Pd): “Non me la sono sentita di votare per l’ennesima bastonata ai sindaci. E’ un brutto messaggio delle istituzioni ai cittadini”

Ostacoli le slot machines nel tuo territorio? Lo Stato ti taglia i trasferimenti di denaro. La bastonata ai sindaci e alle regioni che lottano contro il gioco d’azzardo arriva in Senato con l’emendamento presentato dal Nuovo centrodestra al decreto “Salva Roma” (leggi qui il testo integrale) e approvato con i voti di 140 senatori di Partito democratico, Scelta Civica, Ncd e Gal. Prevenzione, guerra alla ludopatia e sale bingo lontane dalle scuole: gli spot elettorali di partiti e parlamentari scompaiono non appena è ora di fare cassa. E così nel decreto recante misure finanziarie per gli enti locali (e che verrà votato il 19 dicembre in Aula) compare un provvedimento molto lungo e dettagliato dal punto di vista tecnico. Contrari sono stati 128 parlamentari di M5S, Sel, Forza Italia, Lega e quattro dissidenti del Pd (Laura Puppato, Lucrezia Ricchiuti, Roberto Ruta e Stefano Vaccari). Il testo riguarda i comuni o le regioni che emanano norme restrittive contro il gioco d’azzardo, diminuendo così le entrate dell’erario. L’anno successivo, questi enti territoriali subiranno tagli ai trasferimenti che verranno interrotti solo quando le norme e regolamenti “scomodi” saranno ritirati.

“Un ricatto”, denuncia a ilfattoquotidiano.it il senatore Giovanni Endrizzi del Movimento 5 Stelle“sono senza parole di fronte a un provvedimento da Stato cravattaro. Ci hanno detto che serve per mantenere la continuità del gettito erariale, ma è solo l’ennesimo modo per lasciare soli i nostri amministratori locali. Questa misura va contro tutti i principi di sussidiarietà e decentramento, ma soprattutto colpisce la prevenzione della diffusione del gioco d’azzardo”. L’intenzione, secondo i promotori del testo, è quella di evitare lo spreco di denaro pubblico sul territorio per quelle che sono considerate “cause perse”: “Una beffa”, continua Endrizzi, “soprattutto a pochi giorni dalla discussione in Aula del disegno di legge sulla cura e prevenzione della ludopatia. Lo Stato deve decidere da che parte stare”.

Amareggiata anche la senatrice del Partito democratico Laura Puppato, che si espressa contro il provvedimento: ”Non me la sono sentita di votare insieme al mio partito”, ha detto ailfattoquotidiano.it, “Non c’è stato dibattito su di un emendamento che di fatto bastona i sindaci. Sono d’accordo sul fatto che gli enti locali non possano prendere iniziative su una materia dove lo Stato ha legiferato in maniera diversa, ma gli enti territoriali sono l’ultimo baluardo di difesa in una situazione di emergenza”. L’approvazione di un emendamento che va in senso opposto rispetto alla prevenzione della diffusione del gioco d’azzardo è, secondo la senatrice, un messaggio negativo che si dà ai cittadini: “Lo Stato deve fare qualcosa. E questo non è certo il modo di intervenire”.

Ma c’è solo la penalizzazione degli enti che ostacolano il gioco d’azzardo. “L’emendamento”, continua Endrizzi (M5S), “prevede anche che i concessionari ai quali vengono ritirate le concessioni per gravi colpe, godano del diritto di continuare il proprio esercizio per 90 giorni. In seguito il subentro a quelle licenze verrà garantito a chi è già titolare di altre licenze. Un meccanismo che prevede una sorta di diritto di prelazione violando le norme sulla concorrenza”.

L’emendamento a firma della senatrice del Nuovo centrodestra Federica Chiavaroli è il numero1150: “In coerenza con il principio di perequazione ed equilibrio finanziari”, si legge, ”tra livelli di governo, ed in attuazione dello stesso, qualora interventi legislativi regionali ovvero regolamentari di autonomia degli enti territoriali, aventi ad oggetto misure in materia di giochi pubblici riservati allo Stato non coerenti con l’assetto regolatorio statale di settore, determinino nel corso di un esercizio finanziario minori entrate erariali, anche di natura non tributaria, ovvero maggiori spese statali, anche a titolo di eventuale risarcimento del danno nei riguardi dei concessionari statali per la gestione della raccolta dei giochi pubblici, a decorrere dall’esercizio finanziario successivo sono attuate riduzioni degli ordinari trasferimenti statali a favore delle regioni ovvero degli enti locali che hanno deliberato tali interventi in misura corrispondente all’entità delle predette minori entrate ovvero maggiori spese. Le riduzioni cessano a decorrere dal momento nel quale tali interventi legislativi e regolamentari sono abrogati o revocati o comunque modificati in modo tale da risultare coerenti con l’assetto regolatorio statale in materia di giochi pubblici”.

REGIONE LOMBARDIA – “CREDITO IN CASSA” – IL 04/09/13 HA ADERITO ANCHE IL COMUNE DI MEDA

giovedì, novembre 14th, 2013

Un’importante iniziativa della giunta regionale guidata Roberto Maroni cui il comune di Meda ha aderito in data           4 settembre 2013 come da comunicato stampa cui rimandiamo http://www.comune.meda.mi.it/news/61/241/2389/

Un miliardo di euro per supportare le imprese. E’ la finalità con cui la Regione Lombardia lancia “Credito in Cassa”, strumento con cui Palazzo Lombardia, con il supporto di Finlombarda, si farà carico di anticipare una parte dei crediti che le imprese vantano nei confronti degli enti locali, soprattutto Comuni.

L’annuncio lo dà il governatore della Regione, Roberto Maroni. Il miliardo previsto – che rappresenta circa un quarto dei debiti che la pubblica amministrazione ha nei confronti delle imprese – verrà ripartito al 70% per imprese con crediti verso i Comuni, al 30% con crediti verso le Province.
L’anticipo dei pagamenti riguarda leaziende lombarde, di qualsiasi dimensione e settore. I crediti cedibili, il cui importo dev’essere minimo di 10.000 euro e non può superare 1 milione 300mila euro, devono essere scaduti o scadere nell’arco di 5 anni dal 2013.
In base alle stime di Finlombarda, che gestirà il fondo in collaborazione con la Regione, ‘Credito in Cassa’ potrebbe generare un aumento dello 0,3% di Pil della Lombardia, portando con sé un aumento di qualche migliaio di posti di lavoro. Il miliardo di euro messo a disposizione.
Allo stesso tempo, secondo Maroni, tale provvedimento dovrebbe apportare benefici anche alle amministrazioni locali, ”che avendo scadenze di pagamento più diluite, potranno avviare nuovi investimenti sul territorio”.

A CHI SI RIVOLGE – ‘Credito In-Cassa’ si rivolge a tutte le imprese lombarde (micro, piccole, medie e grandi) singole in qualunque forma costituite, con sede legale o operativa in Lombardia, appartenenti a tutti i settori, che abbiano crediti scaduti o che saranno scaduti alla data di presentazione della domanda per la fornitura di beni e/o servizi / lavori nei confronti di Comuni/Unioni di Comuni e Province lombardi.

LA DOTAZIONE E FINANZIARIA – Un miliardo di euro messo a disposizione dalle società di factoring convenzionate che acquisteranno i crediti vantati dalle imprese nei confronti degli Enti locali aderenti a ‘Credito In Cassa’, attraverso contratti di cessione del credito pro soluto stipulati con le imprese creditrici. La cessione pro soluto libera in tal modo l’impresa dal rapporto debito-credito con l’Ente locale e vede la società di factoring quale nuovo creditore dell’Ente locale. Della dotazione finanziaria complessiva, il 70 per cento è destinato a sostenere le imprese che vantano crediti nei confronti dei Comuni e delle Unioni di Comuni lombardi e il 30 per cento a sostenere le imprese che vantano crediti nei confronti delle Province lombarde.

I CREDITI
I crediti vantati dalle imprese nei confronti dell’Ente locale devono essere certificati da quest’ultimo ai sensi del Decreto ministeriale Certificazione del 25 giugno 2012. I crediti devono altresì essere scaduti, non prescritti, certi, liquidi ed esigibili al momento della presentazione della domanda di accesso dell’impresa all’iniziativa Credito In Cassa. I crediti potranno riguardare sia le spese correnti (spese ordinarie), sia le spese in conto capitale (spese di investimento) e avere un importo minimo di 10.000 euro e massimo di 750.000 per i Comuni e le Unioni di Comuni e di 1,3 milioni per le Province e i Capoluoghi di Provincia. Se l’impresa si impegna a liquidare a sua volta i propri sub-fornitori, tali importi sono aumentati rispettivamente fino a 950.000 euro per i crediti verso i Comuni e le Unioni di Comuni e fino a 1,5 milioni di euro per i crediti verso le Province e i Comuni Capoluoghi di Provincia.

I VANTAGGI PER LE IMPRESE
Grazie alla cessione del credito pro soluto, “le imprese – ha detto ancora Melazzini – possono migliorare la situazione dei propri bilanci immettendovi liquidità e guadagnare la possibilità di accedere a nuovi crediti”. Grazie al contributo di Regione Lombardia i costi connessi alle operazioni di cessione dei crediti sono scontati a favore delle imprese nella misura dello 0,75 per cento.

I VANTAGGI PER GLI ENTI LOCALI
“Gli Enti locali – ha ribadito l’assessore – possono riprogrammare i pagamenti legati a debiti già maturati anche successivamente alla data del 31 dicembre 2012 (limite temporale previsto dal DL n. 35/2013) e dilazionare il rimborso dei propri debiti fino a 8 mesi per quelli di parte corrente e fino a 18 mesi – nel rispetto dei vincoli di finanza pubblica – per quelli di parte capitale senza nessun onere economico a proprio carico. Le scadenze massime previste per il rimborso sono di 12 mesi per la parte corrente e di complessivi 36 mesi per gli investimenti, con interessi moratori a carico degli Enti locali inferiori a quelli previsti dalle Legge.

REGIONE LOMBARDIA….TANTE BUONE NUOVE SU TUTTI I FRONTI

giovedì, novembre 14th, 2013

In attesa dei dettagli sulla riduzione dei ticket sanitari, provvedimento che, per volontà del Governatore Roberto Maroni, verrà concordato con tutte le forze rappresentate in consiglio regionale (ricordando che il provvedimento è possibile grazie alla resistenza dei tre governatori leghisti di Veneto, Lombardia e Piemonte che hanno fatto la voce grossa alla Conferenza Stato – Regioni al fine di avere l’immediata applicazione dei costi standard in campo sanitario) di seguito le recenti novità provenienti dalla Regione Lombardia:

Sans titre 1

Sans titre 2

CONSIGLIO COMUNALE DEL 07.11.2013 – LA POSIZIONE DELLA LEGA NORD MEDA SU AVVIO VARIANTE PGT E RIQUALIFICAZIONE STAZIONE FNM

venerdì, novembre 8th, 2013
Riportiamo di seguito una sintesi degli interventi del capogruppo della Lega Nord Meda, Luca Santambrogio, relativamente ai punti trattati nel corso del consiglio comunale del 07.11.2013.
Punto 1 – avvio variante al Piano di Governo del Territorio
La Lega Nord esprime un voto di astensione per assenza di conoscenza dei contenuti della variante che si vedranno in itinere, ma pieno accordo sull’avvio della procedura come palesato non solo nel nostro programma elettorale ma nella mozione, (approvata con delibera n. 17 del 22.04.2013 senza voti contrari e con pareri, nella sostanza, positivi da parte di tutte parti rappresentate in consiglio), che chiedeva alla giunta l’avvio della variante, il reperimento delle somme a bilancio per il bando per l’incarico all’estensore e, soprattutto, detta le linee guida della variante che noi vorremmo e che vedremo in itinere se corrispondono in tutto o in parte con gli intenti della maggioranza attuale.
Astensione poiché le linee guida andranno poi tradotte nei documenti ed in regole e non sempre tutto corrisponderà ai buoni propositi che ci si è stabiliti: sarà su questi documenti che il nostro movimento si confronterà, con, sicuramente, momenti anche di scontro su diverse vedute sulle soluzioni da applicare ai vari casi ed alle scelte strategiche di Meda, ma sarà su questi documenti che faremo la valutazione di come esprimere definitivamente il nostro voto, se favorevole o contrario.
Il PGT attualmente in vigore è un buonissimo punto di partenza (vedremo, nello specifico in fase di approvazione del Patto dei Sindaci, quante soluzioni in linea con questo documento sono già previsti), principalmente per la mutata situazione economica, necessita di una rivisitazione (in particolare con riferimento agli ambiti di trasformazione) anche in virtù di una legge, la legge 12 della Regione Lombardia, che prevede il PGT come uno strumento variabile, lontano parente di quel vecchi Piano Regolatore Generale che era uno strumento molto più macchinoso e rigido e di difficile modifica.
A chi parla di sprechi per i compensi all’estensore del piano, ricordiamo che nel 2007 la Lega Nord decise di proseguire con il contratto attivato dalla precedente giunta del Sindaco Asnaghi, proprio per evitare un aggravio dei costi pur avendo tutto il diritto di poter procedere con diverse scelte.
Punto 2 – riqualificazione stazione Meda centro delle Ferrovie Nord Milano
Partiamo dalla fine: voto assolutamente favorevole.
Un impegno che chiediamo alla Giunta è di proseguire le trattative già avviate dalla nostra Giunta con i privati che si affacciano sulla via Pace al fine di avere la cessione di quanto necessario in termine di mq al fine di poter mantenere il doppio senso di marcia in via Pace; viabilità che dovrà tener conto del piano integrato noto come “Besana 1” che prevede l’importante strada di collegamento fra le vie Pace e Gagarin.
Per far comprendere che, nonostante la valutazione e lo studio della possibilità di creare a Meda la stazione d’interscambio tra Ferrovie Nord e Ferrovie dello Stato, la Lega Nord ha sempre ritenuto necessario il mantenimento della stazione in centro Meda (possibilità prevista dalla stessa dirigenza di FNM nell’intento di considerare la linea una metropolitana) ricordiamo la previsione, sempre nel sopraccitato piano integrato “Besana 1”, di 280 posti auto sotterranei oltre ad un parco di quartiere di 4000 mq ed ad una area di interscambio ferro gomma con attestazione delle fermate delle linee degli autobus. A ciò si aggiunga quanto previsto nel programma elettorale che prevedeva il mantenimento della stazione centrale di Meda, (per chi non lo sapesse inaugurata, la linea, il 18 ottobre 1879) riqualificata e da considerarsi come vera e propria vetrina di ingresso in Meda; un bel biglietto da visita.
Questa riqualificazione, unita alla realizzazione dei due sottopassaggi previsti da Pedemontana (via Seveso/Cadorna e via Trieste), collegati all’avvio di quest’opera previo il reperimento delle somme necessarie per la realizzazione della nuova autostrada, porterà grandi novità alla viabilità medese.
Riprendo un mio post poi pubblicato da alcune testate giornalistiche e che ha aperto un positivo dibattito in rete sul progetto della riqualificazione della stazione (FNM) di Meda, dove sostengo, ed in questa sede ribadiamo come gruppo politico, che è una di quelle cose che non importa chi l’abbia avviata, portata avanti o conclusa; l’importante è che si faccia, che i lavori partano subito e finiscano nei tempi stabiliti. E’ un opera che, come la Medateca o le sistemazione di alcuni spazi della nostra città (penso al viale Tre Venezie al Polo ed a via Cialdini al San Giacomo), sono simboli della riqualificazione della nostra città oltre che, cosa fondamentale, un servizio finalmente secondo i crismi per le migliaia di pendolari che prendono il treno a Meda…. Un grazie, lasciatemelo fare, all’associazione dei pendolari della nostra tratta, da sempre in prima linea nel portare avanti questo progetto ed ottimi suggeritori per politici e tecnici in quanto reali conoscitori delle esigenze dell’utenza… Opera che comporterà vantaggi anche per noi medesi che, con la messa in sicurezza della stazione, vedremo ridursi le nostre attese ai passaggi a livello per il loro minor tempo di chiusura; ed ora non resta che mettersi al lavoro per rispettare i tempi e sfruttare l’importante finanziamento regionale/europeo.
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NEWS BANDI

venerdì, luglio 26th, 2013

Pubblichiamo comunicazione periodica che ci perviene dal consigliere e capogruppo regionale della Lega Nord, Massimiliano Romeo, con la quale possiamo avere una precisa conoscenza dei bandi aperti in regione Lombarda ed in provincia di Monza e della Brianza.

Con la presente invio i seguenti bandi aperti in Regione Lombardia:

1) canone locazione per nuclei famigliari in grave disagio economico;
2) progetti di istruzione e formazione tecnica superiore;
3) contributi per l’acquisto di autobus a basso impatto ambientale;
4) interventi a favore dei genitori separati.
NOTA BENE:
si allegano anche 6 bandi aperti in Provincia di Monza e Brianza per il sostegno all’occupazione (per info www.provincia.mb.it ).

Testo Bandi:
Autoimprenditorialitx,

CONTRIBUTI PER L_ACQUISTO DI AUTOBUS A BASSO IMPATTO AMBIENTALE,

DELIB_GIUNTA_76_DEL_27_GIU_2013,

Fondo finalizzato all_integrazione del canone di locazione ai nuclei familiari in situazione di Grave Disagio Economico e sostegno delle Morosità Incolpevoli _ Anno 2013,

IFTS 2013 – 2014 Avviso per la selezione di ulteriori progetti,

incentivi_Detenuti,

Incentivi_Donne_over_45,

Incentivi_Svantaggiati,

INTERVENTI E MISURE A FAVORE DEI GENITORI SEPARATI,

Lavoro_Accessorio_-

SABATO 18/05 E DOMENICA 19/05 SI TORNA SUL TERRITORIO – GAZEBATA!

giovedì, maggio 16th, 2013

Sarà un fine settimana di grande impegno sul territorio per la Lega Nord e per la sezione di Meda.

Sabato 18 maggio potrete trovare il gazebo nella postazione di via Indipendenza angolo viale delle Rimembranze dalle ore  14.00 alle ore 18.00.

Domenica 19 maggio saremo, invece, in via Indipendenza nelle vicinanze dell’intersezione con via Maroncelli, dalle ore 9.00 alle ore 13.00….

Tra i temi principali che segnano il ritorno dei gazebo nei paesi e nelle città, il recente ed attuale dibattito sullo “Ius Soli”; una possibilità di confronto per meglio comprendere di cosa si stia parlando, dell’attuale regolamentazione del diritto di cittadinanza e di come, questo argomento, è  trattato in Europa e nel mondo.

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SCATTA L’OBBLIGO DEI DEFIBRILLATORI COME DOTAZIONE DELLE SOCIETA’ SPORTIVE….MA ANCHE IL TERRITORIO CITTADINO DEVE ESSERNE PROVVISTO

giovedì, maggio 2nd, 2013

Di seguito riportiamo articolo tratto da altra stampa molto importante e che, per alcuni casi verificatisi di recente nel nostro paese, è stato molto discusso: quello della disponibilità di defibrillatori da distribuire in importanti e strategici luoghi della città come salvavita (con adeguata pubblicità della loro dislocazione).  Un iniziativa che vede l’AVIS Meda in prima fila nella promozione di questo progetto che riteniamo vada da subito attivato. A questo progetto, poi, è strettamente legato quanto oggetto dell’articolo qui sotto: dotare le società sportive di questo strumento.

La Lega Nord Meda intende attivarsi al fine di sensibilizzare l’amministrazione comunale affinché, di concerto e sotto la guida dell’AVIS Meda e con il coinvolgimento di soggetti privati, si dia avvio a quest’importante iniziativa/progetto per la nostra città che coinvolga, in primis, gli istituti scolastici, gli oratori, le società sportive e che interessi i principali e più frequentati edifici pubblici della città. Il primo passo deve essere un’azione volta a mettere a conoscenza, di quanto previsto ed imposto dalla nuova normativa, le realtà interessate. 

venerdì 26 aprile 2013

Tutte le società sportive, sia quelle professionistiche che quelle dilettantistiche, dovranno dotarsi di defibrillatori semiautomatici. E’ quanto prevede il decreto ministeriale firmato dal Ministro della Salute, Renato Balduzzi, di concerto con il Ministro per lo Sport, Piero Gnudi.

Il decreto riguarda la “Disciplina della certificazione dell’attivita’ sportiva non agonistica e amatoriale e linee guida sulla dotazione e l’utilizzo di defibrillatori semiautomatici e di eventuali altri salvavita”. Dall’obbligo di defibrillatore sono escluse le societa’ dilettantistiche che svolgono attivita’ a ridotto impegno cardiocircolatorio. Le societa’ dilettantistiche hanno 30 (trenta) mesi di tempo per adeguarsi, quelle professionistiche, 6 (sei).

Gli oneri sono a carico delle societa’, ma queste possono associarsi se operano nello stesso impianto sportivo, oppure possono accordarsi con i gestori degli impianti perche’ siano questi a farsene carico. Il decreto ministeriale contiene linee guida dettagliate sulla dotazione e l’utilizzo dei defibrillatori. Dovra’ essere presente personale formato e pronto a intervenire e il defibrillatore deve essere facilmente accessibile, adeguatamente segnalato e sempre perfettamente funzionante. I corsi di formazione sono effettuati dai Centri di formazione accreditati dalle singole Regioni. Il decreto riforma anche la disciplina dei controlli e dei certificati medici: i soggetti non tesserati alle Federazioni sportive nazionali, alle Discipline associate, agli Enti di promozione sportiva riconosciuti dal Coni, che praticano attivita’ amatoriale (ovvero non regolamentata da organismi sportivi e non occasionale) devono sottoporsi a controlli medici periodici secondo indicazioni precise. Gli uomini fino a 55 anni e le donne fino ai 65, senza evidenti patologie e fattori di rischio, potranno essere visitati da un qualunque medico abilitato alla professione e il certificato avra’ valenza biennale.

I soggetti che riportano almeno due delle seguenti condizioni (eta’ superiore ai 55 anni per gli uomini e ai 65 per le donne, ipertensione arteriosa, elevata pressione arteriosa differenziale nell’anziano, l’essere fumatori, ipercolesteloremia, ipertrigliceridemia, glicemia alterata a digiuno o ridotta tolleranza ai carboidrati o diabete di tipo II compensato, obesita’ addominale, familiarita’ per patologie cardiovascolari, altri fattori di rischio a giudizio del medico) dovranno essere visitati da un medico di medicina generale, un pediatra di libera scelta o un medico dello sport, che dovranno effettuale un elettrocardiogramma a riposo e eventualmente altri esami necessario secondo il giudizio clinico. Il certificato dovra’ essere rinnovato ogni anno; I soggetti con patologie croniche conclamate diagnosticate dovranno ricorrere a un medico di medicina generale, un pediatra di libera scelta, un medico dello sport o allo specialista di branca, che effettuera’ esami e consulenze specifiche e rilascera’ a proprio giudizio un certificato annuale o a valenza anche inferiore all’anno.

Gli alunni che svolgono attivita’ fisico-sportive organizzate dalle scuole nell’ambito delle attivita’ parascolastiche, i partecipanti ai giochi sportivi studenteschi nelle fasi precedenti a quella nazionale e le persone che svolgono attivita’ organizzate dal Coni o da societa’ affiliate alle Federazioni o agli Enti di promozione sportiva che non siano considerati atleti agonisti devono sottoporsi a un controllo medico annuale effettuato da un medico di medicina generale, un pediatra di libera scelta o un medico dello sport. La visita dovra’ prevedere la misurazione della pressione arteriosa e un elettrocardiogramma a riposo. Regole piu’ stringenti sono previste per chi partecipa ad attivita’ ad elevato impegno cardiovascolare come manifestazioni podistiche oltre i 20 km o le gran fondo di ciclismo, nuoto o sci: in questo caso verranno effettuati accertamenti supplementari. Il decreto prevede anche una attenzione educativa sul tema: i Ministeri della Salute e dello Sport e il Coni promuoveranno annualmente una campagna di comunicazione sullo sport in sicurezza, alla quale potranno collaborare anche le societa’ scientifiche di settore. (AGI)

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