LEGA SALVINI PREMIER – LEGA LOMBARDA SEZ. MEDA

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ACQUA PUBBLICA: CONTINUA LA PRESA IN GIRO DI RENZI E COMPAGNIA BELLA

giovedì, marzo 17th, 2016

A cavallo tra il vecchio ed il nuovo millennio, in una piccola città brianzola, Meda, degli amministratori visionari parlavano dell’acqua come del nuovo petrolio del 2000.

Pochi li prendevano sul serio quando, accennando a quanto accadeva nella vicina Germania, sostenevano che l’acqua, allora a basso costo, sarebbe andata a costare diversi euro al metro cubo, e che la grande ricchezza di risorse idriche dell’Italia avrebbe fatto gola alle multinazionali (principalmente francesi) che in alcuni casi, nelle regioni rosse (Toscana in testa) sempre “avanti” e “progressiste”, avevano acquistato le concessioni messe a gara.

Ci fu poi un referendum, correva l’anno 2011, dove la Lega Nord Meda, in contrasto anche con l’indicazione dei propri vertici che diedero libertà di voto, si schierò, con tanto di manifesti stampati in proprio, a favore dell’acqua pubblica invitando ad andare a votare ed a votare SI; il popolo italiano, oggi sempre meno “ascoltato”, con la percentuale del 95% dei votanti si dichiarò a favore della acqua pubblica nei quesiti proposti.

Un Renzi d’annata dichiarava sui social network:

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Detto fatto…ora, come sua consuetudine, si rimangia tutto; un DDL in discussione per rafforzare il concetto di acqua pubblica viene modificato dal PD nel senso che “la gestione del servizio idrico non dovrà più essere obbligatoriamente pubblica, ma solo in “via prioritaria””; così facendo si dichiara di voler, di fatto, aprire la strada al privato e si ribalta il volere di 27 milioni di italiani….

Quale posizione ha, al proposito, il PD di Meda? E’ coerente o, anche su questa vicenda, appoggia gli “isterismi” del suo leader e presidente?

Questo argomento interessa moltissimo tutti i cittadini che, solo nel 2015, hanno visto lievitare le tariffe dell’acqua di circa il 9% e dal 2000 al 2015 il costo al metro cubo ha visto un aumento dell’89% (allora costava circa 0,65 al mc ora, la media per il nord ovest è di 1,28 al mc..)….chi paga di più sono i cittadini toscani grazie alle scelte di tanti anni fa…

Che dite i “pazzi visionari illuminati” della Lega Nord Meda già quasi 20 anni fa avevano visto giusto sul tema “acqua petrolio del 2000” e sul grande interesse privato delle multinazionali d’oltralpe sulle nostre risorse idriche????

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Nichi Vendola e compagno in fila all’outlet della vita

mercoledì, marzo 2nd, 2016

Facciamo nostro l’articolo a firma di Oliviero Beha su “Il Fatto Quotidiano” per favorire una riflessione su un argomento che, seppur da noi ritenuto non di prioritaria importanza rispetto ai tanti e pesanti temi in sospeso,  non può non coinvolgere le nostre coscienze.

Potremmo limitarci a festeggiare la nascita di Tobia Antonio, il figlio neonato di Nichi Vendola e del suo compagno Eddy, che ne sarebbe il padre biologico alle prese con la madre surrogata, dicendo solo che una nascita è pur sempre un miracolo della vita: messa così è vero, nella sua normale straordinarietà. Oppure potremmo, con Giampiero Mughini, stigmatizzare la violenza e la volgarità con cui soprattutto sui social da due giorni si è sghignazzato su una vicenda delicatissima che ci tocca tutti. Indubbio, il web è anche uno sfiatatoio di pancia, fegato e parti basse. Oppure ancora potremmo circoscrivere politicamente la venuta al mondo del piccolo al genitore famoso (padre o madre che si ritenga), alla sua figura pubblica e al frangente in cui è avvenuto questo parto per procura. Non sarà magari il caso della persona sbagliata nel momento sbagliato, per cui in tempi di discussione parlamentare e mediatica forsennata, tra un principio di coscienza e un fine di strumentalizzazione presumo come sempre elettoralistica, la paternità di Nichi finisce come deterrente nell’imbuto della questione stepchild? E Alfano e i suoi seguaci, nemici “del contro-natura” alla Giovanardi, non si stanno lanciando sull’eco di Vendola anche contro le adozioni da parte dei gay? E davvero staremmo assistendo allo “scontro di civiltà” tra progresso scientifico e normalizzazione “naturale” , magari con interessi di altro tipo che rimandano sempre in un’insincerità commovente alla politica politicante, al potere e al denaro, scontro barbaro a far da ipocrita fondale alla lotta?

C’entra tutto questo certamente nel tunnel che la vicenda Vendola ha avuto almeno il pregio di illuminare a giorno. Finché infatti leggi che ci sono luoghi, a partire dalla California, dove hanno creato degli outlet delle nascite, dove il bambino si sceglie alla spina come una birra e l’utero viene trattato semplicemente come un ciclo di produzione su commissione, la cosa può farti un certo effetto ma resta distante: se ti immagini Nichi, il pluridecorato alla battaglia della sinistra, dei diritti, delle figuracce all’Ilva (per completezza dell’informazione… ) ecc., a fare shopping in quell’outlet, beh, l’immaginazione prende un’altra piega. E senza neppure bisogno di ricordare come è stato fatto che “culturalmente” , l’avverbio più caro al Nostro, lui è sempre stato avversario ideologico della “vita del mercato”: e adesso con un gran balzo in avanti (o indietro?) è già passato al “mercato della vita?”

La voglia di paternità non è una macchia sulla pelle, e procurarsi eredi così non è remotissimo dal criterio con cui si sono scelte le razze in epoche scellerate ma tuttavia incombenti. Per carità, Nichi non è Adolf e Tobia Antonio non sarà per forza ariano, ma l’ambulatorio concettuale non è poi così lontano. Misurarsi con un figlio che nasce menomato per chi ne ha contezza è già – che viva o meno – una questione esistenziale profondissima. Ora te lo scegli a misura dei tuoi desideri?

Ma perché, mentre il mondo è sovrappopolato e adottare un bimbo è già un’impresa umanamente di grandissima responsabilità e spessore, ci si va a cacciare in un outlet invece che sporgersi verso neonati o bambini che non hanno nessuno, specie in quest’epoca di guerre e denutrizione? In questo senso la contrapposizione tra ciò che si può legalmente fare e ciò che non si dovrebbe è macroscopica. Se non esiste una stamina etica sufficiente a distinguere, davvero tutto è possibile, e guardandoci intorno forse non a caso sembriamo complessivamente orientati a ritornare nelle caverne. In bocca al lupo, Tobia Antonio…

VARIANTE AREA AT1: FRA CENTRO COMMERCIATE E SOTTOPASSO ALLE FNM

giovedì, febbraio 4th, 2016

Il titolo può ai più apparire poco chiaro ma, se leggete attentamente gli atti della delibera di approvazione della variante all’AT1 (approvazione avvenuta nel corso del consiglio comunale del 25.01.2016 e che ha visto il voto contrario del gruppo Lega Nord), potrete capire come il destino della nuova area commerciale medese sia strettamente legata alla realizzazione del sottopassaggio alle Ferrovie Nord Milano di via Seveso/Cadorna.

Fin dall’adozione del piano (parliamo di luglio 2015) il nostro gruppo, oltre ad esprimere contrarietà alla variante dell’area AT1 per l’inserimento dei una grande struttura di vendita prima non prevista (nulla in contrario, invece sia sotto il profilo della bonifica dell’area, nè sotto il profilo architettonico del manufatto), ha espresso il proprio disaccordo rispetto alla scelta della maggioranza PD di prevedere questo progetto per le gravi ripercussioni in termini viabilistici e di traffico che si sarebbero riversati sull’area che arrivammo a definire “Triangolo delle Bermuda” medese: passaggio a livello FNM, svincolo Milano-Meda/Pedemontana, centro commerciale.

Abbiamo fin da subito sottolineato l’insostenibilità, da parte della rete viaria, di questo intervento senza la risoluzione del problema del superamento delle Ferrovie Nord Milano con la realizzazione del sottopassaggio ottenuto dalla nostra amministrazione nel quinquennio 2007/2012 (assieme ad altre importanti opere dislocate su tutto il territorio comunale) a compensazione dei disagi creati dalla realizzazione dell’autostrada Pedemontana.

Regione Lombardia, dimostrando di conoscere molto bene la situazione medese, nelle sue prescrizioni/osservazioni alla variante dell’area AT1 ha, nella sostanza, affermato che, anche in caso di realizzazione dell’area commerciale, propedeutica alla possibilità di apertura di questa è la risoluzione del nodo viabilistico rappresentato dal passaggio a livello di via Seveso/Cadorna; tradotto in parole povere, il centro commerciale si apre solo dopo che si è realizzato il sottopassaggio in questione.

L’osservazione è totalmente in linea con quanto sottolineato, fin dal principio, dal gruppo Lega Nord Meda.

STAZIONE DI MEDA E TRATTA MEDA-SEVESO: IMPORTANTI NOVITA’ DALLA REGIONE

lunedì, dicembre 14th, 2015

Con la delibera di Giunta Regionale n. x/4423 del 30/11/2015 la regione Lombardia ha approvato importanti interventi relativi alla stazione di Meda, alla tratta FNM Seveso Meda ed alla mobilità ferroviaria, in generale, del nostro comune.

Interventi sulla tratta in questione di circa 70 mln di euro dei quali 3 milioni destinati al terzo lotto della riqualificazione della stazione di Meda (completamento interventi di accessibilità alla stazione con il prolungamento del sottopasso di stazione e realizzazione ascensori) , intervento considerato anche dalla delibera regionale di massima priorità, oltre ad altri milioni per il potenziamento ferroviario della tratta Meda-Seveso (possibile raddoppio dei binari (totale o parziale) fra le due città – proposta da vagliare ma che porterebbe enormi miglioramenti alla mobilità ferroviaria ed a quella locale con il dimezzamento del tempo di chiusura dei passaggi a livello).

Inoltre, come rilevabile dalle premesse, la previsione, per la linea suburbana S2, della configurazione definitiva del capolinea nord a Meda (anziché a Seveso come oggi) con frequenza di 30 minuti, e prolungamento a Mariano C. ogni 60 minuti.

Un obiettivo raggiunto che la città meritava ed attendeva da tempo a conclusione di un lavoro di riqualificazione e riorganizzazione per il quale ci sentiamo di ringraziare in primis il comitato dei pendolari della tratta Milano-Asso per la grande pressione, attuata con esperienza, tecnicismo e pazienza, effettuata sugli uffici competenti; la Giunta Regionale, con in testa il presidente Roberto Maroni e, un particolare grazie al gruppo consigliare regionale della Lega Nord che attraverso il nostro capogruppo, Massimiliano Romeo, si è fatto portavoce, interessandosi in prima persona, delle istanze che, attraverso la sezione della Lega Nord di Meda, provenivano dal nostro territorio.

Per ultimo, poiché siamo onesti e corretti e non amiamo prenderci tutti i meriti di un risultato ottenuto lavorando su più fronti, riconosciamo il lavoro fatto dall’attuale amministrazione che ha da subito aperto canali con la Regione per lo sblocco del terzo lotto della riqualificazione della stazione di Meda.

Con la DGR X/4423 si è posto un importante tassello, il finanziamento degli interventi, senza il quale saremmo a parlare del nulla; ma ora è necessario non allentare la tensione perché agli atti segua, in tempi brevissimi, l’esecuzione delle opere in buona parte già progettate ed, alcune delle quali (ascensori per disabili e passeggini) non più procrastinabili. 

Allegheremo la DGR non appena sarà pubblicata sulla Burl

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CIAO CHICCO, CI MANCHERAI TANTO…

giovedì, dicembre 3rd, 2015

Ci ha lasciati oggi, con la stessa velocità con cui viveva la sua vita, Maurizio Barni detto Chicco.

Nato a Meda il 18 novembre 1956, è un medese doc, di famiglia molto conosciuta nella nostra città. Ha vissuto la sua esperienza politico/amministrativa presso il comune di Novedrate dove è stato vice-sindaco dal 1997 ed il 6 maggio 2012 è stato eletto, per il suo secondo mandato, a Sindaco, ruolo che ha ricoperto fino all’ultimo.

Un amico personale di molti di noi e della sezione di Meda che si stringe in un forte abbraccio ai familiari cui vanno le nostre più sentite condoglianze.

Ciao Chicco…

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CONSIGLIO COMUNALE DEL 29.10.2015 – LE POSIZIONI ASSUNTE DALLA LEGA SUI PRINCIPALI PUNTI TRATTATI.

venerdì, ottobre 30th, 2015

MOZIONE LOTTIZZAZIONE FARGA

Dopo una dovuta ricostruzione della situazione dell’area, abbiamo sottolineato il fatto che la mozione ha come obiettivo quello di riaccendere i fari su una questione che troppo spesso è finita nel dimenticatoio e che deve vedere il comune tutelare i residenti che in buona fede hanno acquistato casa in questa zona.

la lottizzazione è datata 1986….meglio non dire cosa c’era dietro questa lottizzazione che non sarebbe mai dovuta sorgere….Durante la seconda giunta leghista si avviano le pratiche per sbloccare la situazione che finiscono nel dimenticatoio durante la giunta Asnaghi. Con il ritorno della giunta leghista dal 2007 la pratica torna all’ordine del giorno con incontri con i residenti, raccolta informazioni e documenti e, nel 2009, avvio pratiche per abusi edilizi. Il passo successivo, prima mai fatto, è stato l’inserimento nell’elenco opere pubbliche della sistemazione dell’area come secondo lotto della riqualificazione di via Martesana.”

Non appena saremo in possesso del testo, riporteremo la risposta della maggioranza di governo alla nostra interrogazione.

MOZIONE ANPI

Antefatto: la sezione medese dell’ANPI ha inviato, a tutti i gruppi rappresentati in consiglio comunale, lettera per aderire alla marcia della pace e mozione da presentare possibilmente da tutti condivisa in consiglio comunale.

La mozione risulta di tenore inaccettabile scivolando sulla denuncia del razzismo e della xenofobia relativa alla questione profughi e additando come produttori di “fandonie” coloro che hanno un’idea diversa dalla loro circa la questione che ha valenza mondiale.

Questa la nostra dichiarazione:

Da sempre consideriamo il consiglio comunale un luogo per discutere di faccende medesi riconoscendo che attualmente il problema emergenza immigrati, anche per scelta dell’amministrazione, non tange il nostro comune. Detto ciò la mozione è irricevibile: non puoi, infatti, chiedere l’adesione alla marcia della pace e poi presentare un documento che usa termini bellici, proponendo di imporre, quindi, le proprie idee con la forza. Ben altro dovrebbe fare un’associazione come l’ANPI e, cioè, pacificare, cercare una sintesi fra le parti.

Per questo motivo, per non far scivolare in inutili polemiche la discussione con strumentalizzazioni, generalizzazioni e “fandonie”, come gruppo Lega Nord non prenderemo parte alla discussione ed alla votazione.”

MOZIONE RIFORMA SISTEMA SANITARIO LOMBARDO – RIORGANIZZAZIONE TERRITORIALE

IL tema della mozione, emendato in serata poiché il testo era di fatto superato dalle decisioni prese in commissione regionale competente, verteva non sull’impianto della riforma (che ha raccolto, in consiglio comunale, i favori di quasi tutti gli intervenuti sottolineando in particolare il giudizio positivo del sindaco Caimi) ma sull’allegato 1 che va a ridisegnare la mappa delle ex ASL.

La nostra posizione è stata espressa dopo aver, per completezza d’informazione, esposto i punti cardine della riforma (di seguito due slide riassuntive):

“Il tema posto dalla mozione, rispetto all’impianto del riforma, è un non problema importante ma non ne è perno. Allegato 1, cui facciamo riferimento, è l’unica parte non tecnica della riforma ma influenzata da scelte politica e da campanilismi. 

La bontà dell’impianto della riforma sta nel fatto che, a regime e con le necessarie correzioni la riforma è già deciso che sarà estesa a livello nazionale.

E’ giusto togliere dal tavolo falsi luoghi comuni e atti di “terrorismo” psicologico: la riforma vede il nostro comune collegato, come azienda di riferimento agli ospedali di Seregno, Giussano, Carate e Vimercate; detto ciò, Desio non chiude (una “panzana” girata in questo periodo) e, per il principio di libertà di scelta del paziente, non saremo obbligati ad andare a Vimercate ed in caso di emergenza la destinazione ad un ospedale sarà legata alla valutazione del caso.

La scelta che vede il territorio del comune di Meda ricompreso sotto l’azienda ospedaliera di Vimercate è buona cosa poiché è un bacino d’utenza molto più piccolo rispetto a Monza con, quindi, un potenziale miglior servizio verso la cittadinanza.

Detto ciò resta la libertà di scelta per il cittadino che può liberamente scegliere l’ospedale in cui andare. Una nota statistica che sottolinea questo aspetto anche con l’attuale assetto: Desio è l’ospedale, tra quelli brianzoli, che meno attrae i cittadini ricompresi nel suo bacino d’utenza che, spesso, scelgono altri ospedali del territorio.

Inoltre, l’unione di Desio a Monza, che è un polo universitario, non può che far bene all’ospedale di Desio.

Detto ciò, pochi hanno approfondito il fatto che la scelta della suddivisione in questo modo è anche legata alla necessità di tenere slegate le due uniche aziende consortili presenti nel territorio brianzolo: Consorzio Codebri a Desio e azienda speciale consortile “Offerta Sociale” di Vimercate.

Detto ciò la riforma è frutto di un ottimo lavoro condiviso dalla maggior parte dei partiti rappresentati in consiglio regionale.

La Lombardia, già eccellenza sanitaria in Europa dopo la riforma del 1997, soprattutto sotto il profilo ospedaliero, con questa riforma va a sistemare la rete territoriale con un progetto volto alla razionalizzazione delle risorse e con l’obiettivo principale della domiciliarietà delle cure principalmente per i malati cronici.

A regime e con la risoluzione di alcune tematiche come quelle legate ai medici di base (qui sta la vera novità della riforma con questi presidi territoriali che si vorrebbero aperti 24 su 24) si dovrebbe arrivare ad una sensibile riduzione dei tempi d’attesa per visite ed esami clinici.

Per dare un informazione completa ai cittadimi Medesi, il nostro comune farà parte della nuova ATS (Azienda di tutela della salute) Brianza che comprende Monza e Lecco.

Le polemiche sorte attorno alla riforma sono per la maggior parte spinte da chi rischia di perdere ruoli di potere o di dover tornare a ricoprire posti di lavoro più territoriali; si sappia, infatti, che le ASL passano dalle attuali 15 a 8 e che i risparmi derivanti da questa razionalizzazione saranno utilizzati per ridurre il costo dei ticket, le rette delle RSA e le liste d’attesa (in questo caso accogliendo richieste delle minoranze in consiglio regionale).”

La Lega Nord Meda sulla mozione, una volta ri-sottolineata la bontà della riforma, ha espresso un voto di astensione ritenendo sempre e comunque giusto il diritto del territorio ad avanzare questioni e proposte volte a tutelare i propri cittadini ed a partecipare al cammino delle riforme.

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LA VERITA’….

venerdì, ottobre 23rd, 2015

Copia di LOCANDINAPEDEMONTANA

DOTE SPORT LOMBARDIA E COMUNE DI MEDA – L’ADESIONE E’ MISTERIOSA

mercoledì, settembre 30th, 2015

Premettiamo che Regione Lombardia ha lanciato la “Dote Sport” e in via sperimentale mette a disposizione per quest’anno 1,6 milioni di euro, destinati ad aiutare le famiglie a sostenere il costo per le attività sportive dei propri figli; l’iniziativa è rivolta a minori appartenenti alle famiglie residenti in Lombardia, che vengano iscritti e frequentino un corso o un’attività sportiva nel periodo settembre 2015 – giugno 2016.

Salvo proroghe, le domande devono essere presentate dalle ore 12.00 del 14 settembre 2015 fino alle ore 16.00 del 19 ottobre 2015.

Le famiglie, per poter presentare la domanda, devono risiede in un Comune che abbia aderito all’iniziativa; pertanto, prima di procedere con la compilazione della domanda, il richiedente dovrà verificare che il proprio Comune sia incluso nell’elenco dei Comuni aderenti.

Premettendo che ad oggi il comune di Meda risulta nell’elenco dei comuni aderenti all’iniziativa e che, compito principale del comune è, in concomitanza con l’apertura della presentazione delle domande di adesione a “DOTE SPORT” da parte delle famiglie, al fine di garantire l’omogeneità e l’unicità della comunicazione sul territorio, pubblicizzare in ogni modo il bando con la modulistica predisposta da Regione Lombardia per la diffusione delle informazioni, la domanda sorge spontanea:

PERCHE’ IL COMUNE DI MEDA HA ADERITO E AD OGGI NON HA IN ALCUN MODO PUBBLICIZZATO QUESTO BANDO FRA LE FAMIGLIE E LE SOCIETA’ SPORTIVE MEDESI?

Nessun articolo di giornale o pubblicizzazione sul sito, perchè?

Saremmo felici di essere smentiti dal comune attestandoci di avere fatto tutto quanto in loro potere per diffondere l’iniziativa.

Alle famiglie interessate al bando e che possiamo raggiungere con i nostri mezzi, consigliamo di visitare il sito dedicato al link Dote Sport – regione Lombardia o collegarsi al sito  http://www.agevolazioni.regione.lombardia.it/  per presentare la domanda

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SE ANCHE “IL FATTO QUOTIDIANO” RICONOSCE LE RAGIONI DI SALVINI…

mercoledì, giugno 24th, 2015

da “Il Fatto Quotidiano” del 24.06.2015

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GRANDE LUTTO PER LA CITTA’ DI MEDA

giovedì, marzo 19th, 2015
La Lega Nord Meda esprime il proprio cordoglio al marito Sergio, al figlio ed ai familiari per la scomparsa della concittadina Giuseppina Biella.
Assurdo che un viaggio di piacere a visitare le bellezze del mondo si trasformi in un viaggio di morte.
Vicinanza ai familiari di tutte le vittime della strage del museo Bardo ed ai tunisini perché sappiano contrastare questa ondata di violenza terroristica sul proprio territorio.
Certi della sensibilità del sindaco Caimi ed in considerazione della gravità dell’evento accaduto, chiediamo di valutare la possibilità di indire il lutto cittadino nel giorno del rientro della salma a Meda o nel giorno del funerale.
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