SE PRIMA MEDA ERA SALVAGUARDATA…ORA E’ DEFINITIVAMENTE SALVA…
lunedì, giugno 25th, 2012Meda ora ha il suo nuovo strumento urbanistico; una buona base sicuramente modificabile e migliorabile.
Il PGT, infatti, per sua natura, è uno strumento meno rigido del vecchio piano regolatore e che, quindi, lascia ampie possibilità di modifica.
Concordiamo sulla necessità di rivalutazione e modifica delle aree di trasformazione; l’iter lungo previsto dalla legge 12/05 per l’approvazione del PGT può vedere mutata la situazione sociale ed economica che, con la crisi in corso, può essere anche molto repentina e particolarmente mutevole; in virtù di ciò, quelli che erano dei piani integrati o aree di trasformazione considerate consone nel 2009, possono oggi non essere più necessarie o sovradimensionate.
La Lega aveva da tempo fatto una valutazione in merito ma, la lunghezza delle procedure per l’eventuale variazione in fase di strumento non adottato o approvato (ritorno in VAS) e la necessità di approvare lo strumento urbanistico, aveva portato a pensare ad una successiva variante a PGT approvato.
Nel frattempo si era introdotta, nella normativa relativa alle aree di trasformazione, una negoziazione che poneva gli indici, prima previsti come fissi, come valore massimo raggiungibile a seguito di contrattazione con l’amministrazione.
A dimostrazione dell’intenzione di ciò nel programma elettorale della Lega Nord nel capitolo relativo all’urbanistica si dice: “Sarà approntata una politica di rivisitazione delle aree di trasformazione con un ridimensionamento ed una nuova disciplina di tutte quelle previste nel PGT”.
Ripetiamo che, l’aver introdotto norme di negoziazione degli ambiti di trasformazione, permette all’Amministrazione, a qualsiasi Amministrazione, di avere in mano la gestione di dette aree che potranno, nell’eventualità, partire solo su input dell’amministrazione stessa ed a piena soddisfazione degli intenti di questa su ogni singola area.
Prendendo atto della più volte ripetuta volontà dell’amministrazione di Centro Sinistra di apportare variazioni allo strumento di programmazione territoriale approvato, sottolineiamo fin d’ora che resta e resterà la contrarietà della Lega Nord ad introdurre nel PGT di Meda il ricorso alla perequazione, per le problematiche createsi con questo strumento nei comuni che l’hanno introdotta e per la particolarità della situazione medese.
Concludiamo ringraziando il grande gruppo consiliare della Lega Nord e la giunta che nel periodo 2007/12 si sono spesi, nonostante ritardi dovuti ad eventi esterni all’amministrazione, per dare a Meda il nuovo strumento di programmazione urbanistica e i tecnici tutti per il grande lavoro profuso”.
LA BONTA’ DI FONDO DEL PGT APPROVATO: ELEMENTI PRINCIPALI
In particolare l’attenzione si deve porre sulla riduzione del consumo di suolo e sulla riduzione degli indici edificatori e dell’incremento della densità di popolazione puntando sulla valorizzazione del patrimonio edilizio esistente rispetto a nuove edificazioni residenziali. Va sottolineato, a proposito di volumi residenziali e di aree di trasformazione, che, a differenza di quanto detto più volte a sproposito durante la maratona di approvazione in consiglio comunale, dei 393.000 mc potenziali delle aree di trasformazione, solo 22000 mc sono potenzialmente residenziali (compresa una quota di commerciale), togliendo, rispetto al PRG, la previsione di percentuali di residenziale in altre aree di consolidamento).
Alla base degli strumenti regionali e provinciali v’è la prescrizione chiara che impone ai nuovi PGT la riduzione del consumo di suolo: nelle loro prescrizioni, i due enti, nulla eccepiscono al PGT di Meda su questo tema, riconoscendo la grossa riduzione di volumetrie.
Lo stesso vale per l’ambiente: oltre alla conferma ed all’irrigidimento delle norme a tutela del parco della Brughiera, all’eliminazione della previsione di nuove edificazioni in zona collinare, anche in zona esterna al Plis, vi è l’importante introduzione della nuova area di connessione ecologica, parco delle cave, un’area verde di enorme dimensione.
Si introducono, inoltre, importanti novità per il rilancio del centro storico; oltre al raddoppio del suo perimetro, all’introduzione di agevolazioni in senso di riduzione degli oneri di urbanizzazione in caso di interventi edilizi, importante è il capitolo relativo al commercio ed all’apertura delle corti alla fruizione pubblica.
Altro punto, per noi fondamentale da sempre, è la centralità delle attività produttive e la tutela di queste, ma, anche, l’introduzione di norme, prima non previste, per la riconversione del produttivo dismesso in ambiti a gestione familiare (casa/bottega).
Da ultimo v’è da affrontare il discorso relativo all’area AT1 – stazione d’interscambio: molto chiaro è il parere regione che non boccia progetto, anzi, lo considera uno dei pochi progetti compatibili con Expo 2015; comprensibile il dettato della regione relativo alla previsione politica nel PGT delle previsioni su detta aree ed al rimandando ad un accordo di programma che per 3 anni, circa, la precedente amministrazione ha tentato di instaurare arrivando al tavolo tecnico con il coinvolgimento di tutti gli enti interessati.
Ha fatto piacere, sul punto in questione, il riconoscimento della validità, seppur con dei distinguo, dell’importante previsione del Polo delle Stazioni dalla quasi totalità delle forze politiche rappresentate in consiglio comunale.