LEGA SALVINI PREMIER – LEGA LOMBARDA SEZ. MEDA

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COMUNICATO STAMPA – NO ALLEANZE DI GOVERNO: LA LEGA NORD MEDA PROSEGUIRA’ DA SOLA L’ESPERIENZA AMMINISTRATIVA DELLA CITTA’ DI MEDA

mercoledì, dicembre 19th, 2012

Nel corso dell’Assemblea dei militanti della sezione della Lega Nord Meda, alla presenza del Segretario Provinciale, Dionigi Canobbio, del Segretario di Circoscrizione, Loris Dante e del sindaco Giorgio Taveggia, tra i temi affrontati in vista del ritorno alla guida della città di Meda, si è discusso dei rapporti con le altre forze politiche e le liste civiche presenti all’interno del consiglio comunale medese.

Si è ribadito un secco no, fortemente condiviso dal sindaco Taveggia, ad alleanze di governo, mentre una chiara apertura a collaborazioni e condivisioni attive e fruttifere sui principali punti di interesse per la città.

“Con tale presa di posizione – sottolinea il segretario della Lega Nord Meda, Mauro Tonoli – si vuole, anche, definitivamente annullare alcune voci, prive di ogni fondamento, presenti in città che parlano di possibili accordi pre-elettorali con il PDL medese; la condotta della Lega Nord Meda è ed è stata in linea con quanto comunicato nel mese di maggio 2012, a seguito del primo turno delle elezioni, dalla Segreteria Provinciale che comunicava che non ci sarebbe stato nessun apparentamento a Meda con altri partiti, movimenti o liste civiche”.

14-12-2012: PUBBLICATA LA SENTENZA TAR LOMBARDIA SUL RICORSO ELETTORALE

sabato, dicembre 15th, 2012

Ora è ufficiale; in tarda serata è stata pubblicata sul sito del TAR Lombardia la sentenza relativa al ricorso presentato in data 01.06.2012 dal candidato sindaco Giorgio Taveggia, avverso l’esito delle elezioni amministrative per il rinnovo di sindaco e consiglio comunale per la città di Meda.

La sentenza, come anticipato dal dispositivo pubblicato sullo stesso sito in data 05.12.2012, ribalta il risultato sancito nei verbali a seguito del turno di ballottaggio tenutosi nel mese di maggio scorso.

La disputa allora si chiuse con il seguente risultato:

Gianni Caimi voti 3867

Giorgio Fiorenzo Taveggia voti 3866

Questo il nuovo risultato finale sancito dalla sentenza del TAR:

Gianni Caimi voti 3865

Giorgio Fiorenzo Taveggia voti 3868

Ora le autorità preposte dovranno procedere con l’esecuzione della sentenza, passaggio che renderà ufficiale il ritorno di Giorgio Taveggia alla carica di Sindaco della città di Meda.

Per chi volesse approfondire l’argomento, invitiamo ad andare al link http://www.giustizia-amministrativa.it/WEBY2K/intermediate.asp?Reg=Lombardia&Tar=Milano e ricercare il ricorso 1400/2012 dove è possibile trovare tutti gli atti relativi al procedimento.

Allegato al presente articolo forniamo, in formato pdf, copia della sentenza.

N. 01400:2012 REG.RIC.

LEGA NORD MEDA: I PUNTI PROGRAMMATICI PRINCIPALI PER MEDA

domenica, dicembre 9th, 2012

Nell’imminenza del possibile ritorno della Lega Nord Meda al governo della città, essendo passati più di sei mesi dal periodo di campagna elettorale, riteniamo corretto riprendere i principali punti programmatici del nostro programma elettorale aggiornandoli agli eventi succedutisi in questi mesi:

– la stazione di interscambio, progetto ambizioso e di grande impatto, deve, in un periodo di congiuntura economica, passare in secondo piano come scenario futuro; da cogliere la grande opportunità della ristrutturazione e sistemazione della vecchia stazione; va, infine, su questo tema, confermata con forza la scelta della realizzazione di due sottopassaggi alle FNM che verranno realizzati da Pedemontana, occasione da non perdere;

– Sostegno, da attori attivi e principali, alle politiche di incentivazione del trasporto su ferro a tutela dei pendolari;

Piano di Governo del Territorio: avvio variante con eliminazione aree di trasformazione previste su aree verdi; ridefinizione dell’area di trasformazione ex Meda Span e di tutte le altre previste nello strumento urbanistico; previsione, nel piano delle regole, dell’attuazione di una di politica di riduzione del consumo di suolo con sviluppo verticale delle costruzioni (mantenendo le stesse volumetrie, invece di uno sviluppo orizzontale che comporta una maggiore copertura del terreno, prevedere altezze differenziate a seconda della zona; tale politica nel lungo periodo, può portare a ricreare spazi verdi, parcheggi, marciapiedi più confortevoli); stesura del Piano di riqualificazione percettiva; infine, per il rilancio del centro storico politiche di forte agevolazione/incentivazione;

– adozione del piano comunale di protezione civile;

– nuova politica di bilancio: riduzione drastica spese per consulenze e spese legali;

– personale: ridefinizione delle dirigenze;

no ad alleanze di governo, si a collaborazioni e condivisioni attive e fruttifere sui principali punti di interesse per la città; costanti incontri con la cittadinanza.

Tutto il resto è possibile ritrovarlo nel programma elettorale ufficiale qui sotto.

MA NOI DELLA PROVINCIA DI MONZA E DELLA BRIANZA QUANDO CI DIAMO UNA MOSSA!!!! SVEGLIA BRIANZOLI….

giovedì, novembre 8th, 2012

Questo è quello che succede a Prato con una grande risposta di comuni e provincia ben consapevoli della negatività assoluta dell’area metropolitana; la reazione non ha colore, tutti i partiti sono concordi e portano avanti una battaglia comune. A Monza e nei nostri comuni che cosa si sta facendo? Accettiamo senza alcuna reazione e resistenza l’area metropolitana e la “quasi” cancellazione dei nostri millenari comuni? 

Comune e provincia in rivolta contro la città metropolitana

Il governo vara il “mostro” con Firenze e Pistoia, i consigli comunale e provinciale pretendono un passo indietro

PRATO. La sintesi della più brutta giornata che il consiglio comunale e la giunta abbiano mai vissuto dal giorno dell’insediamento è dell’assessore Roberto Caverni: «Io fo’ festa a breve e non me ne interessa, mi dispiace tanto – dice scuotendo la testa – perché io non mi sento fiorentino. Ma via, s’è lottato tutta la vita…»

Il clima in consiglio comunale, una riunione informale, convocata d’urgenza dal presidente Maurizio Bettazzi, ma che produrrà un documento unitario, è quello delle sconfitte che bruciano. Prato sotto Firenze e con Pistoia nella città metropolitana, quell’organismo “geneticamente modificato” – è il giudizio diffuso – del quale ancora poco si sa – perché il decreto il governo non l’ha diffuso – e quel poco non convince, proprio non piace. E soprattutto lascia di stucco la capriola del governo Monti «che ha costretto i territori a un percorso lungo e ben individuato – dice il sindaco Roberto Cenni – nel quale le deroghe erano state scartate e gli ambiti e i ruoli della riorganizzazione ben definiti, per poi in una sola notte contraddire sé stesso, fare un ribaltone assurdo che non si sa dove ci porterà e tutto sotto la spinta evidente di pressioni politiche che io non conosco ma che sono evidenti per tutti. Alla fine – conclude – sarebbe stato meglio avviare un percorso di riforma costituzionale e cancellare tutte le Province affidando le deroghe a Comuni e Regioni». Tradimento. Di questo parla Cenni.

È stato Bettazzi – riepilogando la vorticosa successione di avvenimenti che ha portato al ribaltone di ieri – a chiedere di formalizzare in un documento condiviso che «i 56 parlamentari eletti in Toscana quando si troveranno a votare, in commissione e in aula, il testo della legge, si assumano la responsabilità di tutelare i territori che li hanno portati in Parlamento e votare contro». Insomma di staccare la spina. Bettazzi, appesa un attimo la giacca di presidente del consiglio comunale, fa anche di più. Parla di «faida tutta interna al centro sinistra» evidentemente il riferimento va a “bersaniani” e “renziani”, che sul gioco dei dimensionamenti, in Toscana e in particolare quello della città metropolitana – secondo Bettazzi – tenterebbero di mettere a tacere possibili aspirazioni future. E parla di un governatore della Regione, Enrico Rossi «che avviando una discussione su un improbabile e inesistente assetto di aree vaste ha creato ancora più confusione ed è stato il primo dei responsabili di ciò che è accaduto e ora dovrebbe dimettersi».

Nelle stesse ore si è riunito anche il consiglio provinciale e con obiettivi e risultati simili: un “no” deciso e unanime alla città metropolitana formata da Firenze-Prato e Pistoia. Il consiglio provinciale ha approvato all’unanimità una mozione (sottoscritta da tutti i gruppi, di maggioranza e minoranza (Pd, Idv,Pdl, Udc, Fli, Lega nord) che dice no alla scelta del governo e «dà pieno sostegno al presidente Gestri nella sua richiesta al Parlamento di modifica del decreto del governo». Gestri aveva parlato di «blitz e colpo di mano del governo». Nella mozione inoltre si ipotizza il ricorso contro il decreto, qualora non intervenga la Corte costituzionale. Una battaglia che si annuncia a tutto campo.

Aggiornamento – RICORSO AVVERSO RISULTATO ELEZIONI COMUNALI 2012 – RINVIO UDIENZA

martedì, ottobre 9th, 2012

Oggi a Milano presso il Tribunale Amministrativo Regionale della Lombardia sezione 4 si è tenuta la prima udienza del ricorso presentato dal candidato sindaco della Lega Nord, Giorgio Taveggia, avverso il risultato delle elezioni amministrative del comune di Meda tenutesi nel maggio del 2012 che, come è a tutti noto, si sono concluse con la vittoria al ballottaggio del candidato del centrosinistra, Gianni Caimi, per un solo voto.

Oggi alle ore 11.00 presso il TAR Lombardia si è tenuta l’udienza per il ricorso sul risultato delle elezioni amministrative 2012 del comune di Meda. Il Presidente della sezione 4, dott. De Leo, ha comunicato di dover emettere un’ordinanza con la quale acquisire le ulteriori schede contestate nel controricorso presentato dal candidato Gianni Caimi e dai consiglieri comunali eletti del Partito Democratico.

La causa sarà rinviata ad una successiva udienza, al termine dell’istruttoria sugli elementi aggiunti nel ricorso incidentale di parte, in data che verrà comunicata alle parti dal Tribunale.

Continueremo a tenere sul blog un aggiornamento sull’andamento del ricorso e comunicheremo, appena possibile, la data della nuova udienza.

PEDEMONTANA – SPUNTI A SEGUITO INCONTRO c/o QUARTIERE POLO del 11.09.2012

venerdì, settembre 14th, 2012

La riunione settimanale di sezione di mercoledì 12 settembre 2012 è stata dedicata al resoconto ed al dibattito circa la riunione su Pedemontana ed altri argomenti tenutasi presso la sede dell’Associazione Cittadini Quartiere Polo martedì 11 settembre alle ore 18; a tale riunione hanno partecipato Luciano Candian e Marco Zanella, rappresentanti della Lega Nord ed anche rappresenti del gruppo ciclistico GS Medese per trattare uno degli argomenti all’ordine del giorno relativo al ciclodromo. Rinviamo la trattazione di questo argomento ad un successivo post..

Come ci si poteva attendere, il discorso principale dell’incontro è stato Pedemontana.

Da subito una domanda ed un’osservazione: cosa centra il Centro Promozione Brianza di Cabiate con questa vicenda che, per lo svolgimento della serata, è di totale competenza medese? Non ci sarà sotto qualche interesse particolare affinché l’opera venga modificata in alcuni suoi aspetti? Sicuramente non è così, ma non ci spieghiamo tanto impegno da tale organizzazione.

L’osservazione è invece relativa ad una domanda posta ai nostri rappresentanti che ci ha sorpreso: un candidato sindaco alle ultime elezioni rappresentante una lista civica ci ha chiesto se a noi interessa l’argomento Pedemontana; al rappresentante rispondiamo che, mentre Lui ha scoperto cosa fosse Pedemontana nel mese di marzo del 2012 ed ancora oggi ha da apprendere molte cose per la mancanza di memoria storica sull’argomento, la Lega Nord Meda da anni si è impegnata nel ridurre al minimo l’impatto di questa infrastruttura su Meda raggiungendo risultati da tutti riconosciuti come più che soddisfacenti.

Ci sembra che qualcuno faccia il “furbetto” sulla pelle dei medesi per farsi bello ai loro occhi…

Pedemontana deve essere un argomento che veda il paese unito per cercare una soluzione ma per alcuni è il modo per creare scompiglio e confusione nelle persone e mezzo per denigrare gli avversari storici e del momento; un metodo che ben conosciamo perché usato sistematicamente negli ultimi dieci anni da persone che apparentemente hanno lasciato la vita politica ma hanno solo cambiato ruolo: da persone in prima fila a registi, burattinai della faccia di turno.

Detto ciò è necessario entrare nel tecnico per meglio specificare alcune posizioni espresse in un documento rilasciato ai presenti.

Il primo punto è sulla possibilità di spostare la pista ciclabile di collegamento tra il quartiere Polo ed il centro sportivo; nulla in contrario a prevederlo in attraversamento al Bosco delle Querce verso la via Vignazzola, ma ci sovviene una domanda: è il caso di prevedere un attraversamento ciclo-pedonale in corrispondenza di uno svincolo autostradale? Sicuramente no, tranne nel caso di costruzione di due ponti che sovrappassino lo svincolo fino a giungere nel parco o di un lunghissimo sottopassaggio; per costi e qualifiche tecniche/sanitarie una soluzione molto difficile.

Il secondo argomento verte sulla convinzione degli organizzatori l’incontro che la rinuncia al progetto di nuovo svincolo di Meda che ha portato alla semplice sistemazione di quello esistente (la motivazione è di evitare l’invasione del parco “Bosco delle Querce” da parte dell’infrastruttura e la riduzione del movimento terra in zona A del disastro diossina) porterà alla conseguenza “Bosco salvato – Polo più inquinato”. Citiamo testualmente il comunicato: “[..] L’utenza di Seveso sarà così obbligata a transitare sullo svincolo di Meda e dalla rotatoria di via Marco Polo – Tre Venezie – Vignazzola. Verranno così a crearsi un’entrata ed un’uscita autostradali totalmente all’interno del quartiere Polo.

Per aiutarci a meglio comprendere il tutto di seguito riportiamo planimetria del progetto relativa al punto in oggetto.

 

Partiamo da un presupposto: la Milano-Meda è percorsa per il 90% in direzione del capoluogo lombardo. Tale dato è di estrema importante al punto d’aver spinto Autostrada Pedemontana a progettare l’infrastruttura a tre corsie fino a Meda ed a due corsie da Meda in direzione Varese.

Dire che l’utenza di Seveso dovrà transitare per il quartiere Polo è quantomeno forviante perché poco specifico.

Grazie alle decisioni prese, su spinta decisiva di Meda, durante il consiglio di Vigilanza del 27 aprile 2012, di fronte alla ferma volontà di Regione e Provincia di approvare una soluzione che non occupasse territorio del Bosco delle Querce, si è concluso che, pur mantenendo lo svincolo attuale, si introduca una nuova viabilità parallela all’autostrada creando un’uscita diretta su via Vignazzola che convoglierà tutto il traffico proveniente da Milano fuori da Meda centro e, soprattutto, dal quartiere Polo. Tutto quello, invece, in entrata verso Milano proveniente da Seveso e dalla nuova Tangenziale di Meda avrà la stessa rampa d’entrata attuale. Tale flusso di traffico rappresenta, lo ripetiamo, il 90% dell’utenza che percorrerà lo svincolo di Meda.

Solo il restante flusso in direzione Lentate/Cermenate dovrà passare da Meda Centro o dal percorso Marco Polo/rotatoria via Tre Venezie come succede già oggi.

È assolutamente eccessivo dire che si creerà un’entrata ed un’uscita all’interno del quartiere Polo.

Detto ciò, sarebbe buona cosa se gli sforzi di tutti noi si concentrassero  sull’ impegnare i progettisti di Pedemontana a trovare una soluzione che riesca ad evitare il passaggio in Meda e nel quartiere Polo di questo residuale flusso di traffico. L’alternativa non può e non deve essere il ritorno al progetto di nuovo svincolo che andrebbe a discapito del Bosco delle Querce.

Per concludere è assolutamente falso dire “Bosco salvato – Polo più inquinato”… perché la modifica dello svincolo con la nuova uscita su Vignazzola e la Tangenziale Est di Meda è dimostrato che tolgono dal quartiere il 90% del traffico rispetto ad oggi; è, invece, patetico, permetteteci tale termine, dire che sul Polo vi sarà incremento di traffico poiché lo si catalizzerà attraverso le tangenzialine di tutto il distretto del legno-arredo…l’aspetto patetico sta nel fatto che a richiedere le cosiddette “tangenzialine” del distretto Legno Arredo per collegarsi a Pedemontana è stato proprio il Centro Promozione Brianza Cabiate che, in tal caso, sarebbe causa di una canalizzazione di maggiore traffico verso il Polo e la via Vignazzola attraverso la sua richiesta di piccoli tratti di strada nelle zone industriali di Cabiate e Mariano creando una via diretta verso l’autostrada.

25 LUGLIO 2012 – UNA BELLA SERATA IN SEZIONE

giovedì, luglio 26th, 2012

Serata particolare quella del 25 luglio in sezione; si è parlato di economica e, grazie alla presenza del Consigliere Regionale Massimiliano Romeo, dello stato di “salute” della Regione Lombardia e dell’Italia…ma il momento clou è stata la cerimonia di consegna delle targhe ai Consiglieri Comunali della città di Meda durante l’Amministrazione 2007/2012 a riconoscimento dell’impegno profuso per la propria città.

Il Direttivo di sezione ha ritenuto cosa giusta predisporre una targa che, nella sua semplicità, rimanesse a ricordo del bel periodo di amministrazione della città di Meda (2007/2012).

I Consiglieri Comunali della Lega Nord Meda, ruolo determinante all”interno della macchina politica di una città, hanno dato un apporto fondamentale nelle scelte per la loro comunità; un gruppo formato da molti giovani e da persone alla prima esperienza amministrativa che, con l’apporto di chi l’esperienza l’aveva maturata nei mandati precedenti, ha saputo crescere ed imparare raggiungendo una maturità che gli ha permesso, nel corso del mandato, di farsi promotore di iniziative e di portare avanti importanti punti per il futuro della nostra città mettendoci la faccia e, moltissime volte, anche il proprio impegno al sostegno di svariati eventi ed appuntamenti.

Greta, Claudia, Luigia, Marco, Luciano, Cesare, Luca, Roberto, Diego, Fabio, Mauro

a Voi tutti un grande

GRAZIE

 

Nella pagina dedicata alle foto travate il servizio fotografico della serata.

A SITUAZIONE PARTICOLARE…INTERPRETAZIONE VOLUTAMENTE PARTICOLARE?

mercoledì, luglio 18th, 2012

Leggiamo in questi giorni su testate giornalistiche cartacee ed on line di una presunta mancanza di sostegno della Lega Nord Meda all’ex sindaco Giorgio Taveggia nella vicenda del ricorso al TAR sul risultato delle elezioni amministrative di maggio 2012.

Certo è che la particolarità della situazione e la sua difficoltà di lettura potrebbe indurre in interpretazioni particolari e volutamente faziose, volte a far apparire dissapori all’interno del primo partito medese.

Nulla di più contrario alla realtà.

Come primo punto, a riprova del sostegno dato dalla locale sezione della Lega Nord per l’Indipendenza della Padania al suo candidato Sindaco, vogliamo portare ad esempio la grandissima campagna elettorale svolta, elogiata da più parti anche a noi avverse.

Falso, inoltre, dire che la Lega Nord sezione di Meda non conosce la situazione del ricorso; infatti su molti giornali è apparsa la spiegazione del ricorso al TAR fornita proprio da esponenti locali della Lega interpellati.

Quanto all’aggiornamento richiesto da Il Cittadino, la sezione non poteva rispondere poiché non possedeva al momento il contro-ricorso dell’attuale amministrazione che non era ancora stato notificato al ricorrente.

Detto ciò, è sicuro che, la non partecipazione di Taveggia ai consigli comunali, potrebbe indurre a ipotesi di divisione, ma è stato più volte chiarito che Taveggia non partecipa ai consigli comunali proprio perché titolare del ricorso ed impossibilitato a partecipare ad un’assemblea di cui, con il ricorso, non riconosce la validità (naturalmente su parere del gruppo di avvocati che sostiene l’azione).

Questa situazione spiega anche il perché la Lega Nord sezione di Meda non abbia la titolarità dell’azione: ricordando che per legge ogni cittadino medese votante poteva proporre ricorso (non un partito!), si è con coscienza deciso che il ricorrente fosse Taveggia per non vincolare tecnicamente e politicamente la Lega medese e potendo fin dal primo atto partecipare alla vita amministrativa comunale tra i banchi dell’opposizione senza lasciare un vuoto di mesi fino alla decisione del TAR. La questione è diversa per quanto riguarda il PD: il contro-ricorso è infatti stato presentato da tutti i soggetti cui è stato notificato, a norma di legge, il ricorso di Taveggia.

Bisogna, infine, prendere atto della decisione personale di Taveggia di prendersi un periodo di riposo e di riflessione “staccando la spina” in  attesa dell’esito del ricorso con, comunque, il gruppo consigliare e la sezione tutta che, con rinnovato spirito e dedizione per la propria idea politica e per la propria città, proseguono al massimo la loro azione politica e la presenza sul territorio.

Giorgio Taveggia è un socio ordinario militante della Lega Nord per l’Indipendenza della Padania, è parte del movimento ed è sostenuto da esso.

LA POSIZIONE DELLA LEGA NORD MEDA SUL BILANCIO DI PREVISIONE E SULL’APPLICAZIONE DELL’ IMU

venerdì, luglio 13th, 2012

Nella giornata del 12/07/2012 si è tenuto il consiglio comunale con all’ordine del giorno l’approvazione del bilancio di previsione 2012, il regolamento IMU e delibere di approvazione delle aliquote IMU ed addizionale IRPEF.

La Lega Nord Meda ha espresso un voto contrario motivato sia da una diversa concezione dell’utilizzo delle risorse a bilancio ma, soprattutto, da una contrarietà politica all’azione nazionale del Governo Monti in tema di tassazione e di imposizioni ai comuni.

Segue, nello specifico, l’intervento sui punti relativi ad IMU e al bilancio di previsione 2012.

Per quanto riguarda i punti all’ordine del giorno relativi ad regolamento IMU ed all’approvazione delle aliquote IMU la Lega Nord Meda ha espresso un voto politico di contrarietà alla tassazione IMU

Con onestà. la Lega, ha dichiarato che, il proprio voto contrario sui punti, è favorito dal fatto di occupare i banchi dell’opposizione: in maggioranza, pur rimanendo un parere negativo sulla tassa, si sarebbe dovuta approvare sia la sua previsione che la sua regolamentazione.

Il Parere della Lega sull’IMU, ritenuta una gabella medievale per il fastidio che essa provoca con particolare riferimento al reinserimento della tassazione sulla prima casa ed alle modalità di applicazione, fa riferimento principalmente alla completa diversità dalla tassazione prevista nella riforma del federalismo fiscale.

L’IMU ha mantenuto solo il nome dell’imposta che doveva entrare in vigore nel 2014. Innanzitutto l’IMU originaria esentava la prima casa, sulla base del principio che pagare una tassa sulla casa in cui si abita è odioso. L’IMU originaria si applicava sulle rendite semplici, e non su quelle rivalutate.

Nel federalismo fiscale l’IMU finiva interamente nelle casse dei Comuni, invece adesso il 50% del gettito viene sottratto dallo stato centrale (in realtà una percentuale maggiore per via di meccanismi tecnici di taglio dei trasferimenti del fondo perequativo). Questo è l’aspetto essenziale, in quanto i Comuni con l’aliquota al 7,6 per mille, facendo pagare le imprese sostanzialmente lo stesso dell’ICI, avrebbero incassato notevolmente di più. Si sarebbe quindi potuto decidere se offrire più servizi o se diminuire l’imposta fino al minimo del 3,8 per mille, nella vera ottica federalista.

Invece con l’IMU attuale se un Comune osa diminuire l’aliquota lo stato gli dice che in ogni caso deve versare nelle casse centrali il 3,8 per mille! Questo rende spesso impossibile ridurre le aliquote, ed i Comuni sono anzi costretti ad alzarle, amplificando ancora di più l’effetto socialmente devastante dell’incremento delle rendite.

Nota politica importante: Le nuove tasse sulla prima casa, previste dalla manovra di Mario Monti, porteranno a Roma svariati miliardi (come detto anche dall’assessore al Bilancio Cecchetti, lo stato si prende quanto ha Lui previsto fregandosene se il comune ha introitato meno rispetto alle previsione imposte dallo stato e mettendo in grande difficoltà l’ente locale) . Più di due terzi delle imposte sulle abitazioni graveranno sulle regioni del nord; e sono destinate a gonfiarsi esponenzialmente con la revisione degli estimi catastali, a fronte di un Meridione dove si parla di 2 milioni di immobili INESISTENTI per il fisco.

E’ di oggi anche la chiara bocciatura di Mario Draghi: nell’analisi sull’Italia, la Bce esprime la preoccupazione che il settore costruzione possa risentire negativamente dalla reintroduzione dell’Imu sulla prima casa e dal graduale rientro delle misure fiscali a favore degli investimenti in immobili residenziali”.

Sul bilancio di previsione, il concetto di base espresso dal gruppo Lega Nord Meda sta nel fatto di toglierci ogni illusione sulla possibilità di manovra (minima) degli amministratori locali sulla stesura del bilancio comunale: “il bilancio non lo fa il comune ma, negli ultimi anni, lo impone lo stato centrale”.

La Lega Nord Meda ritiene lungimirante il tentativo della maggioranza di proseguire nella strada di riduzione dell’utilizzo di avanzo d’amministrazione e oneri per spese correnti (già attuata dalla nostra amministrazione che era scesa nel 2011 al 37%); la maggioranza si spinge più in là, addirittura proponendo da subito l’azzeramento di tale utilizzo; una lungimiranza che ci vede però contrari poiché questa decisione porta alla necessità di aumentare ulteriormente la tassazione e, di conseguenza, aumentare la pressione fiscale sui cittadini medesi. Non demonizziamo la scelta della maggioranza, ma noi abbiamo una diversa concezione: riteniamo sarebbe stato  più corretto proseguire nella riduzione della quota di cui sopra ma non al suo immediato azzeramento. Il momento di crisi generale in cui viviamo è già di per se particolarmente pesante su noi cittadini; con questa decisione lo diventa un poco ancor di più pesante.

Discordiamo dalle affermazioni dell’assessore Cecchetti quando dice che tale scelta è obbligata dall’impossibilità di aumentare l’indebitamento del comune e quindi, per fare investimenti, la necessità di prevedere tutte le poste di cui sopra non nelle spese correnti; vero questo punto, ma è anche vero che, dato il periodo di crisi, si sarebbe potuta scegliere la strada di ridurre gli investimenti di una quota e, di contro, ridurre l’aumento di tasse previste ai cittadini.

La conclusione del discorso della Lega Nord Meda è rivolto ad una riflessione e previsione generale: “Dobbiamo puntare non ad una super società ma ad una “società decente” che, attraverso le sue istituzioni, non umili noi cittadini. La politica di tassazione attuata dall’attuale governo di cui i comuni sono meri esecutori (anche per la loro sopravvivenza e per il mantenimento di un pò di “decenza” nell’offerta ai cittadini) umilia i cittadini, li deprime e blocca la ripresa economica”.

Fà e desfaà l’è sèmper laurà

sabato, giugno 30th, 2012

Riceviamo e pubblichiamo una lettera 

Con l’approvazione, da parte del consiglio comunale, in data 23.06.2012 del nuovo PGT , si può dire conclusa la fase legislativa 2007-2012 guidata dal gruppo Lega Nord con a capo il sindaco Giorgio Taveggia.

Dopo cinque anni si è corso il rischio di assistere alla cancellazione del frutto di intere giornate e serate spese, da parte dei tecnici, dei dipendenti e dei politici, a studiare e a cercare la migliore soluzione possibile per la stesura del Piano di Governo del Territorio; certamente qualcuno ci accuserà di aver preso scelte pessime, che magari si sarebbe potuto fare meglio (ma forse anche peggio!!!), ma questo PGT corrisponde a quella che noi riteniamo essere una buona soluzione, quella, cioè, che aveva come obiettivo una sempre maggiore tutela del territorio.

Tutto questo dispendio di risorse ed energie poteva rischiare d’esser stato speso invano seguendo l’assurda quanto banale teoria di due consiglieri di minoranza, Busnelli V. e Galimberti, secondo i quali, essendo stato, il PGT, redatto dall’amministrazione uscente a guida Lega Nord, andava stralciato, eliminato e rifatto dal principio senza tener nulla di questo.

Non c’è che dire…proprio un’ottima teoria manageriale, della serie: “Fà e desfaà l’è sèmper laurà!

Grazie ad un grande senso di responsabilità dell’attuale amministrazione e del gruppo Lega Nord, si è deciso di portare a termine questo percorso, mettendo così in evidenza un nuovo modo di fare politica (o forse semplicemente quello che sarebbe più corretto!) accantonando ogni interesse di tipo propagandistico elettorale.

Certo, non è stato facile, ma era necessario per il paese, perché questo è quello che ci chiedono sempre più spesso i cittadini: serietà e responsabilità.

Non sappiamo se ci saranno altre occasioni di collaborazione (su molti altri argomenti la distanza di vedute è difficilmente colmabile), ma se queste si dovessero prospettare le dovremo valutare attentamente se ritenute utili per il paese; questo bivio dovrà portare il nostro partito a dare disponibilità o a opporsi con grande determinazione.

La nuova Lega Nord 2.0 riparte anche da qui, da Meda, dove 20 anni fa, esattamente nel dicembre del 1992 (il secolo scorso!), cominciò la sua grande ascesa e si confermò un grande movimento composto da tanti bravi Sindaci ed amministratori, militanti e sostenitori che, con grande volontà e determinazione, portano avanti un grande progetto: riformare lo stato trasformandolo da centralista a federale per fare in modo che i comuni abbiano a disposizione una considerevole parte di autonomia e di entrate fiscali per poter permettere ai tanti Sindaci di offrire sempre più servizi ai cittadini.

Anche questa volta la Lega Nord sezione di Meda si propone come laboratorio politico nazionale cercando, ove possibile, di evitare quelle contrapposizioni spesso utilizzate solo per fini elettorali che, come si è poi dimostrato nel corso degli anni, hanno portato pochi risultati alcuni dei quali addirittura pessimi.

Un militante medese