Le politiche sociali: un argomento d’importanza immensa che vede, oggi, come punto fondamentale l’analisi delle difficoltà create dalla crisi occupazionale e le possibilità di sostegno alla fragilità da questa provocata con i possibili sviluppi che verranno poi trattati con il tema dell’economia locale – L’importante tema della prosecuzione della sinergia con le associazioni del territorio – La grande novità del “Tutor dei servizi sociali” – Nel dettaglio si entra poi a trattare le proposte per categoria d’utenza: le famiglie, gli anziani (con il progetto “Vita Condivisa”), i disabili ed i giovani (finalmente protagonisti ed interlocutori dell’amministrazione e fruitori di spazi creati per loro, come la Medateca)
POLITICHE SOCIALI
Le politiche sociali rappresentano un grosso impegno finanziario per l’ente e l’amministrazione ha sempre voluto escludere questo settore dagli importanti tagli finanziari imposti al bilancio; sono un segnale di civiltà d un modo di investire sul prossimo.
Il Comune dovrà proseguire nell’essere centrale nel sistema dei servizi ed interlocutore principale, oltre che propositore di iniziative comuni, del Terzo settore e del volontariato; ottimo esempio di sinergia è quello instaurato con l’AVIS Meda.
Il sostegno economico e logistico delle associazioni volontaristiche è propedeutico a qualsiasi discorso di collaborazione.
L’Amministrazione dovrà orientare tutte le politiche comunali verso l’uguaglianza tra uomini e donne.
Fra le competenze delle politiche sociali e dell’amministrazione deve rientrare anche la Lotta ai videopoker ed al gioco d’azzardo, due vere piaghe della nostra società che vengono assurdamente incentivate in un periodo di crisi economica e di identità; se ne dovrà vietare l’installazione e la promozione ovunque possibile e nelle competenze dell’ente locale ed il loro, eventuale, posizionamento dovrà essere lontano da locali pubblici (scuole, oratori…).
Tra le innovazioni da introdurre dovrà sicuramente avere centralità la figura del “Tutor servizi sociali”: un servizio di volontariato in capo al comune per la gestione di alcuni servizi alla cittadinanza.
Tale figura ha un duplice ruolo economico e sociale: sotto il profilo economico permette al comune di mantenere o ampliare servizi alla cittadinanza senza aumento di spesa; sotto il profilo sociale il Tutor servizi sociali punta a valorizzare l’uomo o la donna in età di pensione volenterosi di rendersi utili verso i terzi continuando a sentirsi realizzati loro stessi.
Tra i servizi che potrebbero essere affidati a questa figura, i cui aderenti dovranno essere vagliati e, minimamente, formati dall’ente, rientrano sicuramente le attività di trasporto, accompagnamento a strutture, consegna a domicilio pasti per persone momentaneamente in difficoltà, la figura del nonno vigile ed altre che potranno essere valutate dall’ente in base alle esperienze delle persone che si vorranno prestare a questo servizio.
Per l’impegno di persone, in stato di fragilità o disoccupati, in mansioni varie all’interno dell’organizzazione comunale, andra’ incentivato ed accentuato l’utilizzo dei vouchers INPS.
Per le famiglie
L’istituzione familiare rappresenta il pilastro su cui si fondano le comunità locali, il sistema educativo, il benessere sociale ed economico, il contenimento delle forme di bisogno legate alle fasi stesse della vita. Un’amministrazione a guida Lega Nord riconosce alla famiglia naturale, come dimostrato negli ultimi cinque anni, il ruolo insostituibile di primo ammortizzatore sociale e, in quanto tale, fonda la propria azione politica sul sostegno alla stessa. Il supporto alle responsabilità familiari non è una politica di settore, quanto piuttosto il risultato di una molteplicità d’interventi che riconoscono alla famiglia il ruolo di vero e proprio attore di sistema.
Il sistema dei servizi sociali deve rivolgere la sua attenzione al nucleo familiare, oltre che alla persona, tendendo a responsabilizzare ed a coinvolgere la famiglia e la rete parentale, attivandola rispetto ai bisogni specifici dei propri membri.
L’obiettivo primario di questa Amministrazione sarà quello di proseguire nella politica di tutelare e privilegiare le famiglie residenti sul territorio nell’accesso a quei servizi e interventi a domanda individuale. In questo senso va il regolamento approvato nel 2009 che prevede l’accesso diretto a contributi economici per i residenti sul territorio comunale da almeno cinque anni.
Gli indirizzi di fondo sono:
• conferma dell’investimento sugli asili (con convenzione con i privati e con la prosecuzione del progetto di creazione di un centro per l’infanzia attraverso il project-financing) e le scuole per l’infanzia e sulla loro qualità; a tal proposito, riteniamo fondamentale finanziare interventi di accoglienza di minori, in età prescolare, attraverso forme flessibili e dislocate in maniera capillare sul territorio, con il massimo coinvolgimento delle forme associazionistiche e cooperativistiche, nonché in collaborazione con il mondo imprenditoriale.
• una politica delle tariffe dei servizi sociali, già avviata con successo, improntata al rapporto reddito/carico familiare;
Per gli anziani
Le principali criticità della vita nella terza età sono legate all’inserimento nel contesto sociale di riferimento, in relazione alla perdita del ruolo familiare, del ruolo sociale e non solo della perdita economica e al bisogno di relazione.
1. Pensionato non sempre coincide con anziano: c’è un enorme giacimento inutilizzato di esperienze e di competenze: commercianti, artigiani, insegnanti e altre professioni intellettuali, molte professioni operaie. Questo patrimonio può essere utilizzato per azioni di recupero e sostegno scolastico, di avviamento al lavoro e all’esercizio di professioni;
2. Sostenere l’aspettativa di vita allargando la sfera di autonomia. La prova è se si esce di casa o no e perché. Tra l’altro, questo criterio vale anche per i disabili, condizione che non è legata con l’età ma nemmeno con il carattere permanente della disabilità (chiunque può diventarlo, anche per periodi relativamente brevi).
Possono essere progetti utili a favorire ciò:.
– un progetto, legato al mondo culturale della nostra città, volto a creare incontro nel tempo libero di nonni e nipoti:
– collaborazione con le associazioni che in questi anni hanno dato vita ad esperienze di grande importanza. Il welfare di comunità, cioè l’insieme delle responsabilità e delle azioni dei cittadini, può essere sviluppato a partire dalla esperienza di quanti già operano nel costruire la comunità.
3. Non autosufficienza: La priorità va alla rete di Assistenza domiciliare integrata per favorire la permanenza in ambito domestico. Tra i progetti dell’amministrazione per il prossimo quinquennio v’è la creazione di una struttura di lungodegenza, anche per ricoveri temporanei, in grado di assicurare i servizi se la famiglia e/o i servizi sussidiari non riescono o non possono assicurarli.
Oltre a ciò, in collaborazione con il distretto socio-sanitario, andrà potenziata la previsione di sportelli e l’albo per assistenti familiari (badanti) per aiutare ed incentivare le famiglie alla regolarizzazione delle posizioni lavorative in essere.
In relazione alla popolazione anziana ed anche alle persone sole in stato di fragilità si cercherà di organizzare a Meda un servizio, già con successo in sperimentazione in altre realtà, che potremmo definire “Vita condivisa”; tale progetto, rivolto in particolare agli anziani, dovrà prevedere la possibilità di far condividere a più persone uno stesso appartamento (sia esso individuato fra quelli di proprietà comunale o privato) con l’accompagnamento di una badante. Tale progetto punta a porsi come alternativa alle case di riposo ma da svolgersi in collaborazione con queste.
Per le persone diversamente abili
Compito primario della nostra amministrazione, anche per i prossimi cinque anni, sarà differenziare progettualità e sostegni, soprattutto nei confronti dei soggetti disabili in stato di gravità. L’obiettivo principale è di migliorare la qualità di vita di tutti i disabili, tanto da poter favorire, ogniqualvolta possibile, le loro possibilità di vita indipendente e di piena partecipazione a tutte le iniziative.
È importante un “Pronto intervento disabili” per dare la possibilità di sopperire a semplici necessità primarie in tempi reali. Va quindi incentivata l’opera di creazione, in collaborazione con il volontariato e con le associazioni , di una postazione in grado di far fronte a situazioni non prevedibili da parte di chi assiste la persona con disagio psichico grave o con gravi difficoltà motorie. Questo si concretizza nell’aiuto per piccole esigenze come l’acquisto di farmaci, la spesa o il semplice accompagnamento a visite o passeggiate.
Va inoltre attivata ed incentivata una campagna di sensibilizzazione che chiarisca l’importanza del rispetto degli spazi contrassegnati riservati ed un controllo a tappeto dei permessi contraffatti o detenuti indebitamente.
A ciò va aggiunto:
1. Continuare l’opera di abbattimento delle barriere architettoniche (ormai terminate in edifici pubblici), nella viabilità cittadina al fine di creare percorsi sicuri.
2. Promozione di progetti, a vario livello, miranti alla formazione e all’integrazione dei soggetti disabili, nell’ottica dello sviluppo di ogni potenzialità per la vita indipendente
3. conferma degli interventi di assistenza domiciliare in favore di disabili.
4. Programmazione di attività di atelier di tipo artistico con la predisposizione dell’integrazione fra persone normodotate e disabili.
5. Attività motoria generica e promozione di attività sportiva vera e propria per persone con handicap.
Per i giovani
E’ necessario proseguire con la sinergia fra amministrazione comunale, istituti scolastici e centri d’aggregazione, come gli oratori, volta all’ampliamento dei momenti destinati di contatto con i giovani.
È necessario, attraverso queste sinergie e collaborazioni, riportare l’educazione civica nelle scuole di ogni ordine e grado e con attività concrete sul territorio di appartenenza con una politica comune volta a dare adeguata educazione su vari temi di rilevanza civile, come il rispetto dell’ambiente, la sana alimentazione, l’affettività ed il rispetto degli altri; i giovani devono sentirsi “utili” e necessari.
I giovani vanno ascoltati ed a loro va richiesto di dire quali sono le esigenze, le necessità e le priorità.
Sarà necessario, in collaborazione con le realtà associative culturali della nostra città, coinvolgere i giovani nella conoscenza e nella divulgazione della cultura locale.
Il comune dovrà valutare la possibilità di realizzare borse di studio per lavorare presso la biblioteca o altri locali pubblici di interesse socio-culturale in cambio del pagamento della retta e delle spese universitarie o di altri servizi di formazione;
Dovrà essere offerta la possibilità di formazione continua ai giovani in cerca di lavoro, che non riescono a trovarlo o che lo perdono ed una garanzia di un’adeguata assistenza ai giovani precari e disoccupati in termini di accesso ai servizi comunali e alle relative opportunità di sostegno e riqualificazione.
Si dovrà incentivare la promozione del servizio civile comunale.
Da riproporre, dati gli ottimi risultati riscontrati, il servizio dello “Psicologo on-line”.