LEGA SALVINI PREMIER – LEGA LOMBARDA SEZ. MEDA

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IL RITORNO DA PONTIDA…

sabato, settembre 17th, 2011

“Che traffico, che coda interminabile…ci sono voluti quasi tre mesi per tornare da Pontida; ma rieccoci qua…”

So che qualcuno si è occupato e preoccupato della nostra “assenza”…

Ma ora torniamo ad essere presenti con aggiornamenti sul nostro BLOG a pochi giorni dall’inizio della stagione autunnale….

A PONTIDA ANCHE LA SEZIONE DI MEDA!!

martedì, giugno 21st, 2011

C’eravamo anche noi!!!

PONTIDA SEGNERA’ UN RISVEGLIO?

sabato, giugno 18th, 2011

Intervista di Affaritaliani a Mario Borghezio:

A Pontida parlerà solo Bossi. E’arrabbiato di non poter parlare dal palco?
“Non sono arrabbiato perché non si sa ancora che cosa avverrà. In ogni caso a Pontida parlo con migliaia di persone”.

Che cosa si aspetta dal raduno di domenica?
“Credo che sia necessario che giunga al vertice della Lega la parola chiara, sincera e spontanea della base dei duri e puri che sta assolutamente con Bossi  ma che non perderà l’occasione di far sentire la propria voce con la speranza nel cuore di avere delle riposte molto chiare ai segnali che sono stati dati ultimamente dal nostro tessuto. Una base certa che Bossi saprà cogliere con la consueta capacità di essere in sintonia col suo popolo questa assoluta necessità di una svolta che faccia ritornare il partito alle origini anche nel linguaggio”.

Ovvero?
“Torniamo a parlare, anche e specialmente a Roma, il sano e brutale, in quanto sincero, linguaggio “barbarico” che mutuiamo da quello della gente che rappresentiamo e che ci vuole così come siamo e dobbiamo continuare ad essere. Ai nostri ministri e sottosegretari questa gente sembra voler mandare, con tutto il dovuto rispetto, un messaggio di questo genere: ‘Toglietevi di dosso quell’aplomb ministeriale che ci fa cagare e tornate quei ribelli, intrattabili, figli di p… quel tanto che basta e necessita per combattere il burocratismo statalista di Roma ladrona!’ e ai nostri rappresentanti manda a dire: ‘Estirpate quanto prima possibile il cancro mafioso, a suo tempo scientemente inoculato da Roma nei nostri territori, perché vogliamo tornare a vivere e lavorare solo fra gente pulita e onesta come noi!’. Molti hanno l’impressione che il linguaggio, le proposte, il modo di fare e l’aplomb troppo ministeriale traduca, un sia pur iniziale, ma pericolosissimo cedimento agli usi e costumi della politica romana che per il corpo sano della Lega sono un virus peggiore di quello che infetta le carni”.

Rompere con Berlusconi potrebbe essere un’eventualità?
“Su questo non dichiaro nulla: ho piena fiducia in quello che dirà Bossi e attendo le sue parole con quella premessa di cui parlavo prima”.

Le risulta che il partito sia spaccato in più fazioni?
“E’ un argomento che non interessa me, né i patrioti padani”.

Intervista di Affaritaliani a Matteo Salvini:

La Lega che abbandoni Berlusconi al proprio destino “e’ una delle ipotesi sul tavolo”, stando almeno a quanto spiega Matteo Salvini. “Dopo la sconfitta di Milano – prosegue l’europarlamentare del Carroccio, capogruppo uscente al Comune di Milano – ho fatto incontri in tutte le sezioni e, personalmente, ho le idee chiare: se non arrivano risposte in fretta, meglio tornare a correre da soli. Certo, a quel punto raddoppieremmo i voti ma si ricomincerebbe da zero, perdendo il lavoro fatto. Ma vale la pena andare avanti? La domanda e’ aperta, ci stiamo pensando. Di sicuro non stiamo a Roma per il gusto di lavorare a fianco di Scilipoti e Cosentino…”.

Salvini esclude anche che Berlusconi e Bossi abbiano, ormai, un destino politico comune: “Non penso proprio. Lega e Pdl – sottolinea – sono momentaneamente alleati. La Lega c’era prima e ci sara’ anche dopo il Cavaliere, questo l’abbiamo gia’ dimostrato. Al premier – aggiunge – faccio i migliori auguri, spero che il governo acceleri e che si vada avanti assieme. Se pero’ cosi’ non fosse non sarebbe certo un dramma”. Il fatto e’, analizza, che “la popolarita’ del premier non e’ certo ai massimi livelli degli ultimi 15 anni. Serve una reazione e un’accelerazione, a partire proprio dall’economia. Se la situazione di reddito delle famiglie e delle imprese fosse diversa, infatti, non saremmo qui a commentare dei risultati elettorali di questo tipo”.

Ormai alla vigilia della kermesse di Pontida, l’esponente leghista conferma che “domenica sul palco non ci saranno ne’ sfilate, ne’ nomenclature, ma soltanto Umberto Bossi, a dimostrazione del fatto che in questo momento bisogna tenere i nervi saldi. Solitamente hanno sempre parlato i segretari regionali e il Capo. Non conosco ancora la scaletta definitiva, ma posso dire che stiamo valutando l’ipotesi di un messaggio chiaro, univoco ed eloquente”. A proposito di ‘messaggi’, come direttore di Radio Padania, Salvini difende il ‘filo diretto’ che da’ voce alle base e spiega che “chiaramente c’e’ chi, come L’Unita’ e Repubblica, fa dire alla Radio cio’ che vuole, estrapolando dichiarazioni a proprio piacimento, e chi prova a fare il furbo, ma questo fa parte del gioco. Siamo l’unico partito a offrire questo spazio, lo abbiamo sempre fatto e non smetteremo certo di farlo adesso. Posso assicurare infatti che Bossi, Maroni, Calderoli e tutti gli altri ascoltano le testimonianze della gente che tutti i giorni ci chiama”.

REFERENDUM DEL 12 E 13 GIUGNO 2011

giovedì, giugno 9th, 2011

REFERENDUM 12 e 13 GIUGNO

martedì, giugno 7th, 2011

Il presidente della Regione Veneto, Luca Zaia ha detto, durante un incontri a Treviso, che è sua intenzione partecipare ai Referendum del 12 e del 13 giugno e di votare sì ai quesiti che riguardano l’acqua ed il nucleare.

«Non indico le linee del partito – ha tuttavia precisato – ma il sentimento del popolo, che è quello di difendere fino in fondo questi due grandi valori». Per quanto riguarda il quesito sul legittimo impedimento, Zaia ha detto di ritenere che al netto «delle tutele previste nella Costituzione per le alte cariche dello Stato, se io avessi un minimo di avviso di garanzia chiederei un’agevolazione per me, cioè di essere processato subito in modo che i cittadini abbiano subito chiarezza. Questo vantaggio – ha proseguito – a noi amministratori dovrebbero riconoscerlo». «Per il presidente del Consiglio – ha concluso – è tutta un’altra partita ed è giusto sia affrontata ad alti livelli come sono quelli costituzionali».

Consiglio Comunale del 25 marzo 2011 – sintesi intervento Lega Nord

lunedì, marzo 28th, 2011

Venerdì 25 marzo 2011 si è tenuto un consiglio comunale auto convocato dalle destre (PDL, indipendenti ex AN e la Destra) per celebrare i 150 anni dell’unità d’Italia.

L’intervento del capogruppo della Lega Nord, Mauro Tonoli, si è articolato tra analisi della situazione economica nel periodo dell’unità (1861), una dettagliata spiegazione economico/sociale del percorso che ha portato ai problemi odierni dell’Italia con particolare riferimento alle differenze Nord – Sud e a come scellerate scelte avvenute già nel momento di scelta del tipo di stato unitario e centralista, avvenuto negli anni del regno, abbiamo aumentato e sottolineato queste differenza.

L’analisi è proseguita con un preciso riferimento ai sostenitori di un organizzazione federalista dell’allora regno d’Italia (Cattaneo),  a quelli di uno stato non centralista con forti autonomie locali (Cavour) e a chi, come Mazzini, avrebbe visto come scelta ottimale la Repubblica e non il regno “Sabaudo” naturale prosecuzione, perchè questa fu la scelta, del regno di Sardegna.

A sottolineare l’idea federalista e quel percorso che oggi, dopo 150 anni, vede finalmente i primi importanti passi, il capogruppo ha ben descritto la teoria del “nuovo” federalismo e della sua importanza nel rapporto con l’Europa comunitaria.

Citiamo testualmente la conclusione dell’intervento del capogruppo Mauro Tonoli:

“Noi siamo scettici verso l’Italia di oggi, ma riteniamo sia giusto onorare la ricorrenza dei 150 anni dell’unità e quel 1861 per i grandi valori e i personaggi (dagli statisti all’ultimo dei soldati e dei cittadini) che hanno portato a quel 17 marzo. Percorso iniziato su basi di buon auspicio e tradito nei 150 anni che sono seguiti e che hanno creato, con politiche sciagurate, quello che fra i molti è il problema maggiore: la grande differenza fra il nord ed il sud della penisola. Le idee di Cattaneo, federalista, quelle di Mazzini e di Cavour, autonomista, sono rimaste tali, mai applicate per volontà altrui e per sfortunate vicende personali (la prematura scomparsa del Cavour). Ma non solo: tra i membri dell’assemblea costituente che ha scritto la costituzione repubblicana al termine della seconda guerra mondiale vi erano personaggi che sostenevano una spiccata organizzazione autonomista del “nuovo” stato. Costituzione che ha poi visto la previsione di un’organizzazione regionalista che non ha, a tutt’oggi, mai visto la totale applicazione.

Cattaneo, Cavour e gli altri personaggi avevano compreso fin dal principio le difficoltà che la creazione di uno stato unitario e centralista avrebbero creato allo sviluppo dello stato; i 150 anni sono un periodo sufficiente per una chiara  valutazione in questo senso e vedono oggi nella Lega Nord la naturale prosecutrice del loro pensiero che vede oggi, finalmente, il nascere di una consapevolezza generale sulla necessità di chiudere definitivamente la negativa pagina del centralismo, il tutto dopo più di venti anni di grandi battaglie per riportare nel discorso politico il concetto di federalismo, battaglie della Lega etichettate, in maniera strumentale, negativamente.

Pochi giorni fa parlava così il Presidente della Repubblica, Giorgio Napolitano:“nella costituzione l’identità storica e culturale della nazione convive con il riconoscimento e lo sviluppo in senso federalistico delle autonomie che la fanno più ricca e più viva”” .

IGOR, GRAZIE…. SEI L’ORGOGLIO DI MEDA

venerdì, febbraio 25th, 2011

MEDA, 24 febbraio 2011 – “Guardatelo bene. Ha un aspetto umano, ma è un punto esclamativo pervaso d’energia, venuto dallo spazio. Si chiama Igor Cassina, signori. E non ce n’è per nessuno”. Con queste parole del telecronista Rai Andrea Fusco, il 23 agosto del 2004, l’Italia scopriva Igor Cassina, oro olimpico nella sbarra. Oggi, dopo la medaglia di Atene, tre podi mondiali e altrettanti europei, dopo una carriera in cui ha conosciuto l’ebbrezza del trionfo e l’umiliazione della sconfitta, Igor dice basta.

Igor Cassina, 33 anni, oro olimpico ad Atene 2004. AnsaIgor Cassina, 33 anni, oro olimpico ad Atene 2004. Ansa

Cassina, un addio sofferto?
“Ci pensavo da un po’, dal bronzo dei Mondiali di Londra, nel 2009. Ho sempre pensato che quella medaglia sarebbe stata la spinta giusta per andare avanti, e invece dopo un po’, alla voglia di continuare è subentrato un certo appagamento. Avevo la pancia piena. Per questo sì, sarà strano e faticoso non gareggiare più con i migliori al mondo, ma sono sereno”.

Lascia in un momento in cui avrebbe ancora potuto fare molto. Il suo esercizio è molto competitivo.
“Il mio allenatore, Maurizio Allievi ha provato a convincermi, ma io preferisco smettere ora, con il ricordo di un bronzo mondiale. Dopo gli Europei di Milano 2009, quando sono caduto due volte davanti al mio pubblico e non sono potuto salire sul podio che mio padre aveva costruito, è stato terribile. Ho davvero pensato di mollare, ma alla fine il mio amore per la sfida ha prevalso, ho voluto riscattarmi, e ora sono tranquillo”.

Ma l’Olimpiade di Londra è alle porte, è proprio sicuro della sua scelta?
“Questo sport è stato e sarà sempre la mia vita, alla ginnastica ho dato molto e ricevuto tantissimo, ho avuto la soddisfazione di creare un movimento che porterà sempre il mio nome. E’ chiaro che un’altra Olimpiade mi sarebbe piaciuta, sia per l’aspetto umano che, perché no, quello del ritorno d’immagine ed economico, inutile essere ipocriti. Ma non torno indietro. Farò solo le ultime gare di Serie A con la Ginnastica Meda. Voglio vincere il decimo scudetto e conquistare la stella, sarebbe il saluto migliore”.

Cassina impegnato nel movimento che porta il suo nome. ApCassina impegnato nel movimento che porta il suo nome. Ap

Non le mancherà quella sbarra d’acciaio, l’ambiente dove ha vissuto?
“Ammetto che mentre le annuncio il mio ritiro un po’ di commozione c’è. Mi mancheranno le sfide, anche le più sciocche in allenamento con i due Mattei (gli anellisti Morandi e Angioletti, ndr) su chi fa meglio un esercizio. Sono sempre stato molto competitivo”.

Come sarà la sua nuova vita?
“Non ho ancora le idee chiarissime, se non che vorrei rimanere nel mondo dello sport. Ho parlato con il presidente Agabio e per me potrebbe esserci un ruolo come testimonial della federginnastica. Vorrei far capire ai bambini e ai ragazzi il valore della ginnastica, non solo a livello agonistico ma anche per la salute, la correttezza nei confronti del prossimo. Mi piacerebbe imparare qualcosa di nuovo, fare corsi anche di management sportivo. Vede? trovo sempre qualche nuova sfida…”.

Tratto da Gazzetta.it

Da medese non posso che ringraziarti per le grandi emozioni, irripetibili, che hai donato ai tuoi concittadini ed alla tua nazione.

Grazie di cuore

SOLO LA LEGA OTTERRA BENEFICI

lunedì, dicembre 13th, 2010

Roma, 11 dic. (Apcom) – Qualora martedì 14 dicembre il presidente del Consiglio Silvio Berlusconi alla Camera venisse messo in minoranza, ottenesse il pareggio, o agguantasse la fiducia per un pugno di voti, il risultato sarà lo stato: l´esecutivo non sarà più in grado di governare». A pensarla così Nino Lo Presti, deputato di Futuro e libertà, convinto che i vertici del Pdl, pur ostentando sprezzante sicurezza per l´imminente prova parlamentare, stiano difendendo un fortino logoro ed inaffidabile.
A cosa serve, infatti – si domanda il parlamentare finiano – persuadere uno o più deputati a sostenere l´esecutivo, quando l´unico beneficiario di questo braccio di ferro con cosiddetto terzo polo sarà la Lega Nord?». A giudizio di Lo Presti, infatti, «Umberto Bossi, in rigoroso e strategico silenzio come tutti i potentati del Carroccio, si starà di certo fregando le mani, in questi giorni: se si dovesse andare al voto anticipato, l´avanzata leghista nelle regioni settentrionali avverrebbe a scapito della formazione berlusconiana, destinata a perdere inesorabilmente terreno.
A questo esito grottesco della crisi politica del centrodestra – chiude l´esponente futurista – porteranno i cattivi consiglieri di Berlusconi che, paradossalmente, appartengono quasi tutti alla folta schiera degli ex An.

SITO IN COSTRUZIONE

martedì, aprile 20th, 2010

Work in progress

TSUNAMI PADANO

martedì, marzo 30th, 2010

Tra pochi giorni il vecchio blog non sarà più attivo…mancano gli ultimi ritocchi e finalmente avremo il sito definitivo!